A LA THUILE CLAUDIO GIACCHETTO CI RIVELA I SEGRETI DELLE DOP VALDOSTANE CON MATTINATA D.O.P.

Posta in una conca a pochi chilometri dal valico del Piccolo San Bernardo, circondata da foreste, montagne e ghiacciai, La Thuile è una delle località turistiche più rinomate della Valle d'Aosta, una meta ricca di attrattive, ideale per una vacanza in ogni stagione, per godere della natura e dell’aria pulita mantenendo, soprattutto in questo periodo, il giusto distanziamento sociale senza sacrifici.

Per gli amanti dello sport, tante attività all’aria aperta, d’estate trekking, alpinismo, mountain bike, cayoning e rafting sono chance per godere altresì la strepitosa natura della regione mentre in inverno sci alpinismo, sci di fondo, alpinismo e rilassanti passeggiate con le ciaspole permettono esperienze uniche, circondati da bellissimi boschi innevati e vette imponenti.

A chi desidera rilassarsi centri benessere e spa dove allontanare lo stress e abbandonarsi a una rigenerazione di corpo e mente, imperdibile una visita alle Terme di Pré Saint Didier, a pochi chilometri dal paese, conosciute già in epoca romana e ancor oggi tra le più note in Italia.

Ma La Thille è un buon indirizzo anche per i buongustai che qui trovano una cucina tipica montanara, gustosa e sostanziosa fatta di piatti semplici, prodotti con le risorse locali che sono gettonatissimi per la loro genuinità e bontà. Basta ricordare la fonduta, la polenta concia, le costolette alla valdostana, il Civet di camoscio…. Assieme alla cucina tipica anche alcuni prodotti della gastronomia valdostana sono ormai famosi nel mondo, altri invece, sono meno conosciuti, ma assolutamente degni di nota. Tra le eccellenze D.O.P troviamo Fontina, Valle d’Aosta Fromadzo, Vallée d’Aoste Lard d’Arnad Jambon de Bosses.

Eccellenze che sono protagoniste di MATTINATA D.O.P., un gustoso momento di convivialità e scoperta che porta a conoscere da dove provengono e come sono lavorati i prodotti tipici di questa terra. Un’iniziativa promossa, dal Ristorante Les Granges di La Thuile che fa parte del circuito Saveurs du Val d’Aoste. Un itinerario del gusto, che si inserisce a pieno titolo quale appuntamento fisso nel calendario degli eventi estivi della rinomata località della Valdigne con ben 11 date da giugno a settembre.

Il programma 

Il programma prevede l’arrivo al Ristorante Les Granges, situato lungo la strada diretta al Colle San Carlo, verso le 9,30 e da qui la visita alla Grotta delle Fontine (in zona Buic) nella quale sono stivate per la stagionatura più di 6.000 forme di Fontina. La guida ne racconta le caratteristiche, la lavorazione e fornisce informazioni relative anche ad altri prodotti D.O.P.

A seguire, intorno alle ore 11.30, presso il Ristorante Les Granges, ottimo indirizzo da annotare in agenda per un gustosissimo pranzo, degustazione guidata delle delizie locali Valle d’Aosta Fromadzo;Vallée d’Aoste Lard d’Arnad, Jambon de Bosses e Fontina, ovviamente “annaffiate” da un ottimo bicchiere di vino rosso del territorio.

Il percorso degustativo ha come accompagnatore Claudio Giacchetto, titolare dell’Hotel Ristorante Les Granges, riconosciuto quali “Ambasciatore nel mondo” per la Fontina, con sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura Valle D’Aosta, Adava e Onaf.

 

Prossime date:

24 agosto

31 agosto

10 settembre

18 settembre

 

Attività aperta a tutti

Attività su prenotazione

Degustazione finale

Attività organizzata nel rispetto delle normative anticovid

 

CONTATTI

Ristorante Les Granges

Loc. Les Granges

11016 LA THUILE (AO)

Telefono: (+39) 0165.884885

Fax: (+39) 0165.884885

 

Scopriamoli insieme:

