Secondo il Dpcm del 3 novembre 2020 tutti i negozi che trattano giochi e giocattoli, cartoleria e forniture per ufficio, confezioni e calzature per bambini e neonati e articoli per l’illuminazione restano aperti e possono continuare a vendere anche nelle regioni in zona rossa.
In un contesto sanitario tutt’altro che positivo e nel pieno rispetto della sicurezza personale, per il settore da noi rappresentato arriva “una buona notizia”. Secondo le disposizioni contenute nel recente Dpcm il “giocattolo” e alcuni articoli dedicati alla “prima infanzia” vengono considerati beni essenziali, questo per maggior praticità si traduce nella possibilità di mantenere aperti gli esercizi commerciali che trattano questi prodotti, anche nelle zone rosse.
Il Direttore di Assogiocattoli Maurizio Cutrino commenta:
Siamo stati molto contenti nell’apprendere che il Governo abbia dato ascolto ai nostri numerosi appelli e riconosciuto l’importanza educativa e sociale del gioco, sia per i bambini ma anche per gli adulti. Soprattutto in un momento difficile come questo, dove è più che mai importante trovare un equilibrio ed una stabilità diversa rispetto a quelle che sono le normali abitudini di tutti
L’allegato 23 al Dpcm, riporta all’interno della lista delle eccezioni:
- Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio;
- Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati;
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
In una lettera inviata al Governo e al Ministero delle Pari Opportunità e della Famiglia, il Presidente di Assogiocattoli Roberto Marelli ha richiesto che sia ammessa per coerenza, nonché per analogia distributiva, anche la vendita di articoli per la prima infanzia, quali passeggini, lettini e seggiolini auto.
Si tratta di articoli fondamentali per le famiglie per trasportare i bambini dall’ospedale a casa o per effettuare le visite mediche pediatriche, anche durante questo periodo di emergenza sanitaria.