La start up leccese delle scarpe riciclabili presenta la sua nuova collezione a Palazzo Giureconsulti a Milano. Il ceo, Matteo di Paola: “Scarpe smontabili e totalmente riciclabili, prodotte on demand: è questa la svolta green per il settore del fashion”
La startup Servati, pioniera nella produzione di calzature interamente stampate in 3D, 100% riciclabili e Made in Italy, sarà protagonista alla Milano Fashion Week nell’ambito del progetto “Designers for the Planet”, promosso da Camera della Moda. Dal 25 febbraio al 2 marzo, Servati esporrà le sue innovative sneakers presso Palazzo Giureconsulti, in un evento che celebra la moda sostenibile e l’innovazione tecnologica, con il supporto delle più importanti istituzioni del settore e del Comune di Milano.
“Un appuntamento imperdibile per chi crede che il futuro della moda passi attraverso l’innovazione e la sostenibilità”, commenta il ceo di Servati, Matteo di Paola. “Un’opportunità di prestigio che conferma il successo del nostro brand nel settore delle calzature di nuova generazione. Nell’occasione dell’evento, presenteremo anche la nostra nuova collezione, una sintesi perfetta tra design futuristico, produzione sostenibile e artigianalità Made in Italy. Un’ulteriore evoluzione della nostra visione, volta a rivoluzionare il concetto di sneakers attraverso un mix di tecnologia, creatività e responsabilità ambientale”.
l brand, unico nel segmento sneakers al Fashion Hub, è stato selezionato da Sara Sozzani Maino, figura di spicco nel mondo della moda e da sempre impegnata nella promozione della sostenibilità nel settore.
Marco Primiceri, creative director di Servati, commenta: “Essere scelti da Sara Sozzani Maino è per noi un riconoscimento di grande valore, che dà prestigio al nostro brand e conferma l’importanza del lavoro che stiamo portando avanti. Per un designer, ricevere questa attenzione è una soddisfazione immensa e uno stimolo a continuare a innovare”.
L’azienda peraltro sta facendo parlare di sé da tempo. Una scarpa ecosostenibile realizzata con materiali che vengono poi riutilizzati per iniziare un nuovo ciclo di produzione: è questa l’idea che ha fatto nascere la start up “Servati” in provincia di Lecce, nel distretto industriale di Casarano. I founder sono due giovani pugliesi, Matteo Di Paola, classe 1997 laureato in economia, che si occupa di amministrazione e gestione, e Marco Primiceri, classe 1998, laureato in design e comunicazione visiva, che segue il reparto stile e lo sviluppo dei prodotti.
Quello ideato dai due giovani imprenditori pugliesi è un modello di economia circolare secondo cui le scarpe vengono vendute al cliente che, al termine dell’utilizzo, le può riconsegnare per il riciclo. Il segreto? È un brevetto depositato ancora nel 2022, per tutelare un particolarissimo incastro tra suola e tomaia che permette alla scarpa di reggersi unita senza l’uso di colle o cuciture irreversibili. Il prodotto è dunque formato soltanto da due elementi che corrispondono ad altrettanti materiali: la gomma e il poliestere, totalmente riciclabili. Non si utilizzano colle, non si utilizzano solventi chimici, non si utilizzano termoadesivi.
Attualmente i modelli ideati sono tutti andati sold out, alcuni persino in pre-order e c’è dunque grande attesa per la presenza alla Milano Fashion Week. Non solo: alta è anche l’attenzione da parte di fondi di investimento e business angels, il modello di business interessa e ha già ottenuto finanziamenti per 350.000 euro in una serie di round di investimento tra fondi pubblici e privati, che ha fornito lo slancio necessario per accelerare la crescita e sviluppare un piano di investimenti volto alla costruzione di una fabbrica innovativa fatta di stampanti 3D.
«Per selezionare i materiali abbiamo lavorato a lungo: volevamo essere certi di realizzare un prodotto effettivamente riciclabile al 100%”, spiegano i due founder. “Alla fine dell’uso questa scarpa può essere disassemblata e fornire i materiali per produrre altri oggetti forti nel mondo fashion e design, è un progetto di totale circolarità. La tomaia si scompone con un nostro metodo che abbiamo brevettato. Abbiamo già realizzato delle scarpe nuove riciclando altri campioni di scarpe a fine vita, le prime che avevamo realizzato. È il sogno di un mercato delle sneakers che finalmente diventa davvero circolare e green. I materiali delle scarpe potranno così diventare nella loro seconda vita anche borse, cinturini per gli orologi e altri accessori».