“Dalla casa dove abito (…) vedo gli ultimi raggi del sole che tramonta indorando la montagna. Se voi sapeste quali magici colori esso getta sulle acque prima di abbandonarle!”.
Così Franz Liszt dipinge, nel settembre del 1837, la luce incantatrice del Lago di Como, durante un soggiorno a Bellagio durato alcuni mesi.
La stessa fascinazione per la natura del Lario è all’origine di LacMus Festival voluto dal pianista Louis Lortie, artista acclamato che,proprio sul ramo del lago di Comodove si svolge la rassegna concertistica,ha una casa in cui ama ritirarsi, e dal direttore d’orchestra Paolo Bressan, tremezzino da parte materna e, come Lortie, diventato ormai cittadino del mondo.
LacMusFestival giunge nel 2019 alla terza edizione: dal 26 giugno al 7 luglio condurrà nella Tremezzina artisti di fama internazionale e giovani emergenti.
Ancora una volta la rassegna concertistica celebrerà il rito dell’incontro fragli incanti di un territorio unico per la dolcezza dei suoi paesaggi e le gioie della grande musica, in un sapiente intreccio fra l’esperienza di musicisti famosi e il talento spumeggiante di artisti della più recente generazione.
Tra i grandi nomi di questa edizione, oltre naturalmente ai due direttori artistici, spiccano Ton Koopman, Klaus Mertens, Sophie Koch, Christiane KargEmmanuel Pahud e i fiati di LesVentsFrançais.
Accanto a loro, i giovani della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, ospiti per un’Accademia estiva e protagonisti di diversi appuntamenti, ed alcuni talenti locali, che avranno così la possibilità di mettersi in luce su un palcoscenico prestigioso.
La più importante novità di questa edizioneè il concerto straordinario che si terrà per la prima volta sull’Isola Comacina sabato 29 giugno: per la prima volta il pubblico di LacMusFestival potrà ascoltare musica di qualità in un contesto estremamente suggestivo, raggiungibile solo in barca da Ossuccio. Protagonisti i fiati di LesVentsFrançaisinsieme alla LacMus Festival Orchestra diretta da Paolo Bressan.
Un’altra interessante novitàè la mostra“E’ degli angeli un sorriso, questo lago, il verde, i fior” -L’Incanto Musicale del Lago di Como”, allestita dal 26 giugno al 31 agosto presso il Museo del Paesaggio del Lago di Como a Villa Mainona di Tremezzo. Curata da Paola Colombo in collaborazione con un ampio pool di enti pubblici e di collezioni private, la mostra documental’importanza che alcune ville e località ebbero nello scenario culturale otto-novecentesco in quanto importanti salotti musicali. Saranno esposti documenti originali, tra cui spartiti, lettere, autografi, costumi di scena - testimoni di presenze illustri sul Lario, come Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Giuditta Pasta, Maria Taglioni, Tito e Giulio Ricordi, ArturSchnabel.
Prosegue il suo cammino la formazione orchestrale nata in seno al Festival, che lo scorso anno ha debuttato come LacMus Ensemble, per diventare ora la LacMus Festival Orchestra, una compagine di eccellenza che riunisce professionisti e giovani talenti provenienti da orchestre di tutto il mondo, dalla Dallas Symphony Orchestra, di cui fa parte il primo violino Gary Levinsonalla Royal Academy of London, dal Conservatorio di Amsterdam all’Arena di Verona, dall’Orchestra Nazionale della RAI di Torino alla Verdi di Milano.
Nuove location si aggiungono a quelle già sperimentate nelle due edizioni precedenti: oltre all’Isola Comacina, ci sarà quest’anno anche la Chiesa Anglicana dell’Ascensione di Cadenabbia.
Sono inoltre riconfermate le ormai storiche sedi dei concerti: il Santuario della Madonna del Soccorsodi Ossuccio – sito del Patrimonio Unesco –, Villa Carlotta, Villa del Balbianello – prestigioso bene FAI -, il Grand Hotel di Tremezzo e la Greenway del Lario.
