In attesa della riapertura dei musei, sabato 10 e martedì 13 aprile, alle ore 18.30, saranno organizzate due visite guidate online con la straordinaria partecipazione dell’artista (10 aprile) e dei curatori, Alberto Zanchetta e Chiara Stefani (13 aprile)
“Sfregi” è la prima mostra antologica in Italia di Nicola Samorì (Forlì, 1977), a cura di Alberto Zanchetta e Chiara Stefani. L’esposizione, ospitata fino al 25 luglio a Palazzo Fava di Bologna, è occasione per Samorì di cimentarsi in un faccia a faccia con la storia dell’arte, e in particolare con l’epoca barocca, articolando un percorso di suggestioni e analogie e innescando una stretta e intensa relazione con i preziosi fregi che decorano le pareti del piano nobile. La mostra un progetto di Genus Bononiae. Musei nella Città, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, si compone di circa 80 lavori che spaziano dalla scultura alla pittura, dagli esordi fino alle realizzazioni più recenti.
Così nel Salone con il mito di Giasone e Medea un corpus di lavori databili all’ultimo decennio di attività sembrerà reagire – quasi in estasi – alla pittura dei Carracci, mentre grazie ai lavori incentrati sull’ustione del rame, con un focus sul tema del desinare e del corpo scarnificato, l’artista tenterà uno stravolgimento cromatico della Sala degli allievi di Ludovico Carracci. La stanza dipinta da Francesco Albani ospiterà una “camera delle meraviglie” di soggetti vegetali e animali, mentre la Sala delle Grottesche accoglierà l’affresco monumentale Malafonte che, in un gioco di perfette geometrie, sembra essere stato concepito da sempre per quello spazio. Il percorso espositivo sarà inoltre arricchito dalla presenza di alcune opere individuate all’interno delle collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo (che comprendono anche il grande Giardino anatomico dello stesso artista), stabilendo una “affinità elettiva”, oltre che con gli spazi, con lo stesso patrimonio del Museo. Tra le opere in mostra la meravigliosa Maddalena Penitente del Canova e i suggestivi Ritratti di donne cieche di Annibale Carracci.
“Questa mostra antologica, la prima in Italia – spiega Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae - vuol essere un riconoscimento alla carriera dell’artista, che si presenta al pubblico con un’esposizione ricca ed esauriente che abbraccia tutto il suo percorso creativo: un tentativo di mettersi a nudo di fronte alla storia dell’arte, che incombe dalle pareti stesse del palazzo. Penso che Samorì abbia tutto il carattere per reggere un dialogo tanto ambizioso e sono felice di accogliere a Palazzo Fava un giovane della nostra terra, che ha saputo imporsi sul piano internazionale. Le sue opere ci fanno riflettere ed emozionare, riscoprendo il valore taumaturgico dell’arte, di cui mai come oggi abbiamo bisogno”.
In attesa dell’auspicata riapertura dei musei su tutto il territorio nazionale, sabato 10 e martedì 13 aprile, alle ore 18.30, saranno organizzate due visite guidate online della mostra, a cura dei Servizi Educativi di Genus Bononiae, con la straordinaria partecipazione dell’artista, Nicola Samorì (10 aprile) e dei curatori, Alberto Zanchetta e Chiara Stefani (13 aprile). Gli appuntamenti sono pensati per introdurre la mostra e, in attesa dell’apertura, avvicinare il pubblico degli appassionati alle sue principali tematiche. Attraverso le immagini che ripercorrono fedelmente il percorso espositivo e le parole dei protagonisti, i visitatori entreranno nelle meravigliose sale di Palazzo Fava compiendo un itinerario guidato tra le opere e ammirando i preziosi fregi del palazzo. È possibile prenotare le visite sul sito di Genus Bononiae o su www.ticketlandia.com/m/event/samori-visitaonline – costo: € 7,00.
Sfregi
fino al 25 luglio 2021
Palazzo Fava, via Manzoni 2, Bologna
Catalogo: Electa
Informazioni: www.genusbononiae.it| 051 19936343| Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.