Vuoto - pieno, leggero-pesante, statico e in movimento. “Le forme uniche della continuità nello spazio” del futurista Umberto Boccioni, un’opera straordinaria, la cui copia è conservata nella Galleria nazionale di Cosenza, rappresenta al meglio, lo spirito della città, sempre più protesa verso l’innovazione e la modernità e fiera delle proprie radici.
“La Bellezza attrae altra bellezza”, dice il sindaco Mario Occhiuto.
E Cosenza sta arricchendo sempre di più la sua bellezza, scrivendo una nuova pagina nella storia del turismo italiano, incrementando gli attrattori materiali e immateriali e rivolgendosi a un viaggiatore, attento, curioso, colto che chiede esperienze ed emozioni.
Se ne è parlato nel Secondo Forum sul turismo, organizzato dall’assessorato al turismo e al marketing territoriale, retto da Rosaria Succurro.
L’esperto Felipe Ejarq ha tracciato le linee del piano strategico per il turismo, indicando nel viaggio di esperienza, l’obiettivo su cui puntare.
In contemporanea con il Forum si è svolto un educational per giornalisti la cui organizzazione è stata affidata alla giornalista del Salento Carmen Mancarella, che ha firmato il suo 59mo educational degli ultimi undici anni (www.mediterraneantourism.it).
“Cosenza è una città che sa offrire tanto!” dice l’assessore al turismo e al marketing territoriale Rosaria Succurro. “E’ ricca di attrattive che soddisfano in pieno il turismo culturale, enogastronomico, e di esperienza. Negli ultimi sette anni è cresciuta la sua offerta anche in termini di ricettività alberghiera ed extralberghiera. Il nostro migliore augurio è che chi va via, abbia voglia di ritornare!”
Ben collegata con l’Aeroporto di Lamezia Terme e la stazione di Paola, Cosenza è facilmente raggiungibile grazie al servizio navetta organizzato dalla società Al Volo e Amaco, azienda partecipata dal Comune (www.al-volo.eu; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Il nostro viaggio inizia a Villa Rendano, dove grazie al Museo multimediale Consentia Itinera (www.villarendano.it) veniamo calati nella storia di Cosenza, raccontata in modo accattivante e accessibile a tutti. Vengono narrati con suoni e immagini i periodi storici salienti della città e i suoi grandi personaggi: i Bruzi, guidati ad ottenere l’indipendenza dagli Enotri da una donna guerriera, il filosofo Bernardino Telesio, tra i fondatori del pensiero moderno, Alfonso Rendano cui è intitolato il Teatro della città, allievo di Listz… Federico II, che volle fare seppellire il figlio nella magnifica cattedrale di Cosenza, donò alla città un frammento della Croce di Cristo, conservata in un prezioso reliquario, la Stauroteca (da ammirare nel Museo diocesano accanto alla Cattedrale) e istituì un grande mercato che si celebra ancora oggi di San Giuseppe. Spicca su tutti l’imperatore Alarico, il re dei Visigoti, che, dopo aver saccheggiato Roma, morì a Cosenza nel suo viaggio alla conquista dell’Africa e venne seppellito sotto il fiume Busento sul suo cavallo ancora vivo e il suo seguito di schiavi. Il fiume venne deviato perché la sua tomba non venisse mai trovata assieme al suo ricco tesoro.
Sopravvivere alla vita e amare per sopravvivere alla morte. Anche nel museo civico dei Brettii e degli Enotri i reperti parlano di una Cosenza fatta di incontri e di culture. “Abbiamo organizzato il museo in modo da poter attraversare ben quattro periodi storici, mettendo in luce i reperti più pregiati che ci hanno lasciato i Bruzi. Notevole è la collezione di lucerne che viene in gran parte da Oriolo”, spiega la direttrice del Museo Maria Cerzoso (www.cosenzaturismo.it).
A Cosenza gli spunti culturali sono veramente tanti: eccoci davanti ai Box Art, casette sulle sponde del fiume Crati che il Comune mette a disposizione di artisti perché trovino ispirazione dalla bellezza della città, creino un’opera d’arte e la lascino in dono. Sono arrivati artisti da tutto il mondo.
Passeggiando per il corso Mazzini si può vivere un’esperienza unica. Ci si imbatte nelle opere d’arte di grandi artisti come Giorgio De Chirico, Modigliani… Salvador Dalì… E’ il museo all’aperto Bilotti, donato alla città dalla Fondazione Bilotti.