I programmi dei concerti toccano più secoli di storia della musica e si incentrano sui classiciattraverso i capolavori di Bach, Liszt, Mozart – ampiamente presente in questo cartellone 2019 – Poulenc, Dvořák, Brahms, Beethoven, Schubert e Mendelssohn. Fili conduttori della programmazione sono da un lato le influenze italiane su grandi compositori mitteleuropei come Bach e Liszt, dall’altro le opere in cui prevale la dimensione concertante affidata a più voci, quasi un emblema musicale dello spirito di dialogo e di incontro che anima da tre anni LacMus Festival.
I CONCERTI
Numerosi gli appuntamenti, che si articolano intorno a due fine settimana.
Un concerto di pre-apertura è in programma mercoledì 26 giugno alle 16.30 presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo di Tremezzina. L’appuntamento si pone in stretta relazione con la mostra “E’ degli angeli un sorriso, questo lago, il verde, i fior” - L’Incanto Musicale del Lago di Como”, che si aprirà lo stesso giorno alle 18.30alMuseo del Paesaggio del Lago di Como a Villa Mainonadi Tremezzo. Il concerto, come l’esposizione, intende rendere omaggio alle presenze illustri di musicisti, intellettuali, editori, che sul Lario hanno soggiornato e nel Lario hanno trovato una fonte di ispirazione. La mostra resterà poi aperta fino alla fine di agosto.
La vera e propria apertura della serie di concerti in programma è fissata per giovedì 27 giugno alle 19 a Villa del Balbianello e vede protagonista il direttore artistico di LacMusLouis Lortie, in un recital solistico che accosta tre capolavori rappresentativi di periodi storici diversi. Lortie inizierà con il Concerto Italiano BWV 971 di Johann Sebastian Bach, opera cardine in cui l’autore porta a termine un percorso di assimilazione della lezione dei maestri italiani, per aprirsi ad una fase di ricerca del tutto personale. Seguirà la Sonata in do maggiore KV 330 di Mozart, inarrivabile connubio tra semplicità esecutiva e perfezione formale. Infine, Lortie eseguirà la DeuxièmeAnnéedaAnnées de Pèlerinagedi Liszt, sorta di suite pianistica dalla forte cifra teatrale, ispirata ai soggiorni italiani dell’autore e intrisa di riferimenti letterari agli amati Dante e Petrarca. Il concerto éun vicendevole omaggio di LacMus Festival a Louis Lortie, che nel 2019 compie 60 anni. Con questo evento si vuole celebrare un legame storico ed affettivo del Maestro con l’Italia: una relazione che dura da ben 35 anni, precisamente dal 1984, anno in cui Louis Lortie vinse il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni.
Venerdì 28 giugno alle 21, presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo di Tremezzina, la LacMus Festival Orchestra diretta da Paolo Bressan eseguirà la Sinfonia Concertante in mi bemolle maggiore KV 364 di Mozart, composta durante il tragico soggiorno parigino in cui l’autore, ventitreenne, vide morire la madre, e dedicata a due strumenti solisti, il violino e la viola, che il grande Amadeus suonava con pari abilità. La seconda parte della serata sarà occupata dalla Serenata per archi op. 22 di Dvorak, dove la linfa della musica popolare boema nutre un linguaggio musicale costruito sui grandi modelli romantici tedeschi.
Il dittico delle Sinfonie Concertanti di Mozart si completa la sera successiva, sabato 29 giugno alle 18.30 all’Isola Comacina, con la KV 297b, composta anch’essa a Parigi per quattro prime parti della celebre Orchestra di Mannheim. La versione originale prevedeva come solisti il flauto, l’oboe, il fagotto e il corno, ma – smarrito il manoscritto – a fine Ottocento emerse a Berlino una copia in cui il flauto era sostituito dal clarinetto. Impossibile sapere se la modifica sia opera di Mozart; è comunque in questa versione che sarà presentata da LesVentsFrançais, insieme alla LacMus Festival Orchestra diretta da Paolo Bressan. A completare il programma del concerto sarà la Serenata per archi op. 22 di Dvořák.
