MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA: IO SANTO TU BEATO

22 – 27 MAGGIO 2018                                      

INSERITO IN INVITO A TEATRO

 

IO SANTO TU BEATO

testo e regia Renato Sarti
in collaborazione con Bebo Storti

conRenato Sarti, Bebo Storti eDelma Pompeo

scene e costumi Carlo Sala

musicheCarlo Boccadoro

voce RadiomariacensuraDaniele Luttazzi

produzioneTeatro della Cooperativa

 

Io adesso arringo contro di te, tu mi ascolti seduto, poi faremo il contrario e alla fine le pecorelle, con il loro applauso, decideranno chi dei due va in paradiso.

 

Papa Pacelli è un elegantissimo Pantalone che parla latinorum e indossa una mitria a forma di Cupola di San Pietro; Padre Pio è un Balanzone pugliese con il saio, il naso a peperone, ultras del Foggia. I due si incontrano nell’aldilà e, dopo i convenevoli di rito e aver rievocato brevementealcune pagine poco edificanti della storia della Chiesa, vengono a sapere che Papa Wojtyla ha proclamato quattrocentottantadue santi e milletrecentotrentotto beati e in paradiso c’è rimasto un posto solo. Fra loro si scatena una lotta senza esclusione di colpi. Papa Pacelli accusa Padre Pio di mercimonio paganeggiante e di aver trasformato San Giovanni Rotondo nella Las Vegas del Gargano, ma a sua volta è accusato del pesante silenzio del Vaticano rispetto allo sterminio ebraico. A dirimere l’aspra contesa giungerà nientemeno che Dio in carne e ossa: una ballerina brasiliana di colore, che non solo canta, si dimena e invita le pecorelle presenti ad amarsi e gioire della vita, ma fa anche riferimento alla Teologia della Liberazione e alle esperienze di uomini di Chiesa straordinari come Padre Zanotelli e Don Gallo.

Sarti e Storti fanno ricorso, con tanto di maschere, alla Commedia dell’Arte e non rinunciano a ricordare, con un trascinante blues finale, il profondo messaggio del Vangelo, mettendo in rilievo la discrasia fra i vertici del Vaticano e quei sacerdoti che operano nel sociale a difesa e in aiuto degli ultimi della terra.

Dopo secoli di vessazioni, denunce, arresti e censure una piccola vendetta pacifica del teatro, consumata grazie a una delle sue armi più congeniali ed efficaci: quella tagliente dello sghignazzo.

 

ORARI

martedì, mercoledì, venerdì e sabato > 20.30
giovedì > 19.30 - BIGLIETTO UNICO 10 euro
domenica > 17

 

PREZZI

intero 18 euro – ridotti 15/9 euro

www.teatrodellacooperativa.it  - Via Hermada 8, Milano – tel. 02.6420761

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