Cinquant'anni fa a Mougins, villaggio medievale d'entroterra della Côte d'Azur, moriva a 91 anni l'uomo che ha rivoluzionato l'arte del Novecento, il genio indiscusso della pittura, che, agli albori del secolo, aveva fatto una vera e propria rivoluzione con il suo Cubismo. Al genio dai mille nomi, quello completo era Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruíz y Picasso, il mondo intero sta dedicando mostre. La città di Mougins, che lo ha ospitato negli ultimi anni della sua vita, non poteva mancare all'evento.
Così vicina all’Italia e così affascinante, la Costa Azzurra continua ad essere una meta gettonatissima per il suo mare, il sole, la vita di spiaggia e quella notturna dei numerosi locali che assicurano divertimento e svago fino alle prime luci dell'alba. Ma è anche un luogo capace di regalare un entroterra senza pari, brulicante di incantevoli borghi abbarbicati sulla montagna, con una vista mozzafiato sul Mediterraneo, paesi effetto cartolina con case in pietra, balconi fioriti, vicoli acciottolati, botteghe, e l’inconfondibile art de vivre français.....panorami da non perdere. Fra questi piccoli splendidi villaggi, tra Cannes e Grasse, nel dipartimento Alpes-Maritimes, arroccato a 300 metri d’altezza, c’è Mougins, una girandola di case in pietra affacciata su un mare di verde, fatto di parchi, giardini, bouganville e fiori multicolori, con veduta su Cannes, Mandelieu, Grasse, le Isole di Lerins e le Prealpi. A forma di conchiglia, arrotolata su se stessa, è una meta da vivere passeggiando tra le sue stradine ocra e rosa, all’interno delle quali scoprire il dolce sciabordio delle fontane e lavatoi; visitando atelier e gallerie d'arte; facendo shopping nei negozietti di souvenir mai banali; lasciandosi tentare dai tanti ristoranti dai quali arrivano profumi che raccontano la sua tradizione gastronomica di alto livello; ammirando i piccoli tesori d'arte e i numerosi musei che ne costituiscono il suo patrimonio culturale ........
Una piacevole località, rigorosamente pedonale, frequentata e amata da personaggi illustri: da Winston Churchill, Christian Dior, Edith Piaf, Jacques Brel.......a Francis Picabia, Fernand Léger, Yves Saint Lauren, da Dior a Cocteau...... a Picasso che qui mise radici e diede libero sfogo al suo genio installandosi a Mas Notre-Dame-de-Vie, chiamato anche "antro del Minotauro", in onore a uno dei simboli più amati dall’artista e da lui definita “la casa dei miei sogni”. Sepolta fra gli alberi secolari del grande parco, la costruzione non era visibile dalla strada. Forse era stato proprio questo il motivo che aveva spinto Picasso ad acquistarla nel 1960. Negli ultimi anni il celebre pittore non amava più partecipare a feste ed eventi mondani, ma vivere in solitudine, lontano dalla gente, in compagnia dell'ultima moglie Jacqueline Roque che aveva sposato nel 1961 e che si sarebbe tolta la vita 19 anni dopo la morte del marito, nella stessa villa tappezzata dalle opere di Pablo. Periodo di solitudine, ma particolarmente intenso da un punto di vista artistico dedicato soprattutto ai temi del tempo e dell’amore con tele cariche di furore ed erotismo quasi a voler contrastare l’avvicinarsi della morte.
Basta ricordare che soltanto nel 1962 realizzò circa 70 effigi di sua moglie - dipinti, disegni, piastrelle di ceramica, incisioni - 22 dei quali tra novembre e dicembre. E senza soste fino al marzo del 1973 quando accettò di lavorare per l' editore Albert Skira a una serie di incisioni intorno alla Caduta di Icaro. La villa che un tempo ospitava opere dal valore inestimabile tra dipinti, disegni, sculture e semplici schizzi, dopo due passaggi di proprietà e accurati interventi di ristrutturazione a opera dell’architetto belga Axel Vervoordt, è stata acquistata da un finanziere dello Sri Lanka, ma a Mougins tutto il resto parla di Picasso. La storia d’amore tra l'artista e Mougins era cominciata però alla fine degli anni Trenta, durante i vari soggiorni all'hotel Vaste Horizon, all’ingresso del paese, con l'allora musa Dora Maar che con Picasso ebbe una intensa quanto burrascosa e criticata relazione e altri amici artisti come Paul Eluard, il poliedrico artista surrealista Man Ray, la fotografa Elizabeth Lee Miller, compagna di Ray, Jean Cocteau. Si racconta che un giorno, o forse una notte di bisboccia, su una parete della camera realizzò disegni a sfondo erotico. Il proprietario che non aveva alcuna simpatia per l'ancora sconosciuto signor Picasso, si scandalizzò e li fece intonacare di bianco. E così bye-bye dipinti di Picasso, persi per sempre.
