C H E C O S ’ È # L E T T O R I S E L V A G G I ?
Un progetto dedicato ai ragazzi, nato dalla nostra passione comune per i libri, le storie e i sogni, e dal desiderio di creare una comunità di futuri lettori. Una
sinergia tra Bompiani e Librerie Ubik che si concretizzerà grazie alla capacità di contagio dei librai e alla curiosità dei ragazzi. Chi parteciperà al nostro progetto condividerà con noi passioni, pensieri, divertimento ma anche dibattito: vorremmo che i libri che vi proporremo siano spunto per riflessioni, commenti, nuove entusiasmanti letture. Tutto questo in un equilibrio da reinventare ogni volta:
cerchiamo lettori energetici e spettinati, curiosi, capaci di balzare di genere in genere, di creare connessioni spiazzanti, di accendere scintille di pensiero.
Lettori selvaggi, appunto, come il titolo che abbiamo preso in prestito dal libro di Giuseppe Montesano e che lui ci ha con gentilezza autorizzato a fare nostro
per questa avventura.
C O M E F U N Z I O N A ?
#lettoriselvaggi si snoderà in un percorso di lettura in cinque tappe corrispondenti a cinque titoli scelti dai librai Ubik tra novità, recenti uscite e libri del catalogo Bompiani. Si lavorerà in un periodo compreso tra novembre e maggio e saranno le librerie Ubik a fare da anello di congiunzione tra Bompiani e i ragazzi, perché l’idea è di fare gruppo attorno al proprio libraio o libraia, per poter creare tante piccole reti di lettori sul territorio. Saranno i librai a proporre il libro di volta in volta scelto. Ma non sarà obbligatorio per i ragazzi iscritti seguire tutti gli appuntamenti.
Ogni appuntamento sarà articolato in due incontri: il primo, organizzato in autonomia tra il libraio e il suo gruppo di lettura, servirà a raccogliere idee,
domande e riflessioni; il secondo sarà tutti insieme in rete, con ospiti speciali, per un confronto allargato tra la comunità dei #lettoriselvaggi
T I T O L I S C E L T I D A I L I B R A I
J.M. Miro / Oscuri talenti
Primo appuntamento condiviso lunedì 23 gennaio ore 18.30
Oscuri talenti
1882. Londra è una città grande come il mondo, dove è facile perdersi, soprattutto se l’unico posto che finora hai chiamato casa è un paesino nel delta del Mississippi o un circo itinerante del Midwest. Charlie e Marlowe sono approdati nel Vecchio Mondo, sotto cieli carichi di nebbia e fuliggine, fino al 23 di Nickel Street West, per andare incontro a una nuova vita in un luogo dove sentirsi finalmente al sicuro, dove i loro talenti non saranno solo fonte di diffidenza, equivoci, dolore e solitudine. Ma ad attenderli c’è un terribile morvide, un non-morto, assetato di sangue, pronto a tutto per servire il suo oscuro signore. Per fortuna ci sono anche gli angeli custodi: Mrs Harrogate con la veletta sempre abbassata a coprire una voglia purpurea e la forza austera, Mr Coulton che nasconde la gentilezza sotto una dura buccia, e Alice Quicke, investigatrice privata decisa a cambiar vita. E via di nuovo, in viaggio alla volta della Scozia, verso una scuola unica nel suo genere, per sfuggire a una figura di tenebre e fumo che non si arrenderà fino a quando Charlie e Marlowe non saranno suoi. Tra meraviglie e tradimenti, passato e futuro, slanci di vita e rischi incalcolati, un manipolo di amici cercano di far luce dove tutto è tenebra, per scoprire la verità sui loro doni e sulla natura di ciò che li sta perseguitando, per arrivare a capire che a volte le gioie più grandi ci arrivano per mano dei mostri peggiori.
