Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione
PIOGGIA DI STELLE PER I SOCI LE SOSTE
Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.
L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.
Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.
Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989. Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.
L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.
Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.
Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.
Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione