ATELIER FRAGRANZE MILANO CAMBIA: LUCA MAFFEI INTRODUCE LA NUOVA SEDE E UN DIVERSO MODELLO DI CREAZIONE OLFATTIVA

A poco più di dieci anni dall’esordio, Atelier Fragranze Milano si ripensa e delinea un percorso nuovo, creativo e imprenditoriale, che attinge alla tradizione e guarda al futuro. Riconquistando, per mantenerla, la centralità dell’individuo. La nuova sede, in cui si è trasferita alla vigilia della pandemia, mixa atelier attitude e industria, ma è solo il primo e più evidente elemento del processo evolutivo innescato un paio di anni fa sul piano creativo da Luca Maffei, CEO, e su quello industriale da Marco Maffei, Presidente, insieme al loro team.

L’azienda, che oltre a uffici e magazzini ospita i laboratori e l’impianto produttivo, ha aperto ufficialmente le porte durante la Milano Beauty Week, a sottolineare il legame con una città cosmopolita, simbolo internazionale del made in Italy. Presenti, per l’occasione, Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, insieme a Renato Ancorotti e Matteo Locatelli, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Cosmetica Italia.

Proprio il retaggio culturale italiano è al centro dell’approccio – l’attitude – che Atelier Fragranze vuole promuovere. “L’obiettivo, nella mia visione, è quello di riportare la profumeria italiana al livello che le compete, sfatando il mito secondo il quale la creatività olfattiva si concentri solo in una specifica area geografica”, dice Luca Maffei. E prosegue: “Non si tratta di intervenire sui marchi, ma sull’intero processo di sviluppo, dalla relazione con il committente alla gestione di ogni singolo passaggio intermedio fino alla realizzazione della fragranza. La profumeria oggi è guidata dai dati: statistiche, sondaggi, ricerche… Per noi il futuro significa riscoprire una modalità più autentica e allo stesso tempo audace della creazione nel suo complesso. È storicamente espressione di parte del nostro patrimonio culturale e valorizzare l’atto creativo ha in sé, oggi, qualcosa di indispensabile e, per questo, rivoluzionario”. Insieme a Maffei, condividono questa visione il naso francese Antoine Lie – autore di numerose fragranze bestseller – che ha fatto il proprio ingresso nel team AFM come Senior Perfumer, e Micaela Giamberti, professionista dall’importante carriera nel settore, a cui è stato assegnato il ruolo di Fragrance Division Manager.

“La profumeria è diventata troppo analitica” aggiunge Lie. “Non è il modello che ci appartiene. È semplicemente qualcosa di diverso rispetto a quello a cui noi tendiamo con sempre maggiore chiarezza. Sono due modalità complementari. Quella che AFM ha adottato vuole essere vicina alla visione del committente, comprenderla, interpretarla e trasformarla in un’espressione olfattiva che abbia un’anima”. E Giamberti conclude: “Questo mondo è fatto di suggestioni, emozioni e magia. È guidato dall’amigdala. La figura del naso ha una centralità interpretativa che va enfatizzata, liberata, in modo che possa sorprendere. Sta al naso esprimere un dialogo intimo, quasi spirituale. Tradurre. Lo stesso consumatore, oggi, è sempre più evoluto e percepisce se questi passaggi siano o meno autentici”.

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