Nel fitto calendario internazionale di commemorazioni e mostre per rendere omaggio a questo spirito geniale e ribelle, icona assoluta per l’arte e la cultura mondiale, una delle menti più brillanti del XX secolo, la città di Mougins organizza “Sulle orme di Picasso”, visite guidate, mostre, proiezioni e tour esclusivi che permetteranno al visitatore di conoscere meglio questo artista egocentrico ed emblematico che sapeva amare l’arte, le donne e la vita solo in un modo: con grande passione. L’itinerario, proposto dall'Ufficio del Turismo di Mougins, che comprende un tour per tutto il paese alla scoperta dei punti più "vissuti" dall'artista, porta all' esclusiva scoperta della stanza dell'ex hotel Vaste Horizon dove soggiornò con i suoi amici artisti alla fine degli anni '30. Al primo piano della struttura, oggi di proprietà del Comune, la camera è un ambiente piacevole ed armonioso, con pareti beige chiaro rallegrate da foto del maestro e da un imponente quadro della cappella di Notre-Dame-De-Vie, un'ampia vetrata che immette su un piccolo terrazzo che regala una strepitosa vista fino al mare, lenzuola candide e una voglia di viaggio e di nuove conoscenze "regalate" dalla macchina fotografica appoggiata sul letto e una valigia aperta ai suoi piedi.....
Da vedere, in mostra, anche le fotografie di Picasso a Mougins scattate da André Villers, passato alla storia come il “fotografo di Pablo Picasso”, ma anche il “Geppetto di Mougins” per quel suo aspetto perennemente spettinato e giovanile, e dall'amico e fotografo famoso Lucien Clergue, la ricostruzione dell'ultimo studio dell'artista nel villaggio, e la riscoperta della sua ultima residenza, al Mas Notre-Dame de Vie (che è proprietà privata e non si visita) attraverso una videoproiezione. Al Museo d'Arte Classica, una collezione di proprietà privata che raccoglie opere di ogni epoca dimostrando il fil rouge che unisce i diversi momenti storici oltre a dipinti, sculture e disegni di Picasso, Matisse, Chagall, Dufy, Sosno, Cézanne, Dalì, Rodin ed Andy Warhol, un focus su Picasso invita i visitatori a scoprirlo attraverso gli occhi degli altri. Altri che hanno occupato un posto importante nella sua vita, essendo fotografi famosi che gli sono stati vicini nell'intimità della sua quotidianità e della sua forza creativa, e poi le sue donne, naturalmente, perché le donne sono inseparabili dall'opera di Picasso, tantissime, giovani e molto belle.
A luglio 2023 è prevista l’inaugurazione del nuovo “Centre d'Art” nel cuore del villaggio in particolare con l'esposizione di una trentina di incisioni di Picasso realizzate con Aldo e Piero Crommelynck, il cui atelier era a Mougins. Da segnalare anche la collezione di fotografie di Picasso scattate da Lucien Clergue esposte nella cappella Notre-Dame de Vie, monumento storico dal 1927 con l’interno ricoperto di ex voto che testimoniano la forte devozione suscitata dalla Santa Vergine di Mougins. Il tutto sotto lo sguardo vigoroso di Picasso dalla grande testa-scultura, che troneggia all’ingresso del paese, a Place des Patriotes, opera di Gabriel Sterk, lo stesso artista che quest'estate rende Mougins un museo a cielo aperto con 18 opere monumentali, collocate lungo le sue pittoresche stradine, per una retrospettiva che rende omaggio sia ad artisti celebri come "Rembrandt" in abiti da lavoro, Van Gogh, "Il ladro di girasoli", "Cézanne" in movimento sia alla bellezza femminile, armoniosa e solare.
Ma Mougins, giustamente considerato uno dei più bei villaggi della Francia, è pure meta da non perdere per i gourmet che qui trovano la Capitale della Gastronomia e dell'Art de vivre à la française. La sua fama, dovuta soprattutto a due grandi chef quali Célestin Véran e Roger Vergé, è stata perpetrata da altri celebri cuochi che hanno imperato nelle cucine del celebre Moulin de Mougins a fianco di Roger Vergé. Basti ricordare: Jacques Amximin, Alain Ducasse, Jacques Chibois, Daniel Boulud e tanti altri. Da 2006 poi, Mougins, culla della “cuisine du soleil”, è la location del gettonatissimo "Festival International de la Gastronomie Les Etoiles de Mougins", caleidoscopica cucina del mondo che rende "golose" strade e piazze attraverso la maestria di chef stellati provenienti da tutto il mondo.
Ciliegina sulla torta, per ricordare Picasso, buona forchetta anche se non era un amante dei cibi eccessivamente raffinati, preferendo una cucina semplice, ricca di vegetali e priva di eccessi, la "cuisine du soleil” appunto, non poteva non esserci un omaggio gourmand: ecco i "menù Picasso" nei ristoranti del paese, sinfonia di colori, di profumi e di sapori a Km0. Noi abbiamo scelto L’Amandier de Mougins, un tempo tempio di Roger Vergé e della sua cucina saporita, equilibrata e piena di gusto. Oggi appartiene a Christian Levett, un vero mecenate delle arti che possiede anche il Museo di arte classica e il ristorante La Place de Mougins, e si presenta come una location raffinata ed accogliente. All’ingresso una scala con ringhiere in ferro battuto porta alle sale da pranzo con interni chic e morbidi, dai toni pastello, tavoli ben distanziati e apparecchiati con buon gusto e un gradevole tocco elegante. Fuori un’ampia terrazza la cui vista abbraccia la campagna di Mougins e di Grasse. In cucina, deus ex machina, Sébastien Zunino che con la sua brigata accontenta anche i palati più esigenti con una cucina provenzale rivisitata che allieta tutti i sensi. Bellissima la carta dei vini, una galleria ricca di etichette importanti, con proposte originali tutte in perfetta sintonia con le proposte gastronomiche del locale.
Info:
Office de Tourisme de Mougins
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Ente Turismo Francese in Italia: www.france.fr