Un viaggio lungo la Route du Bonheur, tra la Costa Azzurra e la Provenza fino al Luberon, facendo tappa ora in piccoli paesi, incastonati in una natura incontaminata, ora in borghi amati da pittori e poeti in cerca d'ispirazione, ora in località à là page, apprezzate dal jet set dove scoprire l"art de vivre" francese.
Tra ulivi battuti dal Mistral, ginepri spettacolari, pini giganteschi e arbusti aromatici, nelle piazzette di borghi arroccati, i più grandi pittori hanno sistemato il loro cavalletto, tutti sono stati sedotti dai paesaggi della Costa Azzurra e della Provenza. E come loro, nel secondo dopoguerra i primi vacanzieri hanno cominciato a salire sul "Treno Blu", alla Gare de Lyon, per raggiungere il sud della Francia, dove era piacevole sostare in accoglienti dimore per un appuntamento con l'art de vivre, la cucina di qualità e i grandi vini. La condivisione degli stessi valori portò i proprietari di queste dimore a fondare i "Relais de Campagne", che nel 1975, divennero i "Relais & Châteaux" e si fecero conoscere attraverso una pubblicità il cui slogan era "la Route du Bonheur" o Via della Felicità. Questa visione delle vacanze, che prevedeva lo spostamento durante la giornata e la sosta, con cena e pernottamento di qualità sotto il medesimo tetto, varcò presto i confini nazionali diventando un punto di riferimento per quanti, nel mondo, amavano regalarsi vacanze di charme. Oggi sono più di 500 le dimore d'élite affiliate, ciascuna con un proprio stile e modo di porsi, ma tutte uguali sotto l'efficace motto delle cinque "C": charme, cucina, cortesia, carattere, calma. Tante sono "le nuove Routes du Bonheur", disseminate ai quattro angoli del pianeta.
Montecarlo: la dolce vita
A pochi chilometri dalla barriera di Ventimiglia, la prima tappa del nostro viaggio è Montecarlo, meta glamour e di tendenza, che crea e anticipa le mode, paradiso elitario per lo shopping, la movida, il gioco d'azzardo. Qui, tra mare e pineta, attendono gli ospiti il suggestivo Monte Carlo Beach e la spiaggia più famosa del Principato con la sua piscina olimpionica di acqua di mare. Si soggiorna in splendide camere e suites, arredate in stile marino che a piano terra diventano una sorta di bungalow "au bord de la mer": ci si tiene in forma nella sala fitness con le macchine Technogym o si gustano le prelibatezze del talentuoso Jean Claude Brugel, nella terrazza a picco sul mare. A qualche minuto dallo sfavillante mondo dei Grimaldi, sopra Cap Ferrat, c'e Eze Village, il borgo tanto amato da Nietzsche. E' un luogo da gustare in punta di piedi, percorrendo le stradine strette e tortuose, ammirando i resti dei bastioni e gli edifici in pietra, scoprendo gli androni nascosti, riposando nei giardini e nei parchi. Irrinunciabile e una sosta al Château de la Chevre d'Or, un hotel fra i più esclusivi del Gruppo che riserva una vera vacanza slow tra nuotate in piscina, massaggi, tennis e relax. In più, sui tavoli imbanditi con vista sul Mediterraneo, si può gustare una cucina premiata con 2 stelle Michelin, firmata da Didier Elena, brillante chef della scuola Ducasse. A la carte, si può scegliere tra aragosta, foie gras, poularde de Bresse, piccione e tanti altri piatti squisiti.
Saint Paul de Vence
Saint Paul de Vence è un minuscolo frammento di Provenza, posato su uno sperone roccioso da scoprire attraverso il suo patrimonio storico e culturale. Qui hanno soggiornato personaggi illustri come Yves Montand, Picasso, Henri Salvador, Lino Ventura. A St. Paul ci sono due veri gioielli del Gruppo Relais&Chateau. Il primo è il Saint Paul, all'interno della cinta muraria, una bomboniera di proprietà del Gruppo Baglioni che regala un soggiorno à la française e una vista panoramica unica. Alle porte del borgo, invece, circondato da un giardino di due ettari, progettato dall'architetto Philippe Caron e dal paesaggista Jean Mus, si trova Le Mas de Pierre, icona dello charme provenzale. Una sosta in una delle camere griffate affacciate sulla serra con centinaia di orchidee o sulla piscina musicale, dove lettini schermati da tende bianche invitano a rilassarsi con la musicoterapia, un trattamento alla spa, un rendez-vous al ristorante gastronomico, sono solo alcuni degli appuntamenti per scoprire questo elegante Château.
