ACCABADORA CON ANNA DELLA ROSA - TOUR TEATRALE DAL 18 MARZO 2025

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"Accabadora": Un Viaggio nell'Anima di una Donna
Tratto dal romanzo di Michela Murgia
Edizioni Giulio Einaudi Editore
Drammaturgia di Carlotta Corradi, con Anna Della Rosa
Regia di Veronica Cruciani
Produzione Savà Produzioni Creative, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

"Accabadora", il celebre romanzo di Michela Murgia, è uno dei libri più letti e apprezzati in Italia degli ultimi anni, vincitore del prestigioso Premio Campiello nel 2010. Il romanzo, che intreccia le radici della tradizione sarda con le emozioni universali, è stato adattato per il palcoscenico dalla drammaturga Carlotta Corradi, su richiesta della regista Veronica Cruciani, che ha scelto di raccontarlo attraverso un monologo intimo e potente, interpretato magistralmente da Anna Della Rosa.

La trama

La storia, ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, ruota attorno a Maria, una giovane ragazza che, all'età di sei anni, viene affidata a Bonaria Urrai, una sarta che, in alcune occasioni, ricopre il ruolo di accabadora. La figura dell'accabadora, tipica della tradizione sarda, è legata al termine spagnolo "acabar", che significa "finire" o "uccidere". Bonaria è una figura centrale nella vita di Maria, diventando la sua madre adottiva, ma anche un angolo oscuro della sua esistenza. Bonaria aiuta le persone in fin di vita a morire, svolgendo un compito tanto doloroso quanto necessario.

Nel corso degli anni, Maria cresce sotto l'influenza di Bonaria, che è una donna più colta, attenta e sensibile rispetto alla madre naturale della ragazza. Ma quando Maria scopre la vera natura di Bonaria e del suo ruolo nell'oscuro mestiere, si sente tradita e decide di fuggire dalla Sardegna per cercare di dimenticare il passato. Tuttavia, nonostante i tentativi di distaccarsi, Maria torna sulla scena dell'infanzia per assistere Bonaria sul suo letto di morte, un atto di amore e di restituzione che è parte del patto tra la figlia d'anima e la madre adottiva.

La drammaturgia e l'adattamento teatrale

Carlotta Corradi, nella sua drammaturgia, si concentra proprio su questo ritorno di Maria al capezzale della "zia" Bonaria. Il monologo mette in luce il conflitto interiore della protagonista: il ritorno in Sardegna è segnato da una separazione dolorosa, da un silenzio che pesa su questo incontro finale tra le due donne. La verità di Maria, la rabbia per il tradimento subito, ma anche il difficile processo di perdono, emergono con forza. Nonostante i suoi sforzi di concentrarsi sui ricordi più dolci, è il dolore e la scoperta della verità che dominano l'incontro con la madre d'anima.

La regia di Veronica Cruciani riesce a restituire questa dimensione di introspezione e di emozioni contrastanti, accompagnata dalla potente interpretazione di Anna Della Rosa, che riesce a incarnare la complessità di Maria, con una sensibilità e una forza straordinarie. La scena teatrale, pur essendo semplice, è carica di simbolismo e riesce a immergere lo spettatore nell'intimità della protagonista, rendendo tangibile il suo viaggio emotivo.

Il significato profondo di "Accabadora"

"Accabadora" non è solo un racconto di tradizioni e usanze sarde, ma un viaggio nell'anima umana, nella lotta tra il passato e il presente, tra il desiderio di libertà e il peso della famiglia. La figura di Bonaria Urrai, con il suo mestiere controverso e doloroso, è simbolo di un amore che va oltre le convenzioni sociali, ma anche di una verità che può distruggere. La storia di Maria è quella di una donna che cerca di trovare il suo posto nel mondo, ma è legata indissolubilmente al passato, al dolore e alle scelte difficili che hanno segnato la sua vita.

In questo adattamento teatrale, "Accabadora" assume una nuova dimensione, ma la sua essenza rimane intatta. È un racconto di crescita, di scoperta, di confronto con il proprio destino e, infine, con il proprio cuore. La riflessione sul ruolo delle donne, sulla maternità, sull'amore e sul sacrificio è al centro di questa performance, che lascia il pubblico con una sensazione di profonda riflessione sulla vita, sulla morte e sulle scelte che definiscono chi siamo.

"Accabadora" continua a essere un’opera che tocca le corde più intime di ogni spettatore, un invito a confrontarsi con le proprie radici, con le proprie paure e con la verità che, in fondo, non si può mai davvero dimenticare.

Note di Regia

«Dasubito ho immaginato il dialogo tra Maria e Tzia Bonariacome un dialogo tra sé e una parte di sé, tra una figlia e il suogenitore interiore Per questo ho voluto realizzare uno spazio

astratto, mentale, nel quale Maria cerca di rielaborare lamorte della madre adottiva Ciò darà origine ad un conflittotra due aspetti di Maria la parte rimasta bambina e la parteche deve diventare adulta. Il video mi ha permesso direndere visibile le dinamiche emotive e relazionali tra questedue parti La pedana sospesa crea una divisione tra l’attrice eil pubblico, è la gabbia mentale in cui Maria è intrappolata edi cui riuscirà a liberarsi soltanto alla fine, compiendo ilfatidico gesto richiesto dalla madre. O meglio, ripetendolodavanti alla sua coscienza e a noi pubblico che laassolverà Lo spettacolo, visto come una rêverie che si ripeteogni giorno uguale a se stessa, troverà in questa soffertaripetizione del gesto la sua risoluzione, permettendo a Mariadi uscire dall’ossessione e di andare in una nuova direzione divita»

Veronica Cruciani

 

La drammaturgia, quasi fosse un giallo intimo, segue la presa di coscienza di Maria, dapprima ignara, poi attraverso indizi e ricordi, lentamente consapevole del misterioso e terribile ruolo della zia. Con stupore, indignazione, accusa, ma anche conflitto interiore al capezzale della zia morente che le chiede lo scandalo di darle la buona fine. La regia precisa di Cruciani procede essenziale, solo stacchi al buio a segnare le evoluzioni della drammaturgia, e una scena vuota dove la presenza forte e fragile insieme di Anna Della Rosa si rispecchia in doppi video, apparizioni mute sullo sfondo neutro.

 

 Simona Spaventa - La Repubblica

 

ACCABADORA TOUR 2025

dal 18 al 23 mar            Milano Teatro Menotti   Teatro Menotti

mar-25                         Ivrea (TO)                     Teatro Giacosa

mar-26                         Firenze                         Teatro Puccini

mar-27                         Volterra (PI)                  Teatro Persio Flacco

mar-28                         Fidenza (PR)                 Teatro Magnani

apr-01                          Venaria Reale (TO)        Teatro Concordia

apr-02                          Omegna (VB)                Teatro Sociale

apr-03                          Bra (CU)                       Teatro Politeama

apr-04                          Russi (RA)                    Teatro Comunale

apr-05                          Concordia sulla Secchia (MO)   Teatro del Popolo

apr-06                          Crema (CR)                   Teatro San Domenico

 
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