Il cuore degli archeologi che si abbracciano batte in sintonia con la passione per la storia. San Giorgio uccide il drago… e la firma è di Salvador Dalì…
Il percorso d’arte continua nella Galleria Nazionale dove spiccano grandi autori della pittura calabrese riconosciuti in tutto il mondo come il seicentesco MATTIA PRETI … fino ad arrivare alla sezione dedicata al Futurismo e al grande Umberto Boccioni che nella sua opera “Forme uniche della continuità nello spazio” sintetizza bene una Cosenza che corre avanti. Sempre più avanti.
“La mia città ha un carattere vincente. Con il ponte di Calatrava proteso verso il futuro e il suo antico centro storico, racchiude in sè una grande armonia”, dice Paola Morano, guida professionista accreditata dalla Regione Calabria, esperta d’arte e in forze all’Infopoint comunale dell’assessorato al turismo e al marketing territoriale. “Telesio diceva: Cosenza può fare a meno di me, ma io non posso fare a meno di lei, perché ne sono innamorato. Mi ritrovo nel suo pensiero”.
Ogni ultimo sabato pomeriggio del mese si può scoprire Cosenza attraverso un’iniziativa molto interessante: 5 sensi di marcia. Passeggiando per la città si scoprono i suoi vari aspetti (enogastronomico, culturale, leggendario). E la partecipazione è gratuita (www.cosenzaturismo.it). “L’iniziativa”, spiega l’assessore Succurro, che ne è l’ideatrice, “è stata pensata non solo per i turisti, ma anche per i cosentini”.
“Cosenza piace sempre di più agli stranieri, che la inseriscono nei tour e non mancano di interrompere i loro soggiorni al mare, per dedicarle almeno una giornata., ”, dice l’interprete italiano tedesca Antonella Prosperati. “Indimenticabile poi sono tutti i prodotti tipici della Calabria e le ricette cosentine”.
Detto fatto, veniamo subito presi per la gola.
Non è un piatto, ma una poesia la Lagana e ceci, ricetta tipica cosentina, che si può degustare nella trattoria pinseria Bacco&Cerere dove vengono preparati per noi anche le pinse, pizze fatte lievitare con lievito madre per 72 ore e quindi leggerissime. Da non perdere anche gli spaghettoni alle alici, piatto tipico della vigilia di Natale, ma che oggi viene servito anche tutto l’anno.
“La nostra missione è portare a tavola le ricette della tradizione cosentina”, spiega il titolare di Bacco&Cerere, Carlo Principe.
Tappa golosa obbligata è il caffè storico Renzelli, una storia di 215 anni, gemellato con il caffè Pedrocchi di Padova. Famoso per i torroncini, Caffè Renzelli produce deliziosi dolci dedicati al grande Telesio ed è l’ideale anche per pranzo e cena.
“Essere uno dei caffè storici d’Italia è una bella responsabilità”, esordisce Francesco Renzelli. “Da sempre considerato il punto di incontro privilegiato degli intellettuali della città, il Caffè Renzelli ospita molto spesso incontri, eventi e dibattiti, dedicati anche alla new economy e alla comunicazione digitale, un tema che affascina sempre più i giovani e non solo”.
E’ un ristorante opera d’arte Le Cucine di Palazzo Salfi dove tradizione e innovazione vanno a braccetto anche a tavola. La firma è dello chef Andrea Domma.“ La Calabria ha un paniere di prodotti tipici ricchissimo”, dice il titolare Renato Nuzzolo. “Dalla cipolla di Tropea ai funghi, dalle molteplici varietà della patata della Sila fino al maialino nero… la nostra cucina è innovativa e creativa, ma utilizza e valorizza i prodotti tipici calabresi”.
Per una sosta golosa e per essere immersi nella Calabria più autentica eccoci nell’antica Salumeria Telesio lungo corso Telesio. Vi delizieranno salumi, formaggi e dolci tipici della Calabria come la pitta mpigliata.
“Antica Salumeria Telesio”, dice Maria Caputo. “è rimasta la bottega di una volta, che era il punto di riferimento del vicinato, ma è anche un bistrot dove è possibile fermarsi sia a pranzo che a cena e gustare quanto di più tipico c’è nella nostra regione”.
