La Seconda Vita di Vito Palmieri arriva nelle sale il prossimo 4 aprile dopo l’emozionante esordio come opera d’apertura al BiF&st - Bari International Film Festival. Il film, prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema, sarà distribuito al cinema da Articolture e Lo Scrittoio, dopo un calendario di proiezioni speciali nelle carceri di diverse città italiane, in coerenza con il tema affrontato e con l’approccio produttivo adottato che punta a valorizzare gli impatti sociali di un progetto filmico.
Diretto da Vito Palmieri (vincitore del Gran Prix del pubblico di Shanghai con il suo film d’esordio, See you in Texas, del Toronto Film Festival con il suo corto Matilde, già presentato in Berlinale Generation K+, e vincitore del premio MigrArti 2018 con Il Mondiale in Piazza) e scritto a quattro mani insieme a Michele Santeramo, La Seconda Vita è la storia di Anna (Marianna Fontana, L’ultima volta che siamo stati bambini, Capri-Revolution, Indivisibili), giovane donna dal passato oscuro, che decide di trasferirsi in un piccolo comune di provincia. Ed è all’interno di questa piccola comunità che Anna riscopre e riassapora la routine del quotidiano: lavora, cammina libera per le strade, conosce nuove persone tra le quali Antonio (Giovanni Anzaldo), un uomo dolce e introverso con cui inizia una timida relazione. Ma il passato sembra non lasciarle scampo perché il giudizio degli altri, a differenza delle sentenze e delle condanne, pare non finire mai. Il regista ha definito La seconda vita come: “un film che racconta un percorso interiore alla scoperta di sé e della propria anima”. Palmieri sceglie infatti di disseminare il racconto di flashback che svelano a poco a poco il passato di Anna e insieme punteggiano il senso di turbamento che la protagonista sta vivendo e cercando di superare.
La Seconda Vita affronta l’urgente tema del reintegro sociale dopo un’esperienza di detenzione ed è stato realizzato con il coinvolgimento della Casa Circondariale Dozza - Rocco d’Amato di Bologna e della Casa di Reclusione di Volterra. Ciò ha permesso l’inclusione di persone in stato detentivo e di mediatori penali nella lavorazione dell’opera e quindi nella sua diffusione, per promuovere la giustizia riparativa come visione alternativa e complementare a sostenere una vera ed efficace inclusione sociale.
La peculiarità del percorso di vita del film è, infatti, il programma di anteprime nelle carceri italiane: il 22 marzo nel carcere di Bologna; il 25 marzo nel carcere di Bollate-Milano; il 27 marzo a Trento e Bolzano; il 29 marzo nel carcere femminile di Trani; il 2 aprile a Volterra; e l’8 aprile a Roma.
La Seconda Vita è stato girato tra Toscana ed Emilia-Romagna: a Bologna, a Rimini e in particolar modo a Peccioli, piccolo comune in provincia di Pisa, che sta vivendo a propria volta una seconda vita grazie a una visione innovativa nel connubio tra creatività e sostenibilità ambientale: le “Presenze”, gigantesche statue che si stagliano nel paesaggio toscano, dialogano metaforicamente con la storia vissuta dalla protagonista. Il film, oltre alla fotografia del pluripremiato Michele D’Attanasio (vincitore del David di Donatello con Freaks Out, Veloce come il vento, Zinanà), vede coinvolti Lorenzo Esposito Fornasari alle musiche, Corrado Iuvara al montaggio, le sorelle Francesca e Roberta Vecchi ai costumi e l’esordio nel lungometraggio di Ilenia Burtoli alle scene.
La colonna sonora de La Seconda Vita è arricchita della collaborazione autoriale tra Lorenzo Esposito Fornasari e Cristina Donà sulla canzone originale La Vela. La cantautrice italiana è attiva da più di vent’anni in ambito musicale, contribuendo a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea. È stata la prima artista italiana a salire sul palco del prestigioso Royal Albert Festival Hall di Londra, nonché vincitrice due volte della Targa Tenco, divenendo punto di riferimento e figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani. Nelle prossime settimane sarà disponibile sul canale YouTube della cantante anche il videoclip musicale che vede come protagonisti persone detenute della Casa di Reclusione di Volterra e residenti del Comune di Peccioli. Cristina Donà ha dichiarato: “La storia di Anna, i suoi occhi scavati, l’intensa suggestione musicale che Lef mi ha mandato, è ciò che mi ha guidato nella scrittura de La Vela. La canzone vuole essere un inno a quella forza “piccola” che si spinge ben oltre il previsto, al coraggio di attraversare paesaggi apocalittici con la fierezza di una Dea. Un’impresa che trasuda fatica e dolore, ma che è in grado di sfidare anche il mare più burrascoso per raggiungere la terra ferma.”
Il film è stato prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Peccioli, Belvedere SPA, la collaborazione di Toscana Film Commission.
Si segnalano i partner privati del territorio: la Curia di Bologna, TPER SpA, Autostazione di Bologna, l’Unione Campanari Bolognesi, Mangini, Caffè Toscano, Tartufi Savini, Le Palaie.
Distribuito da Articolture e Lo Scrittoio, La Seconda Vita sarà al cinema dal prossimo 4 aprile.