I nuovi dati degli studi di fase 3, DISCOVER-1 e DISCOVER-2, sulla molecola capostipite della classe dei farmaci biologici inibitori dell’interleuchina 23 presentati al congresso europeo di Reumatologia EULAR 2020
Guselkumab▼ migliora diversi outcomes clinici, in pazienti adulti con artrite psoriasica attiva. Sono i nuovi dati a 52 settimane degli studi clinici di fase 3, DISCOVER-1 e DISCOVER-2, presentati da Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, allo European League Against Rheumatism E-Congress 2020 (eEULAR 2020), e riguardano il miglioramento dei sintomi articolari e cutanei, dell’infiammazione dei tessuti molli, della funzionalità fisica e la riduzione della progressione radiografica del danno articolare.1,2
Guselkumab non è attualmente autorizzato per il trattamento di pazienti adulti con artrite psoriasica attiva ed è in fase di valutazione da ottobre 2019, per questa indicazione, da parte dell’European Medicines Agency (EMA), proprio sulla base dei dati degli studi del programma DISCOVER. I risultati relativi al raggiungimento dell’endpoint primario di questi studi sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet.3,4,5
“Le persone che convivono con l’artrite psoriasica attiva devono affrontare sintomi debilitanti ed uno stato infiammatorio che alla fine possono portare a danni irreversibili alle articolazioni", spiega Christopher Ritchlin*, M.D., M.P.H., Chief of the Division of Allergy, Immunology and Rheumatology and Director of the Clinical Immunology Research Center at the University of Rochester Medical Center in Rochester, New York e principale ricercatore dello studio DISCOVER-1. “I risultati degli studi DISCOVER-1 e DISCOVER-2 sono incoraggianti sia per i pazienti sia per i medici, che potrebbero essere alla ricerca di nuove opzioni di trattamento con farmaci biologici che utilizzino meccanismi d'azione diversi rispetto all’inibizione del TNF alfa, per contrastare la molteplicità dei sintomi dell’artrite psoriasica.”
Gli studi DISCOVER-1 e DISCOVER-2 hanno valutato l'efficacia e la sicurezza di guselkumab rispetto al placebo. Il primo ha incluso pazienti naïve ai trattamenti biologici o che erano stati precedentemente esposti a farmaci biologici anti-TNF alfa. Il secondo, invece, ha incluso solo pazienti naïve ai trattamenti biologici, valutando anche la progressione radiografica del danno articolare. In entrambi gli studi, i pazienti sono stati randomizzati al trattamento con guselkumab 100 mg ogni 4 settimane (q4w) oppure ogni 8 settimane (q8w) per un anno, o al placebo con passaggio dopo 24 settimane a guselkumab ogni 4 settimane. Questi risultati sono stati presentati in forma di poster (SAT0397 / SAT0402) al congresso European League Against Rheumatism (EULAR) E-Congress di quest’anno, durante il quale Janssen ha condiviso dati per un totale di 32 abstract.1,2
In entrambi gli studi, i tassi di risposta secondo l'American College of Rheumatology (ACR) a 52 settimane sono stati calcolati considerando i dati in base al metodo NRI (Non-Responder Imputation) in cui i pazienti che abbandonavano lo studio dopo la settimana 24 erano valutati come non responder.
Nello studio DISCOVER-1, a 52 settimane:1
- il 73 percento dei pazienti trattati con guselkumab ogni 4 settimane e il 60 percento dei pazienti trattati ogni 8 settimane ha raggiunto l’ACR20; il 54 percento dei pazienti trattati ogni 4 settimane e il 39 percento di quelli trattati ogni 8 settimane ha raggiunto l’ACR50 (NRI);
- tra i pazienti che presentavano psoriasi clinicamente rilevante al basale, l'83 percento dei trattati con guselkumab ogni 4 settimane, il 69 percento dei trattati ogni 8 settimane e l'82 percento del gruppo placebo passati a guselkumab ogni 4 settimane hanno ottenuto una pelle libera da psoriasi o quasi con un miglioramento di almeno 2 gradi dal basale, secondo il punteggio IGA (Investigator Global Assessment) (dati osservati).a
Nello studio DISCOVER-2, a 52 settimane:2
- il 71 percento di chi ha ricevuto guselkumab ogni 4 settimane e il 75 percento di chi lo ha ricevuto ogni 8 settimane ha raggiunto l’ACR20; il 46 percento dei pazienti trattati ogni 4 settimane e il 48 percento di quelli trattati ogni 8 ha raggiunto l’ACR50 (NRI);
- tra i pazienti che presentavano psoriasi clinicamente rilevante al basale, l'84 percento dei trattati ogni 4 settimane, il 77 percento dei trattati ogni 8 settimane e l'84 percento del gruppo placebo passati a guselkumab ogni 4 settimane hanno ottenuto una pelle libera da psoriasi o quasi con un miglioramento di almeno 2 gradi dal basale, secondo il punteggio IGA (dati osservati);a
- guselkumab ogni 4 o 8 settimane ha mostrato miglioramenti duraturi nell'inibizione della progressione radiograficab del danno strutturale articolare fino a 52 settimane (dati osservati).
