MILANO, ATIR ON THE ROAD 2019/2020

“…raccontami, o Musa”

ATIR ON THE ROAD 2019 | 2020

 

Eccoci giunti alla terza stagione di Atir “On the road”.

Il Teatro Ringhiera è chiuso da due anni - da due anni siamo rimasti senza sede.

E’ stato un duro colpo per noi e un duro colpo per la comunità che si era costruita attorno al teatro. Il Comune di Milano e la Fondazione Cariplo hanno dichiarato pubblicamente la volontà di trasformare l’intero stabile di via Boifava 17 in un esempio virtuoso di “teatro di confine”. Si cercano fondi, si costruiscono ipotesi e progetti.

Finora, però, non è partito alcun cantiere.

Per non distruggere quello che abbiamo costruito negli anni, abbiamo deciso di continuare a presidiare la zona del Teatro e di piazza Fabio Chiesa, a tenere laboratori di teatro sociale, a organizzare feste e incontri di arte partecipata sulla piazza. Continuiamo a collaborare coi principali soggetti istituzionali e non della zona, come operatori culturali e cittadini prima ancora che come artisti e produttori di teatro, nella speranza di tenere almeno in parte i riflettori accesi su quella piccola porzione di mondo.

Nel frattempo presentiamo gli spettacoli e i saggi nei diversi teatri di Milano: in questo viaggio, ai vecchi amici se ne sono aggiunti di nuovi. Superfluo dire che ne siamo orgogliosi e grati, doveroso invece è ringraziare chi ci accoglie, offrendoci dimora e ristoro. Con ognuno di loro si cerca un rapporto più profondo, una relazione più duratura coi diversi pubblici. E’ un’esperienza davvero unica: una mappa di incontri trasversali nei centri pulsanti della vita culturale della città.

E così quest’anno saremo accolti da Teatro Filodrammatici, Teatro Manzoni, MTM – Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro Elfo Puccini, Teatro Gerolamo, Pacta dei Teatri, Teatro della Cooperativa, Alta Luce Teatro, Teatro Munari, accanto ai quali vogliamo ricordare anche le ospitalità dei due anni passati: Piccolo Teatro, Teatro Franco Parenti, Pime Teatro, Teatro Carcano, Olinda/teatro La Cucina, Il cielo sotto Milano, Apres-coup, Spazio Idroscalo, Teatro Verdi, LabArca.

Tutto questo è un viaggio che ci mette alla prova, un viaggio che facciamo con la passione e l’intelligenza della scoperta.

Nel cuore, però, sogniamo Itaca. Come potrebbe essere altrimenti?

Odisseo ci ha messo dieci anni a tornare, quanti è durata la guerra di Troia. Dopo dieci anni al Teatro Ringhiera, speriamo non ne debbano passare altrettanti per ritornare nella nostra Itaca.

Ovunque essa si collochi.

 

Serena Sinigaglia

Direttore artistico ATIR

 

Risultati stagione On the road 2018 | 2019:

 

24 spettacoli

22.483 presenze

80 repliche

15 teatri

19 laboratori sul territorio

332utenti

 

 

CalendarioAtirOn the road 2019 | 2020

 

Domenica 20 ottobre 2019 - MTM / La Cavallerizza

“Le ragazze raccontano” –viaggio attraverso i romanzi del ‘900

WALDEN - INTO THE WILD di Henry David Thoureu| Lettura con Mila Boeri | musiche a cura di David Remondini

 

Da martedì 29 ottobre a domenica 3 novembre 2019 - Teatro Filodrammatici

ALDILA’ DI TUTTO

di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa
drammaturgia Carlo Guasconi e Chiara Stoppa | supervisione Arturo Cirillo

Domenica 17 novembre 2019 – MTM / La Cavallerizza

“Le ragazze raccontano” – viaggio attraverso i romanzi del ‘900

LA MIA STORIA CON MOZART di Eric-Emmanuel Schmitt |Lettura con Chiara Stoppa

 

Domenica 1 e 15 dicembre 2019, 9 febbraio e 1° marzo 2020 - Teatro Manzoni/foyer

RACCONTI DI ZAFFERANO ovvero Il rito della sopravvivenza non si celebra da soli
cena-spettacolo a base di paella | di e con Maria Pilar Pérez Aspa 

 

Da giovedì 9 a domenica 12 gennaio 2020 - Teatro della Cooperativa

THE DEI AFTER

di Domenico Ferrari | con Mila Boeri, Cristina Castigliola, Matilde Facheris
regia di Rita Pelusio - PRIMA NAZIONALE

Domenica 12 gennaio 2020 – MTM / La Cavallerizza
“Le ragazze raccontano” –viaggio attraverso i romanzi del ‘900

LA PIAZZA DEL DIAMANTE - di MercèRodoreda|Lettura con Maria Pilar Pérez Aspa

Martedì 28 e mercoledì 29 gennaio 2020 - Teatro Manzoni

ROBA MINIMA, S’INTEND! concerto malincomico

di e con Stefano Orlandi |canzoni di Enzo Jannacci | contaminazioni letterarie di Beppe Viola, Franco Loi, Giovanni Testori, Walter Valdi|alla chitarra Massimo Betti | al contrabbasso Stefano Fascioli | alla fisarmonica Giulia Bertasi


Domenica 2 febbraio 2020 – MTM / La Cavallerizza

“Le ragazze raccontano” –viaggio attraverso i romanzi del ‘900

UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSAdi BohumilHrabal

Lettura con Matilde Facheris | alla chitarra Massimo Betti

Da martedì 11 a domenica 16 febbraio 2020 – MTM / Teatro Litta

UTØYA

un testo di Edoardo Erba |con la consulenza di Luca Mariani, autore de Il silenzio sugli innocenti | con Arianna Scommegnae Mattia Fabris |regia Serena Sinigaglia

