TUBEROSA: LA PRIMAVERA SECONDO CARTHUSIA

Tuberosa: la primavera secondo Carthusia

Per Carthusia il 2018 coincide con il 70° anniversario della fondazione del marchio che più di ogni altro è sinonimo di Capri nel mondo, dei suoi colori, delle fragranze, di un territorio generoso e unico, che ha saputo trasformare in profumi. Per la persona, prima, poi per l’ambiente, sviluppando più linee tra loro complementari, sinonimo di un lifestyle che esprime una rilassata ricercatezza.

Certi luoghi hanno una magia intrinseca. La loro bellezza unica, quell’aria di libertà, gioia di vivere, spensieratezza che è spontaneo associarvi, permeano lo sguardo e intervengono, in positivo, sullo stato d’animo di chi vi ci si trova, la vive, o ci è stato e l’ha vissuta e ne conserva un ricordo piacevole.

Capri, in tutto il mondo, scatena quest’euforia contagiosa e chi ha avuto la fortuna di passarci, per periodi più o meno lunghi, la porta impressa nel cuore, oltre che negli occhi. I sensi vengono rapiti di continuo, olfatto incluso.

È impossibile non associare a Capri anche una ricca impronta profumata, che miscela nella memoria i sentori dei fiori e della vegetazione tipica, scaldata dal sole che ne fa emergere l’avvolgente armonia.

Molte sono le novità con cui Carthusia festeggia questo traguardo, in sé sinonimo di equilibrio felice tra passato e futuro, tradizione e innovazione, elementi che dal suo esordio nel 1948, ne identificano il dna.

È proprio nel 1948 – anno in cui le antiche formule dei profumi tornano alla luce – che il priore della Certosa di San Giacomo, su licenza papale, le svela a un chimico piemontese. Sarà proprio lui ad aprire in Viale Matteotti, dove tuttora si trova e, in attività, è visibile tra i pannelli lignei dell’arredamento d’epoca perfettamente conservato, il laboratorio di fragranze più piccolo al mondo.

Oggi ospita strumenti e macchinari realizzati su misura per garantire l’efficienza produttiva, anche se molte delle fasi sono ancora realizzate a mano dal personale specializzato. 

Sempre nel 1948 il pittore Mario Laboccetta riunisce nell’immagine Liberty della sirena floreale, che diviene subito emblema dell’azienda, gli elementi cardine dell’eredità classica di Capri, tra suggestioni surreali e accenni mitologici. Una moltitudine di fiori colorati – gli stessi da cui discendono i profumi Carthusia – si sprigiona libera nel gioco della metamorfosi, espressione immediata dell’equilibrio perfetto tra arte e natura, creatività e metodo.

Le danze dei festeggiamenti si aprono nel migliore dei modi.

Per la prima volta Carthusia interpreta uno dei fiori-icona della profumeria, la TUBEROSA. Lo fa nel modo che più le è congeniale, mantenendosi quindi fedele al proprio spirito giocoso, in cui l’imprinting olfattivo delle proprie radici emerge con una spiccata personalità.

Protagonista di Tuberosa è l’omonimo fiore, nobile e carismatico, in un’interpretazione cremosa e avvolgente. La carnalità solare dell’Ylang-Ylang la circonda, per poi farla vibrare di Elemi e Cannella, e colorarsi di Prugna. In scia note profonde e materiche di Vetiver, Vaniglia, Ambroxan e Musk. Un soliflor – il primo nella collezione di fragranze per la persona Carthusia – ricco di sfaccettature, in cui la nota principale è sostenuta da un’architettura che la esalta arricchendola di sfaccettature cangianti.

La composizione, firmata da Luca Maffei, si traduce in un florientale intenso e sensuale, aperto e luminoso, in perfetto stile Carthusia. La tuberosa vive di una luce nuova. Non è più quella lunare che, proprio perché dopo il tramonto i suoi effluvi sono ancora più intensi, ne ha contribuito a fama e diffusione soprattutto in epoca vittoriana, ma è quella del sole di primavera in una Capri che rifiorisce, accingendosi a vivere una nuova stagione, nuove esperienze, nuovi amori.

PIRAMIDE OLFATTIVA

Testa: Prugna, Elemi, Cannella

Cuore: Assoluta di Tuberosa, Ylang-Ylang, Rosa

Base: Vetiver, Ambroxan, Vaniglia, Musk

facebooktwitterinsta