Gli studi DISCOVER hanno anche mostrato miglioramenti in molti endpoint secondari a 52 settimane rispetto alla 24esima settimana,1,2 tra i quali la risposta ACR70, la risoluzione dell'infiammazione dei tessuti molli (entesite e dattilite)c,d, il punteggio dell'attività di malattia (DAS-28) (proteina C reattiva [CRP])e, (attività minima di malattia [MDA])f, (attività molto bassa di malattia [VLDA])g, il miglioramento della funzionalità fisica (Health Assessment Questionnaire Disability Index [HAQ-DI])h, e degli indici dello stato di salute fisica (SF-36 Physical Component Summary [PCS ] e mentale (Mental Component Summary [MCS])i,j,k.
In entrambi gli studi, guselkumab è risultato ben tollerato fino al completamento dello studio e gli eventi avversi più comuni (AEs) sono stati generalmente coerenti con gli studi precedenti e con le informazioni del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto in uso.6 Gli eventi avversi gravi e le infezioni gravi si sono verificati nel 4 percento dei pazienti trattati con guselkumab nello studio DISCOVER-1 e nell’1 percento nello studio DISCOVER-2. Non sono stati segnalati decessi nei pazienti trattati con guselkumab e nessun paziente trattato con il farmaco ha manifestato malattia infiammatoria intestinale, infezioni opportunistiche, tubercolosi attiva o reazioni anafilattiche o simil-malattia da siero.1,2
"L'efficacia di guselkumab nell'artrite psoriasica è già stata dimostrata essere superiore al placebo a 24 settimane. Questi nuovi dati mostrano che l'efficacia è mantenuta fino a 52 settimane, con dati di sicurezza coerenti con il profilo ormai consolidato di guselkumab nella psoriasi", afferma Alyssa Johnsen, M.D., Ph.D., Vice President, Rheumatology Disease Area Leader, Janssen Research & Development, LLC. “Siamo estremamente lieti di questi risultati che sostengono il nostro impegno continuo nella ricerca volta a offrire cure sempre più efficaci per le persone con artrite psoriasica.”
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Definizioni chiave
a Punteggio IGA di 0 o 1 e riduzione superiore a 2 gradi nella superficie corporea interessata.8
b Il van der Heijde modified Sharp score (modificato per l'uso in PsA) è un metodo di valutazione utilizzato per misurare le erosioni e il restringimento dello spazio articolare nelle radiografie di mani e piedi.9
c La risoluzione dell'entesite (infiammazione delle entesi, ovvero i punti in cui i tendini o i legamenti si inseriscono nell'osso) è stata definita come completa assenza di entesite in tutti i siti valutati dal Leeds Enthesitis Index. 8
d La risoluzione della dattilite (infiammazione di un dito) è stata definita come completa assenza di dattilite in 20 siti (10 dita della mano, 10 dita dei piedi), misurata con Dactylitis Severity Scale.8
e DAS28-CRP è uno score dell’attività di malattia che valuta 28 articolazioni e che si basa sui livelli di proteina C reattiva.4
f La MDA è definita come bassa attività di malattia valutata secondo conteggio delle articolazioni dolenti/gonfie, punteggio per entesi dolenti, PASI o superficie corporea, VAS per dolore del paziente e attività globale di malattia e valutazione funzionalità fisica con Health Assessment Questionnaire.10 I pazienti raggiungevano un livello minimo di attività di malattia se venivano soddisfatti almeno cinque dei seguenti sette criteri: articolazioni dolenti in numero di 1 o inferiore, articolazioni gonfie in numero di 1 o inferiore, punteggio PASI 1 o inferiore, punteggio della scala analogico visiva (VAS) del dolore del paziente 15 o meno, punteggio VAS dell'attività di malattia globale del paziente 20 o meno, punteggio HAQ-DI 0,5 o inferiore e punteggio per entesi dolenti 1 o meno.4
g La VLDA è definita come il raggiungimento di tutti i criteri MDA 7/7.11
h HAQ-DI è un questionario per il paziente che valuta la funzionalità fisica e la disabilità nelle malattie reumatiche.8
i SF-36 è un’indagine riportata direttamente dal paziente che valuta lo stato di salute fisica ed il benessere.8
j La sottoscala PCS dell'SF-36 è composta da quattro scale che valutano funzionalità fisica, limitazioni causate da problemi fisici, dolore fisico e stato di salute generale.8
k MCS è composto da quattro scale che valutano vitalità, impatto emotivo, attività sociale e salute mentale.8
DISCOVER-1 (NCT03162796)8
