scritto e diretto da Caterina Guzzanti
collaborazione artistica Paola Rota
con Caterina Guzzanti, Federico Vigorito
scene Eleonora De Leo
luci Cristian Zucaro
suoni Angelo Elle
costumi Ziamame, Francesca Di Giuliano
produzione Infinito, Argot, Teatro Stabile di Bolzano
Una narrazione tragicomica sulle dinamiche e i paradossi della coppia per svelare, tra dolore e ironia, le fragilità tanto del maschio quanto della femmina. Un flusso di pensiero intimo e delicato che, partendo dal punto di vista femminile, traccia l’anatomia dei sentimenti e dei bisogni per sfociare in situazioni esilaranti.
Lei vuole parlare, affrontare, sviscerare, risolvere… Ma resta una voce in attesa di ‘secondo lui’. Nel frattempo, si arrangia con quel poco che le è dato sapere, ‘secondo lei’.
Primo testo di prosa e prima regia per Caterina Guzzanti che decide di affrontare un tema universale e su cui il dibattito oggi è più vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi.
L’amore, idealizzato come luogo sicuro e salubre, diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano goffamente in un pantano di aspettative tradite e promesse disattese, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie.
Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Perché non scappiamo a gambe levate neanche quando nella coppia ci sono più compromessi che felicità? La letteratura, 60 anni dopo l’esistenzialismo di Simone De Beauvoir, sembra l’unica forma capace di restituire proprio l’incomunicabile di cui parla Secondo lei, perché ancora oggi c’è bisogno di constatare che queste esperienze sono le stesse dei nostri simili.
17 > 22 dicembre | sala Shakespeare
Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano
Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – whatsapp 333.20.49021
www.elfo.org