Nel 70esimo dalla scomparsa di Martini, Oderzo (TV), sua città natale e sede della Pinacoteca a lui dedicata con il più grande patrimonio di opere e materiali documentari dell’artista, grazie alla Fondazione Oderzo Cultura, è divenuta centro propulsore e cardine di un anno di celebrazioni, tra i grandi eventi della Regione del Veneto, che avranno il loro vertice nella raffinata e potente mostra in programma dal 27 settembre nella città trevigiana, l’antica Opitergium, a Palazzo Foscolo, “Le Storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe” ma che prevedono anche altri eventi collaterali sempre a Oderzo ispirati a Martini (un percorso temporaneo con i “Best of” della Pinacoteca, una mostra di fotografia contemporanea ispirata a Martini, teatro, cinema, letteratura...) e soprattutto si estenderanno anche a altri importanti centri in Italia e all’estero, che la Fondazione ha voluto coinvolgere.
Prima di tutto Milano, dove Martini scelse di trascorrere l’ultima parte della sua vita e che ebbe sempre un ruolo importante nella geografia martiniana, quindi Treviso e Venezia con esposizioni e iniziative di primo piano e poi altri luoghi ed eventi in Italia e all’estero.
Promosse dalla Fondazione Oderzo Cultura, con l’organizzazione generale di Villaggio Globale International, le celebrazioni - che rientrano nei “Grandi Eventi” della Regione del Veneto - contano su un team curatoriale composto da Paola Bonifacio e Alessandro Botta, affiancati da un comitato scientifico di alto profilo con Giorgio Marini, Rodolphe Rapetti, Giandomenico Romanelli, Carlo Sisi, Francesca Tasso, Fabrizio Malachin e Debora Rossi, cui si affiancano gli autori del volume di studi finalmente dedicato a fare il punto sulla figura dell’artista.
Il coordinamento scientifico delle celebrazioni è affidato a Carlo Sala.
Diverse, dunque, le Istituzioni coinvolte: il Castello Sforzesco di Milano, i Musei Civici di Treviso, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia - ASAC, il Comune di Garda, l’Istituto Italiano di Cultura, la sede della Regione del Veneto a Bruxelles e il Castello di Compiègne nell’Oise, a Nord di Parigi.
Si partirà da Oderzo. “Le storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe”, a Palazzo Foscolo dal 27 settembre 2024 al 25 marzo 2025, curata da Paola Bonifacio e Alessandro Botta con il coordinamento scientifico di Carlo Sala, sarà un percorso di grandissima suggestione con oltre 120 opere, tra dipinti, disegni e volumi, prestate da musei, importanti collezionisti e dagli eredi di Martini: opere in molti casi inedite o mai esposte prima d’ora.
Un corpus espositivo sull’artista mai così consistente, che aiuterà a scoprire l’universo martiniano e a seguirne la maturazione, con un occhio di riguardo al suo mondo onirico e al “lato oscuro” della sua arte: quello che lo porterà – focus centrale dell’esposizione – a dar vita alla famosissima serie di illustrazioni a china dei racconti fantastici di Poe, diffusi in Europa soprattutto nella traduzione francese di Charles Baudelaire del 1856, che tanto colpirono l’immaginazione degli artisti del tempo.
Alcuni mirati confronti proposti in mostra, con Gaetano Previati, Illemo Camelli, James Ensor e Édouard Manet e le loro interpretazioni dei racconti di Poe, consentiranno di cogliere l’originalità e la forza visionaria della serie, realizzata da Martini tra il 1905 e gli anni Trenta, e le anticipazioni surrealiste di questo lavoro nell’apertura alla dimensione dell’inconscio.
Una dimensione che ben si evidenzia anche nei sorprendenti e vari autoritratti che chiuderanno la mostra, riuniti insieme per la prima volta: specchio dell’io più profondo ma anche della dualità dell’artista. L’io e il suo doppio.
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