DISCOVER-1 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico di fase 3 che ha valutato l'efficacia e la sicurezza di guselkumab, somministrato per iniezione sottocutanea (SC), in pazienti con artrite psoriasica attiva, inclusi i pazienti già precedentemente trattati con farmaci biologici anti-TNF-alfa. Lo studio DISCOVER-1 ha incluso 381 partecipanti ed è durato circa un anno.4
Lo studio ha previsto una fase di screening fino a sei settimane ed una fase di trattamento in cieco di 52 settimane: con controllo verso placebo sino alla 24esima settimana a cui seguiva un periodo di trattamento attivo dalla settimana 24 alla settimana 52. Lo studio includeva anche una fase di follow-up per la valutazione della sicurezza di ulteriori otto settimane, dalla settimana 52 alla 60 (cioè 12 settimane dall'ultima somministrazione di farmaco avvenuta alla settimana 48). Le valutazioni di efficacia, sicurezza, farmacocinetica, immunogenicità e biomarker sono state eseguite secondo un programma definito.
DISCOVER-2 (NCT03158285)12
DISCOVER-2 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico di fase 3 che valuta l'efficacia e la sicurezza di guselkumab, somministrato per iniezione sottocutanea in soggetti con artrite psoriasica attiva. Lo studio DISCOVER-2, ancora in corso, coinvolge 739 partecipanti, per circa due anni.5
Lo studio prevede una fase di screening fino a sei settimane ed una fase di trattamento in cieco (approssimativamente di 100 settimane): con controllo verso placebo sino alla 24esima settimana a cui segue un periodo di trattamento attivo dalla settimana 24 alla settimana 100. Comprende anche una fase di follow-up per la valutazione della sicurezza di 12 settimane dopo l'ultima somministrazione di farmaco.
Le valutazioni di efficacia, economia sanitaria, sicurezza, farmacocinetica, immunogenicità, biomarker e farmacogenomica vengono eseguite secondo un programma definito.
Artrite psoriasica
L'artrite psoriasica (PsA) è una malattia infiammatoria cronica immuno-mediata caratterizzata da infiammazione delle articolazioni periferiche, entesite, dattilite, malattia assiale e lesioni cutanee associate alla psoriasi.13 Gli studi dimostrano che fino al 30 percento delle persone con psoriasi sviluppa anche PsA.14 La malattia provoca dolore, rigidità e gonfiore all’interno ed intorno alle articolazioni; insorge comunemente tra i 30 e i 50 anni, ma può svilupparsi in qualsiasi momento.14,15 Nonostante la causa della PsA sia sconosciuta, si ritiene che la genetica, il sistema immunitario e i fattori ambientali abbiano un ruolo nell'insorgenza della malattia.15
Guselkumab6
Sviluppato da Janssen, guselkumab è il primo anticorpo monoclonale approvato che si lega selettivamente alla subunità p19 dell'IL-23 e ne inibisce l’interazione con il recettore specifico. Guselkumab è approvato come farmaco soggetto a prescrizione medica in Unione Europea, Stati Uniti, Canada, Giappone e in numerosi altri Paesi per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave che siano candidati a una terapia sistemica o a fototerapia. È approvato come farmaco soggetto a prescrizione medica in Giappone e Brasile anche per il trattamento di pazienti adulti con PsA attiva. L'IL-23 è un importante fattore patogenetico delle malattie infiammatorie come la psoriasi e la PsA.16 Nella psoriasi, guselkumab viene somministrato come iniezione sottocutanea da 100 mg una volta ogni 8 settimane, dopo dosi iniziali nelle settimane 0 e 4.
Informazioni importanti sulla sicurezza
AEs molto comuni (>10 percento) e comuni (>1 percento) nei periodi controllati degli studi clinici con guselkumab sono stati infezioni delle vie respiratorie superiori, gastroenterite, infezioni da herpes simplex, infezioni da tinea, mal di testa, diarrea, orticaria, artralgia ed eritema nel sito di iniezione. La maggior parte sono stati considerati lievi e non hanno richiesto l'interruzione del trattamento.
Per informazioni complete su guselkumab fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/tremfya-epar-product-information_it.pdf.
▼Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Segnalare qualsiasi effetto indesiderato riscontrato durante l’assunzione di questo medicinale tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
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Bibliografia:
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