Stasera, venerdì 26 marzo, in prima serata su Italia 1, il Senatore Matteo Renzi risponde a Roberta Rei sul caso Khashoggi: il giornalista saudita ucciso nell’ottobre del 2018 in circostanze misteriose, sembrerebbe a causa degli articoli pubblicati sul “The Washington Post”, con cui tentava di rompere l’indifferenza del mondo nei confronti della repressione nel suo paese d’origine.
Nel servizio il confronto su Bin Salman, il principe arabo entrato recentemente nelle cronache politiche italiane, dopo che, in una ormai nota intervista, Renzi – che siede nel board di una fondazione riconducibile proprio al principe arabo - si era rivolto a lui chiamandolo “my friend”, amico mio. Poche settimane fa gli Stati Uniti hanno de-secretato un rapporto esplosivo dell’Intelligence, in base al quale ad approvare l’operazione per uccidere Khashoggi sarebbe stato proprio il principe Bin Salman. Ma non è tutto. Il principe arabo sarebbe anche uno dei principali fautori dell’offensiva saudita nella guerra dello Yemen, che l’ONU ha definito “La peggiore crisi umanitaria al mondo”. Nonostante ciò, Renzi, nella medesima intervista, aveva affermato anche “L’Arabia Saudita può essere la culla di un nuovo rinascimento”. La settimana scorsa la Rei aveva raccolto il lungo sfogo di Hatice Cengiz, la promessa sposa di Jamal Khashoggi, che, parlando dell’omicidio del suo compagno, aveva, tramite “Le Iene”, rivolto pubblicamente a Renzi una serie di domande, tra cui: “Davvero è più felice per questo lavoro, che da più importanza ai suoi interessi che alla libertà e ai diritti umani?”.
L’inviata ha raggiunto il Senatore Matteo Renzi per porgli tutte le domande sul caso.
Inviata: Ora che non siamo al telefono può rispondere alla vedova Khashoggi?
Renzi: Quale era la domanda?
Inviata: Se prova soddisfazione a mettere i suoi interessi personali davanti ai diritti umani e alla libertà.
Renzi: Non provo soddisfazione, perché non lo faccio. È una frase molto ingiusta, però detta da una donna che ha sofferto molto a cui va il nostro rispetto. L’omicidio Khashoggi è una vicenda molto triste che io ho condannato, così le rispondo anche all’altra domanda che aveva fatto l’altra volta, nel 2018, nel 2019, nel 2020, nel 2021.
Inviata: Ma lo condanna il mandante quindi?
Renzi: Le decisioni rispetto a quello che è accaduto saranno prese naturalmente dalle autorità competenti, noi rispetteremo questo, lei sa quello che ha fatto l'amministrazione americana, l’amministrazione Biden.
Inviata: Hanno emesso il “Khashoggi Ban”.
Renzi: Tra i 76 Bannati non c’è il Crown Prince Mohammed Bin Salman.
Inviata: Quindi non si può condannare?
Renzi: I processi vengono fatti per questo. Se lei mi domanda: è giusto condannare l’omicidio? È il minimo.
Inviata: Il mandante no?
Renzi: Gli esecutori, i responsabili, i mandanti, saranno scelti dalle autorità che non sono io.
Inviata: Lei ci parla da Senatore o da Matteo Renzi quando va là?
Renzi: L’attività parlamentare è compatibile con uno che va a fare iniziative da ex Presidente del Consiglio, da cittadino, da Senatore all’estero. Non vi è nessun conflitto d’interesse. L’unico interesse in conflitto è con qualcuno che vorrebbe che io smettessi di parlare, non tanto dell’Arabia, molti vorrebbero che io smettessi di parlare dell’Italia.
Inviata Se lei domani tornasse ad essere Premier e si trovasse a vendere le armi all’Arabia Saudita non si sentirebbe a disagio?
Renzi: Se domani dovessi diventare di nuovo Presidente del Consiglio, ipotesi che, invero, non mi sembra la più probabile…
Inviata: Mai dire mai!
Renzi: Apprezzo l’ottimismo.
Inviata: Si sentirebbe sereno nel decidere se vendere le armi a Bin Salman?
Renzi: Sereno...nel mio caso, essere sereno diciamo è sempre una cosa un po' complessa. Diciamo: «Ti sentiresti nelle condizioni di gestire…?» ... Assolutamente sì! Il conflitto di interesse c’è quando tu metti al centro della tua attività qualcosa che non corrisponde all’interesse nazionale.
