La Scuola del Cuoio di Firenze chiude il 2022 con un Fatturato in crescita oltre ogni aspettativae decide di condividere questo traguardo importante con i suoi dipendenti erogando a loro l’intero utile dell’esercizio, per una quota tra i 1.000 e 2000 euro a ciascuno.
“La ripartenza deve essere per tutti!“, dichiara Barbara Gori Presidente della Scuola del Cuoio.
“Un risultato certamente reso possibile dalla riapertura dei confini e dal ritorno del turismo a Firenze, oltre ad un dollaro forte che ha favorito l’aumento degli acquisti da parte dei nostri fedeli clienti americani”, spiega.
“Ma il successo raggiunto lo dobbiamo a tutti coloro che lavorano insieme a noi: hanno mostrato solidarietà verso l’azienda, quando abbiamo dovuto attivare gli ammortizzatori sociali per non licenziare nessuno; non hanno mai perso l’amore per quello che fanno,anche sotto la pandemia; e con entusiasmo hanno partecipato alla ripartenza, rendendosi disponibili ad intensificare il loro impegno lavorativo”, sottolinea Gori.
La Scuola del Cuoio è gestita da Laura, Francesca e Barbara Gori - figlie del fondatore Marcello Gori - insieme ai figli Tommaso, Filippo e Beatrice.
Dopo due anni difficili dovuti al Covid, dove l’Azienda aveva registrato un detrimento del -85% sul fatturato, torna oggi ai livelli pre-pandemia.
Tra le iniziative delle sorelle Gori, è recente la nascita della Fondazione Marcello Goriche ha visto l’assegnazione di Borse di formazione-lavoro a sei uomini e donne a rischio di emarginazione con l’obiettivo di dare loro un futuro nel settore della pelletteria artigiana
LA SCUOLA DEL CUOIO: QUATTRO GENERAZIONI
Scuola del Cuoio nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale dalla stretta collaborazione tra i Frati Francescani del Monastero di Santa Croce e le famiglie Gori e Casini, rinomati artigiani sin dagli anni ’30. La loro missione era quella di insegnare agli orfani della guerra un mestiere pratico che potesse diventare un vero e proprio lavoro.
I Frati Francescani misero a disposizione della famiglia Gori e degli studenti artigiani il vecchio dormitorio posizionando tavoli da lavoro lungo il corridoio. Quest’ala del Monastero fu donata ai Frati Francescani, durante il Rinascimento, dalla famiglia Medici che commissionò la costruzione all’architetto Michelozzo. Il corridoio principale, con il suo soffitto a volta e gli stemmi della famiglia Medici posizionati sulle varie porte, è decorato da affreschi eseguiti dalla scuola del Ghirlandaio.
Tra i primi studenti della Scuola del Cuoio, c’erano ragazzi della “Città dei ragazzi” di Pisa rimasti orfani dopo la Seconda Guerra Mondiale. Agli studenti venivano insegnate: le differenze tra i vari tipi di pellame, le tecniche per tagliare la pelle a mano e come realizzare articoli in pelle, dai piccoli prodotti alle grandi borse. Agli studenti più talentuosi veniva insegnata l’arte della doratura, realizzata soprattutto su oggetti come scrittoi e portagioie con foglia d’oro 22 carati.
Alla fine del 1950, in accordo con il Ministero della Giustizia, Scuola del Cuoio iniziò ad offrire corsi ai detenuti della prigione delle Murate. Per questa ragione Gorivenne premiato con una medaglia dal Governo Italiano.
Con l’alluvione del 1966, Scuola del Cuoio, come l’intera Basilica di Santa Croce, fu completamente sopraffatta dall’acqua e dal fango provocando enormi danni.
L’accaduto paralizzò l’attività per quasi un anno. Tuttavia, grazie all’entusiasmo e all’impegno della famiglia e dello staff, Scuola del Cuoio fu riportata al suo splendore. Nel 1968, il presidente Saragat nominò Marcello Gori “Cavaliere del Lavoro” ed è così che venne premiato il suo impegno nel coniugare un’attività di eccellenza con progetti socialmente utili.
IL PRESENTE
La Scuola del Cuoio rimane uno dei laboratori più rinomati della città dove i clienti possono ammirare gli artigiani realizzare prodotti in pelle secondo tecniche affinate nei secoli, in un luogo lontano dai rumori simbolo della storia artistica di Firenze.
Dopo che i padri fondatori della Scuola del Cuoio Marcello Gori e Silvano Casini sono venuti a mancare nel 2003, le figlie di Marcello Gori, Laura, Francesca e Barbara, con i figli Tommaso, Filippo e Beatrice, hanno preso in mano le redini dell’azienda. La famiglia Gori porta avanti questa tradizione fiorentina creando prodotti di alta qualità su misura, destinati ad una raffinata clientela proveniente da tutto il mondo. Francesca Gori ha ereditato dal padre la passione e il talento artigiano. Questa eredità le ha permesso di iniziare una propria collezione di borse cucite a mano. La sua collezione è realizzata in diversi tipi di pellami e impreziosita da antichi gioielli provenienti da tutto il mondo come pietre semi-preziose, monili argento o oro e rari materiali come fossili e quarzo che rendono ogni sua borsa un pezzo unico.
Nel desiderio della famiglia Gori di far rivivere le arti minori, attingendo all'esperienza dei maestri artigiani, e di sostenere le grandi tradizioni dell'artigianato fiorentino di qualità, la Scuola del Cuoio offre oggi esperienze di apprendimento personalizzate ai visitatori e studenti di tutto il mondo.