PROROGATA FINO AL 15/9 LA MOSTRA I MUSEI REALI DEDICATA A "GUERCINO. IL MESTIERE DEL PITTORE". LA NOVITÀ DI UNA VEDUTA SETTECENTESCA

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Prorogata fino al 15 settembre 2024, l’imperdibile mostra

“Guercino. Il mestiere del pittore”, in corso ai Musei Reali di Torino

con oltre 100 opere da più di 30 prestatori nazionali e internazionali, tra cui Venere Marte e Amore dalla Galleria Estense

e i capolavori del Prado e dell’Escorial

Con la proroga, sarà presentata al pubblico una nuova opera di grande interesse: una veduta settecentesca dell’interno di San Pietro, con una rara immagine del seppellimento di Santa Petronilla, capolavoro del pittore un tempo lì conservato.

Con oltre 40.000 ingressi, la mostra dedicata a Guercino - con opere importanti dalla Galleria Sabauda, dalla Biblioteca Reale di Torino e da grandi musei e collezioni private, con la riunificazione dopo 400 anni del Ciclo Ludovisi, dipinti inediti e l’eccezionale prestito della monumentale pala della “Madonna del Rosario” - costituisce un momento unico per la conoscenza dell’artista emiliano, in un affascinante affresco del sistema dell’arte nel Seicento.

Il successo di stampa e critica è accompagnato dal costante gradimento del pubblico, per il quale sarà rinnovato anche il fitto calendario di aperture straordinarie, appuntamenti tematici, percorsi teatrali, letture di approfondimento e momenti creativi per appassionati e famiglie.

Guercino, al centro di una rinnovata attenzione e di nuovi studi, è il protagonista della mostra torinese che, grazie ai tanti capolavori riuniti nell’occasione e al taglio originale dell’esposizione, conduce il pubblico a scoprire tecniche, metodi, consuetudini del mestiere del pittore nel Seicento: un grande affresco del sistema dell’arte nel XVII secolo, guidati dal talento di quel “mostro di natura e miracolo da far stupir” che fu Guercino, secondo la definizione che ne diede Ludovico Carracci, impressionato dal suo talento. 

A partire dal nucleo appartenente alle collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale di Torino, le opere riunite nell’occasione - con prestiti importanti da musei nazionali e internazional, fondazioni e collezioni private, inclusi due dipinti inediti e le tele che permettono lo straordinario ricongiungimento dopo 400 anni del ciclo Ludovisi - sono assolutamente significative per il racconto, sviluppato nelle 10 sezioni tematiche tra confronti, parallelismi, testimonianze. 

Premiata finora da oltre 40.000 ingressi, con un notevole successo di critica e una grande eco su stampa e tv nazionali e internazionali, la mostra ha potuto contare sulla generosa disponibilità alla proroga di oltre 30 musei e collezionisti coinvolti, compresi il Museo del Prado di Madrid e il Monastero di San Lorenzo a El Escorial, la Pinacoteca di Cento e, tra gli altri, la Galleria Estense di Modena, che ha acconsentito al prolugamento del prestito del capolavoro forse più iconico di Guercino: Venere, Marte e Amore” (1634).

Con la proproga sarà inoltre esposta anche un’interessante tela che arricchirà la mostra e potrà attirare la curiosità di quanti l’hanno già vistata.

Entra infatti in percoso una veduta settecentesca dell’interno della Chiesa di San Pietro, opera di Pietro Francesco Garola, in cui si ricoosce una rara immagine del maestoso dipinto di Guercino raffigurante il Seppellimento di Santa Petronilla,  sostituito nel Settecento da una copia in mosaico e attualmente conservato ai Musei Capitolini.

Prosegue anche il ricco programma di appuntamenti, visite guidate speciali, approfondimenti tematici, aperture serali e laboratori per singoli, gruppi e famiglie.

La mostra ha il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e della The Sir Denis Mahon Foundation ed è sostenuta da BPER e NovaCoop.

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