Essenza delle cose ed essenzialità, questo è il concept della main collection uomo firmata Pietro Di Matteo che presenterà a Pitti 97 la sua seconda collezione con Bagutta, la cui ispirazione nasce dalla volontà di tornare ad una proposta caratterizzata da semplicità e quotidianità, due concetti oggi trascurati e forse dimenticati. Capisaldi e solide fondamenta della FW 20-21 sono la storia del brand e la sartorialità made in Italy che contraddistinguono da sempre l’offerta di Bagutta. Questi due elementi sono i punti di partenza da cui il designer ha sviluppato il suo progetto, plasmandoli in un dualismo che unisse da una parte tradizione e know-how e dall’altra contemporaneità e attualità. Un’idea di moda, vita ed estetica moderna che si ispira al fascino del capoluogo lombardo, anch’esso caratterizzato dalla contrapposizione di memoria ed avvenire. Palazzi di epoche diverse convivono e animano Milano una città dai colori contrastanti, in cui le tinte calde si fondono con tinte fredde, dall’architettura irripetibile, definita da un’idea razionale di arte, quella moderna. Da queste premesse l’obiettivo di Pietro Di Matteo: far emergere in ogni contesto la semplicità intrinseca di ogni oggetto.
I colori sono i protagonisti di questa collezione. Il designer ispiratosi a Milano e alle sue tinte, ha sviluppato quattro temi colore, indagando a fondo le potenzialità sia delle tonalità calde che di quelle fredde. La dualità tra latte e nero, i bruciati, i blu royal, i grigi chiari e i beige sono gli interpreti principali della prossima stagione. Un mix & match di nuances che sa essere up to date con il modo d’intendere la moda oggi, la proposta perfetta per l’uomo contemporaneo, un ensemble ricercato a dai riferimenti evocativi.
Capi pensati per uomini di successo, giovani viaggiatori, amanti di moda e design, che non hanno paura di osare. Un autunno-inverno dalla semplicità intramontabile e dal look minimal, in cui a camicie con tagli moderni vengono abbinati tessuti classici, una dicotomia che contraddistingue anche la nostra quotidianità. La camicia diventa così un capo dalle diverse vestibilità: morbida e scivolata indossata sopra un dolcevita, slim fit con finiture dall’alta sartorialità abbinata a giacca e cravatta.
Nella proposta sono presenti fantasie a righe che richiamano l’originale British striped shirt, declinate in disegni a riga larga, stretta, multicolor o ancora mixata, tessuti stampati e a tinta unita, motivi check e pied de poule.
A completamento troviamo inoltre due progetti che apparentemente trascendono dal mondo della camiceria pur mantenendone gli stilemi iconografici e restando vicino all’anima del brand. La giacca-camicia, doppio petto in velluto o trucker jacket con stampa check, e le overshirt, il nuovo capo dalle linee militari in denim o laniero con bottoni in argento 925, conservano, quindi, i criteri di una giacca combinandoli con la vestibilità di una camicia.
La cabina armadio dell’uomo Bagutta, gentleman contemporaneo, si compone così di capi e modelli frutto di un’attenta ricerca stilistica, per una proposta completa e una collezione capace di comunicare nell’essenzialità i valori del brand e il patrimonio di sartorialità che lo contraddistinguono.
97 PITTI IMMAGINE UOMO – FIRENZE 7/10 GENNAIO 2020
PADIGLIONE CENTRALE – PIANO INFERIORE U / 2 - 4