Il Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP, è un vero e proprio “principe” della regione, non solo, perché è considerato uno tra i migliori salumi italiani ed è molto apprezzato anche all’estero, ma come dicono i suoi produttori, non è solo un prosciutto crudo, ma un vero e proprio tesoro delle montagne valdostane. Un tesoro che “nasce” a Saint-Rhèmy-en-Bosses è un piccolo borgo dell’alta valle del Gran San Bernardo, abitato da un centinaio di anime, quasi sul confine con la Svizzera. Prodotto in quantità limitata seconda un’antica tecnica tramandata da generazioni, questo prosciutto crudo solo di cosce selezionate italiane, ha una forma compatta, un sapore molto aromatico e un vivace colore rosso scuro, tanto che è protagonista della festa estiva in suo onore, il Percorso in Rosso. Durante la salatura, il ginepro, il timo e le erbe della valle, miscelate al sale si fanno garanti del suo profumo delicato, insieme alla successiva stagionatura dai 12 ai 18 mesi. Non da meno è il particolare microclima che rende possibile la sua produzione solo in questa zona, con produttori attenti e  specializzati. Come consumarlo? Alla valdostana, con pane di segale, miele, burro e frutta secca con i formaggi, dalla classica Fontina passando per il Bleu d’Aoste, un formaggio muffito valdostano simile al gorgonzola insieme a miele, frutta secca e una classica fetta di pane di segale.

 

Il Lard d’Arnad D.O.P.  è un gustoso e profumato salume sottoposto a stagionatura con sale, spezie e aromi di montagna che ne fanno un prodotto tanto unico quanto irripetibile. E’ ottenuto dal lardo della spalla o del dorso del maiale, il quale deve avere un peso minimo di 160 Kg, di età non inferiore ai 9 mesi ed allevato oltre che in Valle D’Aosta, in Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto. Adeguatamente sgrassato e successivamente squadrato, viene posto a maturare nei “doils”, antichi recipienti in legno di castagno o di rovere, all’interno dei quali, agli strati di lardo, si alterna una miscela composta da sale, acqua, spezie, aromi naturali ed erbe aromatiche di montagna. Qui il viene lasciato a stagionare per almeno tre mesi. Dal 1996 è l’unico lardo d’Europa certificato DOP. Ha un colore bianco con possibili leggere velature rosate e il cuore anch’esso rosato chiaro senza venature e un gusto molto profumato e aromatico e ricorda le erbe utilizzate nella stagionatura. Come consumarlo? Su crostini, specialmente utilizzando il pane nero tipico della Valle D’Aosta, ma anche affettato sottilmente su fettine di polenta abbrustolite, in modo che si sciolga un po’ e diffonda le sue dolci note aromatiche. In cucina ottimo da utilizzare per le tagliatelle con lardo e funghi porcini, i gamberi al lardo o il “Bocon du diable” adagiato su una fetta di pane di segale abbrustolito con aglio e cosparso di miele.

 

La Fontina DOP, orgoglio della Regione, conosciuta in tutto il mondo, è un formaggio che ha ricevuto la denominazione di origine protetta nel 1996, ma vanta una tradizione ben più antica legata agli alpeggi e alla razza bovina autoctona. Prodotto esclusivamente in Valle d’Aosta, con latte crudo intero, ottenuto da bovine di razza valdostana, viene lavorato entro poche ore dalla mungitura, ha un sapore è molto particolare dolce e delicato per via di ciò che mangiano le mucche da latte che producono la materia prima con cui si produce questo formaggio. In inverno il bestiame vive nelle stalle del fondovalle nutrendosi di fieno locale, mentre in estate raggiunge gli alpeggi, fino a 2.500 m di quota, dove vive in libertà assaporando erbe e fiori ricchi di profumi e bevendo le limpide acque dei ruscelli alpini. Come mangiarlo? Con miele, mostarda, marmellate, insieme a salumi e ottimo pane di montagna sono l’abbinamento più classico. Ma la Fontina è il formaggio della cotoletta alla valdostana, nonché ottimo ingrediente per preparare fondute, soprattutto se stagionata.

 

Fromadzo DOP La fontina non è l’unico formaggio tipico della Valle d’Aosta. Un altro prodotto, una specie di toma, ha oggi la denominazione di Vallée d’Aoste Fromadzo. Si tratta di un formaggio a base di latte di mucca, proveniente da due mungiture, in parte scremato per affioramento, al quale si aggiunge una piccola quantità di latte caprino. Ha un aroma particolare di erbe e fiori di montagna. Al gusto, risulta essere un formaggio semidolce quando è fresco, mentre diviene più deciso, leggermente salato, talvolta con una punta di piccante, quando raggiunge una maggiore stagionatura. Il disciplinare ne consente la produzione in diverse tipologie: semigrasso, semigrasso con aggiunta di erbe aromatiche (ginepro, cumino selvatico, ecc.), magro….Come mangiarlo? Perfetto da degustare a fine pasto, meglio se accompagnato da un vino rosso giovane. Quando supera i due mesi di stagionatura, è invece ottimo per insaporire zuppe e minestre, ed è esaltato da rossi più corposi.

 

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