In Calabria si celebra l’incontro tra l’Oriente e l’Occidente, terra di incontri e culture. Katia De Salvo ci racconta con pochi semplici gesti questa grande ricchezza della sua terra. Come? Offrendoci un tè alla maniera araba, seduti su cuscini riccamente decorati e con dolci di derivazione orientale. Inizia la narrazione della straordinaria arte intrecciata nei tessuti Caruso e la tradizione della ginestra.
“Da questa pianta, così bella e selvaggia, grazie ad un’attenta lavorazione nascono i morbidi e pregiati tessuti firmati da Caruso”, dice Katia De Salvo. “I viaggiatori che provengono dagli Emirati Arabi li acquistano come se fossero al supermercato. Anche i tedeschi li apprezzano molto, per non parlare degli italiani. Alcuni tessuti, come gli arazzi, sono intrecciati con fili d’oro. Ai cosentini piace acquistare, in particolare, la riproduzione della Madonna del Pilerio, la nostra Patrona, cui viene attribuito il miracolo di averli salvati dalla Peste”.
Ma che cosa c’è di più bello che dedicarsi allo shopping durante un viaggio? Si ha più tempo e c’è sempre la voglia di portarsi un bel ricordo della terra che ci ha accolti.
Eccoci quindi boutique Giglio, che mette a disposizione grandi firme della moda italiana, acquistabili anche on line. “La nostra filosofia”, dice Ruggiero Giglio, “è di offrire alla nostra clientela capi, calzature e accessori firmati a prezzi accessibili e competitivi”. La sua boutique a due passi dal centro è un’esplosione di bellezza. (www.giglioluxury.it).
Di raffinata seta e con pregiate decorazioni, imperdibili i foulard e i vestiti firmati da Luigia Granata che riprende l’antica arte della tessitura della seta a Cosenza, dipingendo personaggi, simboli e colori della sua Calabria (www.luigiagranata.it).
In un delizioso negozio dedicato ai saponi fatti a mano, profumano di bergamotto i nuovi souvenir inventati da Fiori di Loto, realizzati su cera con una riproduzione fotografica della città (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Ma dove dormire? Abbiamo scelto l’elegante e confortevole Hotel Royal, illuminato dal sorriso della titolare Fabia Meranda. “Da ben sette generazioni la mia famiglia è impegnata nella ricettività alberghiera”, dice. “Facciamo di tutto per rendere il soggiorno nei nostri hotel quanto mai confortevole. E’ l’indice di gradimento dei nostri clienti che ci appaga e ci sprona a fare sempre meglio”. (www.hotelroyalcosenza.it)
Sempre in centro eccoci nel B&B Erifrà a due passi dal centrale corso Mazzini, elegante e minimalista
Ed eccoci ancora nel B&B Le Sculture che, con camere ampie e luminose, si ispira alle straordinarie opere d’arte di corso Mazzini.
“Ogni stanza prende il nome da una delle magnifiche sculture che si trovano in corso Mazzini, dice l’arch. Rosaria Bianco. “Ci abbiamo tenuto a portarle anche “dentro” nel nostro B&B”.
NEL PARCO DELLA SILA
A mezz’ora da Cosenza si trova Camignatello Silano. Impossibile non programmare un tour tra natura selvaggia e sapori autentici.
La riserva dei Giganti gestita dal FAI dal 2016 è un’emozione unica, dove storia e leggenda si fondono. Ci guida la brava Simona Lo Bianco, delegata FAI (info e prenotazioni FB FAI - I GIGANTI DELLA SILA).
La nostra base è l’hotel Tasso arredato in stile country e con saloni così ampi da essere scelto dalle scuole di ballo che lo utilizzano per i loro meeting-week end.
“Il meraviglioso parco della Sila circonda il nostro hotel”, dice William Lo Celso, il direttore. “Oltre che la settimana bianca, le stagioni più belle per soggiornare qui sono la primavera e l’autunno, con i suoi straordinari colori”.
La Calabria è anche arte raffinata ed elegante.
Chi fa la settimana bianca non perde occasione per sfoggiare gioielli ricercati. E mentre scendono le stelline di neve bianca dal cielo, risplendono sulla fresca neve i pregiati gioielli di Michele Affidato, che si ispirano all’arte orafa della Magna Grecia e dei Bizantini. Tempestati di pietre preziose, sono veri e propri ricami d’oro!
