Il primo libro che vi proponiamo è un saggio davvero unico nel suo genere: Papyrus, L’infinito in un giunco di Irene Vallejo.
Da quando è approdato nelle librerie di Spagna, nell’autunno 2019, El infinito en un junco ha venduto oltre 150.000 copie divenendo un vero e proprio caso editoriale! Il premio Nobel Mario Vargas Llosa si è innamorato di questo libro e si è più volte congratulato pubblicamente con Irene Vallejo per la bellezza di un libro scritto meravigliosamente, in cui una grande sapienza si scioglie in una bella cronaca piacevole e mai pretenziosa.
Grazie al suo profondo bagaglio culturale e storico, l’autrice rende l’opera accattivante, riflessiva e consolatoria, riuscendo al meglio in un’operazione che ai più potrebbe sembrare impossibile, ossia raccontarci la storia del libro: dal mondo antico, dalle tavolette di pietra e ceramica ai papiri, alle pergamene e ai libri attuali; una storia della lettura e delle biblioteche, che salta abilmente dal presente al passato, da Omero a Bob Dylan, da Alessandro Magno a Scorsese, da Julio César a Borges, in un intreccio di storie dalle risonanze molteplici.
Il secondo libro è invece un romanzo appassionante: La metà scomparsa di Brit Bennett.
Un romanzo espansivo e profondo, una saga familiare multigenerazionale che affronta questioni spinose di identità razziale e fanatismo, evidenziando gli effetti corrosivi che segreti e inganni possono avere a lungo termine sulle nostre esistenze. La storia è incentrata sulla vita di due sorelle gemelle, Desiree e Stella Vignes, tra gli anni '40 e gli anni '90, cresciute a Mallard, piccola immaginaria cittadina delle Louisiana, discendenti del fondatore di questa comunità creata per residenti neri con la pelle chiara; già dalle prime pagine scopriamo però che Desiree e Stella sono fuggite, per rifarsi una vita a New Orleans, a due ore di distanza, intraprendendo due vite totalmente separate, una rinnegando totalmente il colore della propria pelle, l’altra cercando di abbracciarlo fino in fondo.