Carpi celebra uno dei suoi concittadini più famosi, Bernardino Ramazzini (1633-1714), con una mostra in corso ai Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (MO) che ripercorre la vicenda umana e professionale di una delle menti più lucide e rivoluzionarie della storia e della pratica medica, autore del De Morbis Artificum Diatriba che ha portato alla nascita della moderna medicina del lavoro.
La rassegna, aperta fino al 6 gennaio 2021, sta subendo una chiusura forzata fino al 3 dicembre, in ottemperanza del DPCM dello scorso 3 novembre.
Per tutti quelli che vorranno farsi affascinare dalle vicende del medico carpigiano, il canale YouTube dei Musei di Palazzo dei Pio presenta un video che consente loro d’immergersi virtualmente all’interno delle varie sezioni che compongono il percorso espositivo, integrato da un filmato, per la regia di Federico Baracchi, che permette di conoscere dalla viva voce di Ramazzini stesso – interpretato da Saverio Bari – gli argomenti di cui si è occupato nel corso dei suoi studi e delle sue ricerche.
La mostra, curata da Manuela Rossi e Tania Previdi, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio in collaborazione con Archivio storico comunale e Biblioteca multimediale Loria di Carpi, con il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Università degli Studi di Padova, col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Assicoop Modena, propone una serie di documenti originali, prime edizioni dei libri di Ramazzini, volumi a stampa coevi, dipinti di autori quali Antonio Cifrondi e Giuseppe Graziosi che contestualizzano l’ambiente in cui il medico carpigiano si è trovato a operare.
Il percorso espositivo si muove dalla prima metà del Seicento e si spinge fino alla contemporaneità, analizzando temi estremamente attuali, come la sicurezza dei luoghi di lavoro e la prevenzione dei rischi professionali e ambientali.
INFO
“Prevenire è meglio che curare”.
BERNARDINO RAMAZZINI (1633-1714). PRIMO MEDICO DEL LAVORO
Carpi (MO), Musei di Palazzo dei Pio (piazza dei Martiri, 68)
Fino al 6 gennaio 2021
Chiusa fino al 3 dicembre 2020