In un’epoca in cui si discute molto su quale debba essere la forma corretta del femminile di alcuni nomi di mestiere nati al maschile, ci sono persone e realtà che, invece, proseguono il loro cammino puntando su altri vocaboli, altre priorità e, attorno a questi, concertano le loro attività. SCHNEIDERS SALZBURG è una di quelle realtà che ha risolto il dilemma, rendendo tutto meravigliosamente più semplice, mixando cioè - nel modo più easy-chic possibile - maschile e femminile. Ma non solo.
In molte creazioni dello storico brand salisburghese infatti, fantasie maschili fanno coppia con volumi femminili, tagli rigorosi si mescolano ad aplomb morbidi e confortevoli, dettagli indispensabili diventano motivi di design in un insieme di grande armonia.
Prendi per esempio il cappottino Leila proposto per l’Autunno/Inverno 22-23. È un capospalla caldo ma leggerissimo, realizzato con filati premium di lana, seta e cashmere. Il principe di Galles è un motivo storicamente maschile, che in questo caso movimenta una forma sinuosa e femminile. Il minimalismo impera ed è sottolineato da dettagli raffinati che solo gli occhi più attenti alle cose belle possono percepire. L’abbottonatura nascosta, per esempio, con bottoni in simil corno. Il giromanica perfettamente calibrato sulle spalle femminili. Le tasche a filetto, quasi impercettibili, realizzate in modo che il tessuto prosegua impeccabile il suo disegno.
Non potrebbe essere altrimenti: da oltre 75 anni Schneiders Salzburg realizza capispalla a regola d’arte grazie a un profondo know-how e all’amore per l’eccellenza, accostando tradizione e innovazione, maschile e femminile, lusso e minimalismo, calore e leggerezza. Caratteristiche che sembrano agli antipodi, ma che nelle mani sapienti di chi sa come maneggiarle diventano pura poesia.
Il cappottino Leila, proprio per questo, può accompagnare ogni look, soprattutto quelli che nascono da elementi a contrasto. Lo infili su jeans e stivaloni col tacco, su pantaloni classici e sneakers, su un maglione over di lana tricot e una gonna a matita tempestata di paillettes, su un paio di joggers felpati e un basco colorato, su un lungo abito di chiffon e chandelier sbrilluccicanti.
Abbandonare il superfluo per arrivare al cuore delle cose è uno dei principi guida di Schneiders Salzburg, che può essere applicato a tutto nella vita e che può farci capire come, in fondo, certe diatribe, certi dubbi, certe classificazioni non sono poi così importanti quando si sta bene nei propri panni