LOCARNO A MILANO - DAL 29 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE ALLA CINETECA MILANO ARLECCHINO

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Il già solidissimo legame che collega Locarno Film Festival e Milano si rafforza ulteriormente in questa nuova edizione della rassegna, che porta la programmazione locarnese, da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre 2023, in una chiave indipendente e in uno spazio autonomo, nel cuore della capitale meneghina: Cineteca Milano Arlecchino.

Come lo scorso anno, saranno diverse le possibilità di vedere una selezione di alcuni dei titoli più significativi di Locarno76, in lingua originale e accompagnati da ospiti speciali.

Parte, dunque, svincolato da Le vie del Cinema, questo nuovo cammino di Locarno a Milano, organizzato da Cineteca Milano e Filmidee, anche grazie al sostegno di Fondazione Cariplo. La manifestazione presenterà una panoramica delle nuove tendenze e sensibilità del cinema internazionale, promuovendo per tutto il weekend la visione in sala e la scoperta di talenti della scena cinematografica accompagnati dalla direzione di Locarno.

Saranno nove i titoli di Locarno76 che incontreranno le spettatrici e gli spettatori italiani. Tre film provenienti direttamente dal Concorso internazionale del Festival animeranno le serate della manifestazione: "The Permanent Picture", di Laura Ferrés, un misterioso viaggio nella storia spagnola, che affronta attraverso corpi anomali e personaggi pieni di tenerezza il mutamento politico di una nazione; "The human surge 3", di Eduardo Williams, che attraverso una trama profondamente immaginifica riunisce persone e paesi normalmente scollegati fra loro, che entrano in contatto attraverso lo scorrere del tempo; "Manga D’Terra", con cui il regista Basil Da Cunha ha voluto rendere omaggio alle donne del quartiere di Reboleira, attraverso una commedia musicale che rivisita le sonorità cosmiche di Capo Verde.

A rappresentare l’Italia sempre dal Concorso Internazionale ci saranno "Rossosperanza", di Annarita Zambrano, una favola nera ambientata negli anni ‘90, un racconto collettivo di formazione sentimentale e quindi politica, e "Patagonia", di Simone Bozzelli, una storia di spazi immensi e allo stesso tempo di gabbie da cui non si vuole uscire: la Patagonia del titolo è la libertà e la libertà forse non esiste.

L’Italia sarà inoltre ancora protagonista grazie a una tavola rotonda sullo stato del nuovo cinema italiano, Se ci fosse luce sarebbe bellissimo, all’interno della quale interverranno i registi Tommaso Santambrogio, Simone Bozzelli e Annarita Zambrano.

Piccola chicca: l’ultimo cortometraggio del visionario Bertrand Mandico, "Rainer, a Vicious Dog in a Skull Valley", presentato nel concorso Corti d’autore, un film che come sempre si muove tra pulp, cinema delle origini e profonda riflessione sui nostri tempi.

Sarà poi il turno di "Find a film!", un film collettivo realizzato dai partecipanti della Spring Academy, workshop del Locarno Film Festival, sotto lo sguardo creativo di Radu Jude, in cui undici registi da tutto il mondo hanno attinto agli archivi della RSI e creato un lavoro mirato a riflettere sul significato delle immagini del passato dando loro nuova luce.

Saranno infine presenti due importanti restauri di pellicole del passato. Una proiezione per i bambini con il film di animazione "La rosa di Bagdad", di Anton Gino Domenighini, restaurato meravigliosamente da Film Documentari d’Arte in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà presso il laboratorio Augustus Color di Roma, e "California Straight Ahead", di Harry A. Pollard, restauro in 2K presso il laboratorio di Cineteca Milano, a partire dall’unica copia 35mm conosciuta, conservata presso l’archivio storico di Cineteca Milano.

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