Inviata: Però se ci va da Senatore, si fa pagare da loro i viaggi, a questo punto si faccia pagare da…
Renzi: Fermati un secondo. Quando io vado, essendo Matteo Renzi e Senatore la stessa cosa…
Inviata: Ah quindi non si spoglia del suo ruolo?
Renzi: I cittadini italiani non spendono un centesimo per i miei viaggi. Perché o me li pago io, o vengono pagati dalle associazioni internazionali che organizzano questi convegni. Anzi, quando c’è un ritorno economico perchè vai a fare una conferenza all’estero, le tasse io le pago in Italia.
Inviata: Però, secondo lei i cittadini non vogliono che lei vada a parlare con quello che è stato individuato come il mandante di un omicidio? Non hanno più interesse alla sicurezza del Paese, che alle sue tasche? Certa gente che prende i soldi dalle tangenti potrebbe dire: non so da dove vengono ma li ho presi e pago le tasse, che discorso è?
Renzi: Allora, se te prendi soldi dalle tangenti mi dispiace per te, io non voglio nemmeno sentirlo dire perché la trovo una cosa schifosa. La fondazione FII è una fondazione internazionale molto importante, lavora sul settore dell’innovazione tecnologica, dell'intelligenza artificiale, non delle cose che avete detto voi.
Inviata: Noi abbiamo solo detto che Bin Salman è stato individuato come mandante di un omicidio dalla CIA.
Renzi: L’amministrazione Biden non ha sanzionato Bin Salman.
Inviata: L’amministrazione Americana fa gli interessi dell’America, Matteo Renzi che interessi sta facendo andando lì e chiamando “my friend” un dittatore e mandante di un omicidio sanguinario?
Renzi: Allora, ho chiamato “my friend” una persona che conosco da anni e che è un mio amico.
Inviata: Cosa ha provato quando ha sentito che poteva essere il mandante?
Renzi: Allora… c’è una piena ed evidente condanna come lei non si è accorta e l’ha detto nel servizio che io non ho mai condannato. Il mandante, lei ha le certezze su chi è stato, come e quando, le faccio i complimenti, non è così per l’amministrazione americana. Tra fidarmi di Biden o fidarmi di lei, con tutto il rispetto, mi fido un pochino più di Biden. Quindi, per chiudere la lunga discussione: non sono in alcun tipo di conflitto di interessi, sono molto convinto del fatto che rispetto alla questione del rinascimento arabo, questo è un tema molto interessante, quel convegno si chiamava “Neo Renaissance” “With my first reaction shock” posso abilmente tradurlo. Peraltro, chi mette in discussione queste cose, un giorno volentieri facciamo un bel dibattito su cosa è stato il Rinascimento…
Inviata: Leonardo e Botticelli, che erano stati accusati di omosessualità, se fossero nati in Arabia Saudita, sarebbero stati...altrochè Rinascimento, Senatore!
Renzi: Ora ci mancava la cosa dell’omosessualità!
Inviata: Lei lo sa le donne cosa subiscono?
Renzi: In un’altra circostanza, non adesso perché sennò stiamo bloccando le macchine, parliamo anche del Rinascimento.
Inviata: Senatore scusi, ci può dire in camera solo un messaggio per Hatice, che è lei…
Renzi: Ho già risposto tutto il tempo.
Infine, per evitare nuove polemiche su conflitti d’interesse veri o presunti, di Senatori che fanno anche altri lavori, Roberta Rei invita il pubblico a una riflessione partendo da questo scambio di battute con Renzi:
Renzi: Ove ci fosse una disciplina che impedisse ai parlamentari di fare altro, io ovviamente ne trarrei le conseguenze. Finchè la disciplina permette di fare ciò che io sto facendo, io continuo a farlo.
Inviata: Finché è possibile approfittiamone.
Renzi: Questa è una sintesi che non è una domanda, ma è in linea con questo atteggiamento da ansia da prestazione.
L’inviata rivolge in ultimo una domanda direttamente al Parlamento: Perché non fare una legge sul conflitto d’interessi che vieta al Parlamentare eletto e pagato dagli Italiani di ricevere soldi da Governi o fondazioni straniere?