Tra Mougins e Grasse
A Mougins, un magnifico paesino, nell'entroterra di Cannes dove Pablo Picasso trascorse i suoi ultimi anni di vita e dove ancor oggi è possibile godere, tutto il romanticismo e la tranquillità di un borgo medioevale provenzale, merita una sosta Le Mas Candille, un esclusivo cinque stelle ricavato da una fattoria del XVIII secolo. Per gli ospiti: camere di lusso, un'ottima tavola stellata, affidata al talento di Serge Gouloumes, cultore dei sapori mediterranei, ma soprattutto una splendida Spa, firmata Shiseido, in perfetto stile giapponese, in cui confort e professionalità toccano standard d'eccellenza. A una manciata di chilometri c'e Grasse, non solo capitale dei profumi, ma anche meta tra le più prestigiose in campo gastronomico, grazie a uno dei migliori indirizzi gastronomici della regione: la Bastide de Saint Antoine. Qui è possibile farsi viziare dallo chef Jacques Chibois, artefice di una cucina creativa, ma rispettosa dei valori del terroir e della tradizione provenzale.
Tra Cap d'Antibes e la Napoule
La Route du Bonheur ci porta ora a Cap d'Antibes, il promontorio dove Francis Scott Fitzgerald ambientò parte del romanzo "Tenera e la notte", dove andare a caccia delle ultime tendenze, del sole e del glamour della Costa Azzurra. Il soggiorno non può essere che al Cap d'Antibes Beach Hotel, un piccolo gioiello eco-chic, immerso tra il verde della vegetazione e il blu del mare. Sulla sua spiaggia privata trova posto anche una piccola spa di charme. Ciliegina sulla torta: le proposte del ristorante di Philippe Jégo, eclettico chef bretone, che mette in tavola piatti ricchi di sapori e rispettosi dei prodotti del territorio. Tra le golosità più richieste: l'aragosta con calamari, asparagi e polenta al parmigiano reggiano. Dopo una corsa sulle spiagge de La Napoule, sovrastate da una fortezza trecentesca, si possono riacquistare le energie spese con un pranzo gourmet, all' Oasis, un ristorante di grande suggestione dove, in un patio lussureggiante, si può gustare la cucina firmata dai fratelli Raimbault, premiata con due stelle Michelin. Una cucina "all'incrocio fra l'autenticità mediterranea e la finezza asiatica" che, a seconda delle stagioni, seduce con sushi di ostriche, caviale d'Aquitaine, anatra Challandais e scaloppina di foie gras.
Il Luberon
Ultima tappa il Luberon, una terra dallo charme incredibile, resa celebre da Marcel Pagnol, Camus, Frédéric Mistral, Peter Mayle. Anche Nostradamus, il medico e astrologo del Rinascimento, celebre per le sue profezie, visse e morì a Salon de Provence. Chissà se aveva previsto che un hotel di charme si sarebbe innalzato a qualche centinaio di metri dalla sua casa, diventata oggi museo? Lasciate il futuro a Nostradamus e godete pienamente dell'attimo presente all'Abbazia benedettina di Sainte Croix, oggi un incantevole hotel, con una piscina circondata da pini e platani, dove trascorrere una vacanza riposando in sofisticate suite con vista mozzafiato sulla pianura di Salon. Un itinerario da cartolina che rimane impresso per i colori, sapori, profumi, che cambiano a seconda della stagione, porta a Les Baux de Provence e al suo imponente castello. A picco su una rupe di fronte alla Val d'Enfer che ispirò a Dante la Divina Commedia, Les Beaux è una delle mete più affascinanti e magiche, anche se meno conosciute della Provenza. Da segnalare l'eccellente tavola de L'Oustau de Baumaniere, due stelle Michelin, frequentata dal presidente americano Truman, da Picasso, Cocteau, la regina Elisabetta, Grace e Alberto di Monaco, Luciano Pavarotti. In una location sofisticata e seducente, il geniale chef Sylvestre Wahid, esalta gli ingredienti tradizionali in ricette eccezionali. Il patron, Jean André Charial, è anche proprietario de La Cabro d'Or, un'altra struttura ai piedi di Baux de Provence, ideale per una parentesi di relax, benessere e gastronomia. Non si può lasciare il Luberon senza una visita alla splendida Abbazia di Senanque, fotografata ogni anno da migliaia di turisti. Poi conviene andare a godersi le "fougasses" con pomodori, olive ed erbe aromatiche a Le Mas des Herbes Blanches, un casolare con una splendida piscina nel paese di Chagall e delle cicale, tornato alla ribalta grazie a "Un'ottima annata" con Russel Crowe, un film di successo girato nella sua piazza principale.