CHE EFFETTO HA SUGLI OCCHI IL CLORO DELLE PISCINE?

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I consigli di Clinica Baviera per proteggere gli occhi in piscina

Le vacanze sono finalmente arrivate per molti italiani e con esse la stagione delle piscine e delle spiagge, uno dei periodi più attesi dell'anno ma anche il momento in cui si verifica il maggior numero di problemi agli occhi. Secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle più importanti aziende oftalmologiche in Europa, in questo periodo dell'anno i problemi visivi aumentano di oltre il 30%, ma molti potrebbero essere evitati con piccole precauzioni. I motivi per cui gli occhi soffrono di più in estate rispetto ad altri periodi dell'anno sono molteplici: tra questi ci sono ad esempio il sole, l'acqua del mare, l'aria condizionata, ma il cloro e le piscine sono senza dubbio i maggiori responsabili.

Il cloro è una sostanza che viene utilizzata nella maggior parte delle piscine per disinfettare l'acqua, aiuta a prevenire l'esposizione a livelli nocivi di microbi che possono compromettere la salute in generale e degli occhi in particolare. È un elemento chimico che si ricava dal sale comune e ne esistono diversi tipi, tutti con la stessa funzione, ovvero quella di proteggere da batteri, parassiti e virus. Oggi sempre più piscine utilizzano l'acqua salata al posto di prodotti chimici, per evitare irritazioni alla pelle e agli occhi, ma ciò richiede un investimento maggiore all'inizio, in quanto è necessario installare un sistema di clorazione salina che generi cloro attraverso l'elettrolisi dell'acqua salata. In entrambi i casi è necessario controllare di continuo la qualità dell’acqua per garantire che la piscina sia in perfette condizioni e non crei problemi alla salute, misurare il ph, pulire i filtri, monitorare il sistema di depurazione e svolgere molte altre attività di manutenzione per fare in modo che tutto sia in ordine.

Indipendentemente dal fatto che la piscina soddisfi tutti i requisiti necessari per non essere “dannosa”, ci sono fattori esterni come creme, sudore e altre sostanze che possono influire sulla salute e soprattutto sugli occhi, insieme al cloro stesso che, se da una parte previene i batteri, dall’altra irrita. Per questo motivo gli esperti di Clinica Baviera hanno deciso di dare alcuni consigli su come prendersi cura degli occhi in piscina ed evitare problemi durante i mesi più belli dell'anno:

1. Applicare la crema per il contorno occhi mezz’ora prima del bagno

Prima di entrare in piscina è importante applicare la crema; l'ideale è farlo mezz'ora prima, perché il sole danneggia di più quando si è in acqua e non ci si accorge di bruciarsi, inoltre perché è fondamentale che la pelle assorba la crema e non venga subito lavata via con l'acqua. Se la crema non si assorbe completamente può facilmente penetrare negli occhi e causare irritazione, fastidio e prurito.

2. Fare la doccia prima e dopo essere entrati in piscina 

Prima di entrare in piscina è fondamentale fare la doccia, poiché la maggior parte dei problemi agli occhi è dovuta ad agenti esterni come il sudore e la crema. Questi agenti, a contatto con il cloro, producono una sostanza chiamata cloramina che irrita la pelle e gli occhi; è fondamentale fare la doccia prima per evitare che la piscina venga contaminata da agenti esterni. È inoltre essenziale fare una doccia anche dopo il bagno, per eliminare il cloro residuo rimasto sul corpo e sul viso specialmente, in modo che non provochi problemi. 

3. Usare gli occhialini 

La prima cosa da fare quando si entra in piscina è indossare gli occhialini. È importante evitare il contatto tra l'acqua e gli occhi, cosa che può provocare infezioni oculari, e si raccomanda di non aprire gli occhi sott'acqua senza avere gli occhialini. È essenziale assicurarsi che gli occhialini siano montati e regolati correttamente, per questo bisogna sempre indossarli della misura giusta, altrimenti l'acqua può entrare. Una volta indossati, devono essere ben regolati in modo che l'acqua non entri, ma non devono essere troppo stretti o possono danneggiare gli occhi. È essenziale che siano omologati e abbiano filtri di protezione dai raggi ultravioletti. Infine, è necessario cambiarli di tanto in tanto, poiché gli elastici si deteriorano.

