La vendemmia 2022 si è conclusa e ora si possono tirare le somme di una stagione fatta di contraddizioni climatiche eccezionali. Axel Heinz, direttore di Ornellaia, la descrive paragonandola ad una sfida continua che ha richiesto la capacità interpretativa dell’uomo per adeguare iprocessi lavorativi. “Un’annata sempre sul filo, dove il disastro si disegnava continuamente all’orizzonte, ma dove i vari eventi climatici alla fine si sono saputi bilanciare per azzerare, poi, i loro corrispettivi effetti negativi, permettendo ai vignaioli, capaci di flessibilità mentale e resilienza, di trovare un’espressione articolata di grande qualità.”
Da un’analisi climatica, l’annata 2022era cominciata in modo regolare senza far presagire nessuna difficoltà, con temperature invernali nella norma e una primavera fresca con un germogliamento della vite leggermente ritardato. Nel mese di maggio le condizioni si sono totalmente invertite, contemperaturealte oltre i 30°C e assenza totale di pioggia per 75 giorni consecutivi mettendo a dura prova le fasi di accrescimento, fioritura e invaiaturadelle piante.
La vendemmia è cominciata anticipata il 9 di agosto con la raccolta dei primi grappolidi Sauvignon Blanc,ma subitointerrotta dall’arrivo dei tanto attesi temporali estivi che hanno sconvolto, ancora una volta, i fenomeni climatici fino a quel momento caratterizzanti la stagione. Le abbondanti piogge hanno dato una svolta annullando lo stress idrico e riattivando, invece, il processo di maturazione. Il clima di metà settembre fresco e soleggiatoha creato le condizioni quasi perfette per la maturazione dei Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.
La lettura in vigna ein cantina dell’andamento climatico eccezionale ha richiesto alcuni accorgimenti per raggiungere un’espressione di grande qualità come la raccolta notturna delle prime uve bianche, per preservare freschezza e fragranza, l’utilizzo della cella-frigo per tenere basse le temperature delle uve e la cernita attenta e meticolosa degli acini appassiti e di quelli rimasti verdi dalla invaiatura. Non sono mancate anche le sperimentazioni in vinificazione con l’introduzione dell’uso delle anfore che hanno affiancato barriques e tonneaux.
“Nei vini è evidente il timbro di un’annata calda”, li descrive Axel Heinz.“Si svelano, infatti, ampi e corposi, ma bilanciati da una bella vena acida e una precisione di aromi. I Sauvignon Blanc esprimono il lato esotico con profumi di frutta tropicale, i Viognier e Vermentini, invece, presentano tutta l’estensione delle note floreali. I Merlot, meno concentrati del solito e con difficoltà a liberare il contenuto delle loro bucce, hanno richiesto lunghe macerazioni statiche fino ad ottenere una piacevole densità, priva di rusticità tannica. Al contrario, i Cabernet si sono mostrati con tonalità intense e strutturati, già dai primi giorni di macerazione, sviluppando un profilo aromatico molto classico con tipiche note di cassis per il Cabernet Sauvignon e sentori di violetta speziata per Cabernet Franc. Sorprendente la loro grande freschezza aromatica, punteggiata da accenti mentolati e balsamici con una trama tannica e vellutata, ottima premessa per un lungo e armonioso invecchiamento”.
Adesso tocca all’ultima sfida del 2022: “il momento dei blend, quando sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra le varie componenti per esprimere i numerosi pregi che il 2022 ha saputo regalare a chi, con fatica, rispetto e dedizione si è messo in ascolto della natura” conclude Axel Heinz.
Foto: "Axel Heinz-Direttore di Tenuta – durante una visita ai vigneti Ornellaia a settembre 2022"