Venerdì 30 luglio ore 19.30, La compagnia Skenè affronta uno dei testi più irriverenti della storia della drammaturgia: Ubu Re. Il testo tanto amato da Artaud è una crudele e dionisiaca rappresentazione del potere. Ubu il più vigliacco, rozzo e volgare dei sudditi si è messo in testa di diventare re. In questa messa in scena, con solo tre attori a rappresentare tutti i personaggi che animano la grottesca (a tratti esilarante) commedia di Jarry, si cercherà di riflettere su come il consenso, il desiderio e il potere siano oggi inconsistenti, manipolabili e virtuali.
Sabato 31 luglio ore 19.30, Roberto Mercadini, mette in scena il proprio nuovo monologo "Dante. Più nobile è il volgare".
Un monologo per innamorarsi della parola e, in particolare, della lingua che parliamo. Non si può infatti fare quello che ha fatto Dante senza essere innamorati a sangue della parola; senza essere ossessionati dal suono delle diverse lingue, dal senso dei singoli vocaboli; senza essere permeati anima e corpo dal linguaggio.
Domenica 1 agosto ore 19.30 Marina Marazza presenta Mio marito Dante – Monna Gemma Donati racconta. Un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso un emozionante 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗶𝗻𝗴 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 con la voce dell’attrice 𝗘𝗹𝗶𝘀𝗮𝗯𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗦𝗽𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, alla scoperta della figura di 𝗚𝗲𝗺𝗺𝗮 𝗗𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶, una donna dimenticata dalla Storia che è ora di riportare alla luce, e anche di un 𝗗𝗮𝗻𝘁𝗲 privato, uomo, marito, padre, visto dagli occhi innamorati, ma spesso impietosi, di colei che è stata la sua sposa per tutta la sua avventurosa vita.