4. Non schizzarsi  

Quando si entra in acqua, è importante non schizzarsi: spesso, invece, i bambini, e non solo, giocano a farlo e ciò rappresenta uno dei motivi principali per cui l'acqua finisce negli occhi. Quasi ogni volta che si entra in piscina con l'intenzione di nuotare si indossano gli occhialini, ma la stragrande maggioranza delle irritazioni oculari è dovuta a schizzi che si verificano in brevi nuotate quando si pensa che gli occhialini non siano necessari; bisogna cercare di evitare queste situazioni, non schizzarsi e indossare sempre gli occhialini.

5. Non indossare le lenti a contatto in acqua 

È importante non indossare le lenti a contatto quando si va in piscina, perché il loro uso in acqua può essere dannoso per la salute della vista. Le lenti a contatto possono fungere da serbatoio per virus e batteri. L'acanthamoeba, ad esempio, è un parassita dell'acqua che può attaccarsi alle lenti a contatto e danneggiare gli occhi, causando congiuntiviti, cheratiti o problemi oculari ancora più gravi. Un'alternativa alle lenti a contatto in acqua possono essere gli occhialini subacquei con prescrizione medica, che facilitano la visione in acqua ma non danneggiano la salute della vista come le lenti a contatto.

6. Preparare un asciugamano a bordo vasca

È consigliabile lasciare sempre un asciugamano vicino alla piscina. Quando si entra in acqua, a volte non è possibile evitare che il cloro finisca negli occhi, anche con gli occhialini. Avere un asciugamano a portata di mano è molto utile: asciugarli all’istante appena si esce o al bisogno può aiutare a evitare irritazioni agli occhi.

7. Non fare il bagno con il trucco 

L'ideale è non fare il bagno con il trucco, perché le particelle possono entrare negli occhi e causare irritazioni; ma ci sono persone che hanno "bisogno" di truccarsi per sentirsi bene, in quel caso è consigliabile usare un trucco waterproof che resista all'acqua e non danneggi gli occhi.

Se si seguono questi consigli ma si continua ad avere l'acqua negli occhi e c’è un’irritazione, gli esperti di Clinica Baviera consigliano di seguire queste linee guida:

- Non strofinarsi gli occhi per non spargere la sostanza su tutto l'occhio.

- Asciugare delicatamente gli occhi con un asciugamano.

- Lavare il viso e gli occhi con acqua fredda.

- Sciacquare gli occhi con soluzione salina.

- Sbattere le palpebre a sufficienza per pulire gli occhi da soli.

- Utilizzare lacrime artificiali per idratare gli occhi.

- Non condividere gli asciugamani per evitare di contagiare gli altri.

- Non fare il bagno finché gli occhi non stanno bene.

- Indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi da ulteriori irritazioni.

- Se i problemi persistono, consultare un oculista.

Il dottor Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: ”In questo periodo dell'anno i problemi visivi aumentano, soprattutto a causa di piscine, spiagge, sabbia, creme, aria condizionata e, nella maggior parte dei casi, cloro. Noi di Clinica Baviera Italia vogliamo dare qualche consiglio per evitare che i problemi agli occhi ‘rovinino’ le vacanze, perché è molto comune che il cloro irriti gli occhi, provocando una semplice irritazione o in alcuni casi arrivare a causare congiuntiviti o altri problemi più seri. Quando la congiuntiva è irritata provoca arrossamento degli occhi, che è il primo sintomo che si può rilevare, può anche causare fastidio quando si tengono gli occhi aperti, fotofobia o sensibilità alla luce o addirittura lacrimazione; se i sintomi persistono dopo qualche ora è necessario rivolgersi a un oculista".

Su Clinica Baviera:

Con un'esperienza di oltre 25 anni, Clinica Baviera è un centro medico all’avanguardia nel campo dell’oftalmologia che offre un servizio completo per la cura dei problemi e delle malattie dell'occhio basato su criteri di qualità e sull'uso delle più recenti tecniche di microchirurgia. Ha una rete di cliniche con più di 85 centri in quattro paesi europei (Spagna, Germania, Italia e Austria) e uno staff di oltre 1.000 professionisti, di cui più di 200 oculisti.

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