La strada del ritorno
Gavriel Savit
Nel remoto villaggio di Tupik c’è grande fermento: il Rebbe della vicina Zubinsk ha annunciato che il matrimonio di sua nipote sarà aperto a chiunque voglia partecipare. Il che significa, purtroppo, che quel giorno anche i demoni e le creature che abitano il Regno Lontano avranno la possibilità di varcare il confine. Gli unici che rimarrebbero volentieri a casa sono Yehuda Leib, che possiede un vero talento per cacciarsi nei guai, e Bluma, la figlia del fornaio. Una catena di imprevedibili eventi li porterà prima nel Regno Lontano e poi a Zubinsk, tallonati da una folla di demoni e dall’Angelo della Morte in persona, al quale Bluma ha involontariamente rubato lo strumento di raccolta delle anime, un piccolo cucchiaio. Chi li aiuterà? Riusciranno a tornare a casa sani e salvi? Un’avventura gotica nelle profondità magiche dell’Europa orientale, tra demoni e tradizioni secolari, in compagnia della Morte.
Quando siete felici, fateci caso
Kurt Vonnegut
Quando veniva invitato da prestigiose università statunitensi a tenere un discorso per la consegna dei diplomi, Kurt Vonnegut non diceva mai di no. Era ormai famoso, aveva scritto romanzi apprezzati in tutto il mondo, come Piano meccanico e Mattatoio n. 5, ma soprattutto era amato dai giovani, tanto quanto amava trovarsi in mezzo a loro. Per alcuni questi incontri erano l’occasione di sentire e vedere il loro idolo in carne e ossa, ad altri bastava ascoltarlo per innamorarsene lì per lì. Quando siete felici, fateci caso raccoglie un’ampia selezione di testi scritti per queste occasioni: non vi troviamo massime di saggezza impartite da un vecchio guru a un pubblico in cerca di mistiche emozioni, ma un Vonnegut che pesca tra gli aneddoti, racconta qualche storiella, e soprattutto fa ridere. Con i suoi ragazzi lui parlava di tutto. Come tutti i grandi scrittori amava parlare anche di sé, ma questo non veniva al primo posto. Trovava interessante toccare, con spirito e leggerezza, argomenti ben più importanti come lo stato del pianeta, per esempio, dei cui doni l’uomo continua ad abusare. Come scrive Dan Wakefield “non troverete bugie nei consigli di Vonnegut. È uno dei paladini della verità nel nostro tempo.” Un libro che ha toccato il cuore di molti lettori, da riscoprire in questa nuova edizione che comprende discorsi finora inediti in Italia.
Il Piccolo Regno
Wu Ming 4
Inghilterra, anni Trenta. Un'altra estate in campagna, un altro tempo lungo e libero per i tre fratelli Julius, Ariadne, Fedro, e per il cugino, voce narrante di una storia che parla dell'Età d'Oro e della sua fine. E' il tempo delle conversazioni con gli animali, delle zuffe coi ragazzi del villaggio, della casa-albero coi suoi tesori, dell'amicizia con l'eroe di guerra Ned, raro esemplare di adulto che sa parlare ai ragazzi. Poi un giorno un'antica tomba viene violata e un fantasma torna ad affliggere i sogni e la veglia del quartetto. Lo spettro ha una vendetta da compiere e lo fa rubando ai ragazzi la loro infanzia, com'è inevitabile. Due gemelli troppo biondi, una tragedia ingiusta, le bugie e i misteri dei grandi sono gli elementi di una stagione decisiva in cui la Gente Bassa scoprirà tutto in una volta il male di vivere. Wu Ming 4 racconta l'estate in cui tutto cambia tenendo il passo delle storie inglesi di cui si nutre da sempre la sua scrittura: ne viene una storia tesa e lucida, essenziale e selvatica come un fiume, un albero, un animale del bosco.
Sortilegi
Bianca Pitzorno
Mentre infuria la peste del Seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni è così bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. Un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. Il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. Bianca Pitzorno attinge alla realtà storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. Ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote – l’italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella Sardegna aragonese, una ricetta segreta – e come nelle fiabe antiche osa dirci la verità: l’incantesimo più potente e meraviglioso, nel bene e nel male, è quello prodotto dalla mente umana. I personaggi di Bianca Pitzorno sono da sempre creature che rifiutano di adeguarsi al proprio tempo, che rivendicano il diritto a non essere rinchiuse nella gabbia di una categoria, di un comportamento “adeguato”, e che sono pronte a vivere fino in fondo le conseguenze della propria unicità. Così le protagoniste e i protagonisti di queste pagine ci fanno sognare e ci parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre meschinità, del potere misterioso e fantastico delle parole, che possono uccidere o salvare.