Doppio appuntamento per domenica 30 giugno: alle 11 l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo di Tremezzina ospiterà una Matinée con il duo Gary Levinson, violino e BayaKakouberi, pianoforte, mentre alle 21 si apriranno i cancelli di Villa Carlotta per un prezioso momento cameristico: Louis Lortie e LesVentsFrançaissi alterneranno in formazioni flessibili per presentare la Sonata per flauto n. 1 op. 13 di Fauré, la Sonata per clarinetto n. 1 op. 120 di Brahms, il Quintetto op. 16 di Beethoven – intriso di reminiscenze dei temi delle opere di Mozart – e il caleidoscopico Sestetto in do maggiore di Poulenc.
Giovedì 4 luglio alle ore 19 la Villa del Balbianellosi trasformerà in un ideale palcoscenico d’opera, per una brillante carrellata di estratti da famosi melodrammi, affidati alle voci degli artisti in residence della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio appartenenti alla classe di canto del mezzo soprano Sophie Koch.
Tra i titoli,estratti da Le nozze di Figaro e Il flauto magico di Mozart, Il Cavaliere della rosa di Richard Strauss, le operette di Humperdinck, Offenbach e Johann Strauss, per terminare con i contemporanei Man of La Manchadi Wasserman e Candide di Bernstein.
Un’indimenticabile esperienza di suoni, colori e profumi sarà,venerdì 5 luglio a partire dalle 17.30, l’immancabile “Greenway musicale”: un percorso che si snoderà attraverso i luoghi più belli di Ossuccio, dalla Chiesa di Sant’Eufemia a quella di Sant’Andrea a Lenno, con passeggiate a lago accompagnate da intermezzi musicali. La giornata si chiuderà alle 22 con "Notturni a Villa Carlotta: la passione del romanticismo tra Chopin, Hayez e Canova", un suggestivo percorso che unirà la visita alle opere di Hayez e Canova esposte in Villa all’ascolto dei Notturni di Chopin eseguiti dagli artisti in residence della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, pianisti della classe di Louis Lortie.
Il Santuario della Beata Vergine del Soccorso ad Ossuccio ospiterà, sabato 6 luglio alle 11.30, una serie di Meditazioni musicali con il soprano Christiane Karg ed un quartetto d’archi composto dalle prime parti dell’Orchestra del Festival. Estremamente romantico il programma, con i Lieder su testi di Heinrich Heine scritti da Mendelssohn, il Movimento di Quartetto in do maggiore D 703 di Schubert – una delle tante composizioni che l’autore lasciò allo stadio di frammento – e i Lieder di Mignon di Schubert su testi di Goethe. I Lieder verranno eseguiti nella trascrizione moderna di AribertReimann.
Un fiore all’occhiello della stagione 2019 è la presenza a LacMus di due giganti della tastiera quali Ton Koopmane Tini Mathot– che suoneranno clavicembalo, organo e fortepiano – e del baritono Klaus Mertens. Tuttosettecentesco il programma, che sarà ospitato dalla Chiesa Anglicana dell’Ascensione di Cadenabbia, sabato 6 luglio alle 21: da Haendel a Haydn e Mozart, passando per Johann Sebastian e Carl Philipp Emanuel Bach, un viaggio che metterà in luce diverse tipologie di scrittura per la voce e per la tastiera, a partire dalle geometrie polifoniche del Barocco per approdare, attraverso lo stile galante e l’EmpfindsamerStil, ad un nuovo equilibrio classico.
Finale con i Grandi Concerti per pianoforte al Grand Hotel di Tremezzo, domenica 7 luglio alle 19. Protagonisti saranno il maestro Louis Lortie ed i suoi allievi della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, i due giovani italiani Lorenzo Bovitutti e Luigi Carroccia. Come nel recital iniziale proposto da Lortie, il festival si chiude con un capolavoro bachiano, il Concerto n. 5 BWV 1056, uno mozartiano, il Concerto n. 14 KV 449, ed una grande pagina romantica, il Concerto n. 2 in fa minore op. 21 di Chopin. I primi due concerti saranno interpretati da Bovitutti e Carroccia, per poi lasciare le ultime note del Festival alle dita di Louis Lortie, quasi a porre una firma conclusiva sul cartellone 2019.
I PROTAGONISTI
Il pianista Louis Lortieè ideatore di LacMusinsieme al collega e direttore d’orchestra Paolo Bressan.