Sono così irresistibili che le giornaliste li indossano anche su abiti sportivi! Pezzi unici della collezione Michele Affidato! www.micheleaffidato.it
Appartiene alla linea pret à porter la parure Pitagora, dedicata al pensiero del grande filosofo greco vissuto a Crotone e la nuova collana di perle, Louise, simbolo di prosperità e fortuna.
Pregiati e unici anche i tessuti del cavalier Celestino, originario di Longobucco con show room a Camignatello Silano. Hanno vestito anche l’attrice Ava Gardner con le sorelle Fontana La particolarità è che i ricami vengono tessuti, direttamente al telaio, assieme all’ordito. E tra tutti i decori spicca il Punto del Giudice, simbolo di prosperità e giustizia secondo una leggenda che ci racconta lo stesso cavalier Celestino. “C’era una volta una mamma disperata perché suo figlio era stato condannato ingiustamente. Un giudice buono e con l’alto senso della giustizia comprese l’errore e lo assolse. La madre tessè un capo pregiato e unico e lo chiamò il Punto del Giudice. Da quel giorno questo è il primo capo, beneaugurante, che si prepara per il corredo della sposa”.
Camminare e quasi sprofondare nella neve è un’esperienza da provare e, mentre la neve copre con il suo morbido manto l’altipiano della Sila, noi ci rintaniamo al calduccio nella Fattoria Biò dei fratelli Grullo, che fanno dei prodotti a passo zero la loro grande forza.
A tavola è un tripudio di sapori, che vengono prodotti direttamente in Fattoria come la soppressata e l’immancabile nduja.
DALLE TRADIZIONI AL FUTURO
Dalle tradizioni ritorniamo al futuro. A Cosenza ci attende la mostra su Leonardo, allestita nel Museo Multimediale! Grazie a video proiettati contemporaneamente su pannelli ad altezza naturale si viene avvolti dalla straordinaria storia e soprattutto dal pensiero del genio Leonardo da Vinci.
A Tavola è ancora una celebrazione di sapori e saperi di impareggiabile bontà e nella Cantina Cosentina incontriamo il professore Felice Giocondo che ci racconta la storia e la composizione di ogni piatto, esprimendo, in questo modo, tutto l’amore per la sua terra.
“La cucina di tradizione era povera, ma molto gustosa”, dice il professore Giocondo. “La tavola racconta la ricchezza del nostro territorio”.
“I giovani vogliono rimanere a Cosenza, ci ritornano dopo aver fatto l’esperienza di lavorare fuori,” dice il sindaco Mario Occhiuto, che ha puntato dritto verso lo sviluppo turistico.
Dalle parole ai fatti. Eccoci nel ristorante Sapore Leggero, dove due giovani intraprendenti Francesca Narcisi chef e Francesco Crocco, barman, hanno abbandonato una carriera di livello internazionale per vivere e investire nella loro Cosenza.
Lei ha partecipato ad una dura selezione divenuta una trasmissione televisiva con Carlo Cracco (Hell’s kitchen), lui è il principe dei cocktail.
“La nostra è una storia di emigrazione al contrario”, dicono, “abbiamo deciso di ritornare per investire le nostre energie e le nostre risorse nella nostra bella città. Ed è stato subito un gran successo”.
A Cosenza tradizione e innovazione si fondono nell’armonia dei contrasti. Il Ponte di Calatrava, il secondo ponte strallato più grande d’Europa, spicca il suo volo nel cielo e sembra voler raccontare la voglia di futuro cui si protende la città. (che si respira in città).
NOTIZIE UTILI
Come raggiungere Cosenza dall’aeroporto di Lamezia Terme o dalla stazione di PAOLA
C’è un servizio navetta molto efficiente collegato con l’aeroporto di Lamezia Terme e la Stazione di Paola (solo con le Frecce Rosse):
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 328 98 77 343
Si può prenotare con carta di credito direttamente sulla piattaforma
Le prenotazioni si accettano dalle 7 alle 20 tutti i giorni. Telefonando entro le 18, anche del giorno prima, si viene accompagnati direttamente a destinazione.
VISITE GUIDATE
tel. 0984 81 30 15
328 1754422
Paola Morano guida accreditata dalla Regione Calabria ed esperta d’arte
3206127574 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.