Lortie, di origine franco-canadese, vive tra Berlino e il Lago di Como. Dopo la sua vittoria al Concorso Pianistico Internazionale Busoni nel 1984, ha girato l’Italia per un anno a bordo di una Fiat 131 per oltre 40 concerti, e da allora il Paese è diventato la sua seconda patria. Memore del fatto che, decenni fa, in questi stessi luoghi il leggendario pianista Schnabel tenne corsi per giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, Lortie ha pensato di portare nella Tremezzina i talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, con i quali ha un rapporto speciale, essendo “master in residence” della Cappella. E’ riconosciuto internazionalmente come uno dei grandi pianisti contemporanei.
LacMusFestival è inoltre firmato dal pianista e direttore Paolo Bressanche, nato a Varese, fin da bambino ha frequentato il Lago di Como per origini familiari. Bressan è stato allievo di Lortie ed ha ottenuto un master in direzione d’orchestra all’HochschulefürMusik di Weimar; ha iniziato la sua carriera nel teatro di Schwerin ed ha collaborato conValeryGergiev, Christian Thielemann e Daniele Gatti.Anche Bressan oggi vive tra Berlino e il Lago di Como, dirige orchestre in tutto il mondo ed è richiestissimo soprattutto nell’ambito del melodramma. Bressan ha diretto in sale prestigiose come la Konzerthaus di Vienna, il ThéatredesChampsElysées di Parigi, l’Opera di Dallas. È stato designato dall’etichetta Warner Music come supervisore artistico di importanti progetti discografici di stelle del canto come Diana Damrau e Angela Gheorgiu.
Fra i giovani ospiti del Festival vi sono i talentuosi musicisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio. Questa prestigiosa istituzione, nata nel 1939, è da decenni un centro di eccellenza per il perfezionamento di artisti di provenienza internazionale. Pianoforte, violino, viola, violoncello, musica da camera e canto sono le discipline insegnate da artisti di fama mondiale, che nel tempo si sono susseguiti nel ruolo di “master in residence”, in un fecondo incontro tra generazioni diverse di musicisti, tutti di altissima levatura. I talenti della Cappella che sarà possibile ascoltare a LacMus 2019 sono i pianisti Lorenzo Bovitutti, Jonathan Fournel e Luigi Carrocciaedi cantanti Louise Kuyvenhoven e François Pardailhé.
Tra le star di questa edizione 2019 spicca l’organista, cembalista e musicologo olandese Ton Koopman, uno dei pionieri nell’approccio ad un’esecuzione il più possibile rigorosa del repertorio dal Rinascimento al Classicismo; pluripremiato esecutore delle opere per tastiera di Bach, oggi Koopman è sempre più impegnato anche come direttore di orchestre con strumenti d’epoca. Un altro grande nome, che a LacMus troviamo associato ai colleghi dell’ensemble LesVentsFrançais, è quello del flautista franco-svizzero Emmanuel Pahud, chiamato da Abbado a 22 anni a sedere come primo flauto nei Berliner Philharmoniker – un ruolo che detiene tuttora. Artista sensibile e multiforme, Pahud è anche ambasciatore dell’Unicef.
LacMusFestival è organizzato dalla libera associazione culturale “Ars Aeterna”, con il sostegno del Comune di Tremezzina e la collaborazione della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio.
Biglietti
Intero da 20 a 45 € - ridotto da 15 a 30 € (residenti, studenti fino a 26 anni)
Abbonamento a 4 concerti della prima settimana: intero € 110 - ridotto € 70
Abbonamento a 5 concerti della seconda settimana: intero € 135 - ridotto € 90
Concerti gratuiti: posti a esaurimento
I biglietti saranno acquistabili online o direttamente la sera stessa di ogni singolo evento.
La mostra a Villa Mainona, ad ingresso libero, è visitabile fino al 31 agosto dal giovedì alla domenica, negli orari 10-12 e 14-18.
Per raggiungere il Festival
Per scoprire lo splendido territorio della Tremezzina e come raggiungerlo, visita il sito web tremezzina.mylakecomo.co
Informazioni
Ufficio: Via Statale, 52 – Loc. Ossuccio – Tremezzina (CO).
Tel +39 331 4283500
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