 

Domenica 16 febbraio 2020 – MTM / La Cavallerizza

“Le ragazze raccontano” –viaggio attraverso i romanzi del ‘900

IL BUIO OLTRE LA SIEPE di Harper Lee |Lettura con Arianna Scommegna

 

Domenica 15 marzo 2020 – MTM / La Cavallerizza

“Le ragazze raccontano” –viaggio attraverso i romanzi del ‘900

FURORE di John Steinbeck|Lettura con Sandra Zoccolan

 

Domenica 22 marzo 2020 - Teatro Manzoni/foyer

(S)LEGATI

di e con Jacopo Maria Bicocchi e Mattia Fabris

 

Domenica 29 marzo 2020 - Teatro Manzoni/foyer

UN ALT(R)O EVEREST

di e con Jacopo Maria Bicocchie Mattia Fabris

 

Giovedì 16 e venerdì 17 aprile 2020 - Teatro Manzoni
ALMENO TU NELL’UNIVERSO - omaggio a Mia Martini
di e con Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan | pianoforte e arrangiamenti Mell Morcone – PRIMA MILANESE -

 

Da venerdì 8 a domenica 10 maggio 2020 - Teatro Gerolamo

DI A DA IN CON SU PER TRA FRA SHAKESPEARE

testo e regia Serena Sinigaglia| con Mattia Fabris, Arianna Scommegna e Serena Sinigaglia

 

Venerdì 15 e Sabato 16 maggio 2020 - Teatro Gerolamo

G (semplicemente) - canzoni e monologhi rubati a Giorgio Gaber e Sandro Luporini

di e con Stefano Orlandi |alla chitarra Massimo Betti | al contrabbasso Stefano Fascioli

 

Sabato 6 e domenica 7 giugno 2020 - Alta Luce Teatro

…E BASTAVA UN’INUTILE CAREZZA A CAPOVOLGERE IL MONDO

RACCONTO ANARCHICO E POETICO DI PIERO CIAMPI

con Arianna Scommegna|drammaturgia musicale e arrangiamenti di Giulia Bertasi | alla fisarmonica Giulia Bertasi| un progetto di Arianna Scommegna e Massimo Luconi| regia Massimo Luconi  

ANTEPRIMA MILANESE

 

Da martedì 16 a venerdì 19 giugno 2020 - Teatro Elfo Puccini/sala Shakespeare

ITALIA ANNI DIECI

di Edoardo Erba | regia di Serena Sinigaglia| con Mattia Fabris, Stefano Orlandi, Maria Pilar Pérez Aspa, Debora Zuin, Chiara Stoppa e Sandra Zoccolan

 

SPETTACOLI

 

Da martedì 29 ottobre a domenica 3 novembre 2019 - Teatro Filodrammatici

ALDILA’ DI TUTTO

di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa | drammaturgia Carlo Guasconi e Chiara Stoppa

supervisione Arturo Cirillo | assistente alla regia Lorenzo Ponte | scene e costumi Eleonora Rossi| disegno luci Alessandro Verazzi | scelte musicali Roberta Faiolo

produzione ATIR Teatro Ringhiera

con il sostegno di NEXT 2018/2019 progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

si ringrazia Olinda/TeatroLaCucina per la collaborazione

 

Il luogo è la stessa isola in cui l'anno prima Chiara ha accompagnato la sua amica Giovanna per un'ultima vacanza. Giovanna è malata. Giovanna ha trentaquattro anni. Giovanna morirà dopo un mese. Dopo questa vacanza, Giovanna regala a Chiara la sua ultima settimana di vita in ospedale, in cui raccoglie pensieri ed emozioni, riflessioni e contraddizioni.

L'estate dopo, con Valentina, sulla stessa isola, si trasforma nella possibilità di rivivere spazi, rapporti e pensieri con un tempo nuovo, non calcolabile, non identificabile ma solo attraversabile.

Che cos'è questo tempo? Non coincide con nulla, è in mezzo, è quello che c'è in mezzo. I concetti della vita e della morte vanno scissi. I due limiti del segmento A e B sono nascita e morte, non vita e morte. Quello che ci sta in mezzo, gli infiniti punti C, sono le possibilità che le due attrici vogliono raccontare.

 

“La morte a teatro, la coesistenza dei vivi e dei morti, il morire e il dover rialzarsi perché è tutto per finta, e domani si ricomincia, tutto questo mi risuona. Come anche il chiedersi dove si va, se si va, in qualche luogo o in qualche tempo, dopo morti; come i vivi pensano ai morti, e come forse i morti si occupano dei vivi. Sentire discutere Chiara e Valentina su le morti, anche le loro, mi porta inesorabilmente a pensare alle mie, a quelli che non ci sono più, a quanto è prezioso e delicato esserci, e soprattutto a quanto il teatro ci salva, portandoci fuori delle ferree leggi della natura e della Storia. Per lasciarci lì dove tutto esiste per un istante e per sempre, perché finita una storia la si può sempre riraccontare, o raccontarne di nuove, in un eterno e poi, e poi.....”

Arturo Cirillo

 

Spettacolo inserito in INVITO A TEATRO - tagliando ATIR

 

TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO via Filodrammatici 1 Milano
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1 e 15 dicembre 2019 / 9 febbraio e 1° marzo 2020 –foyer del Teatro Manzoni

RACCONTI DI ZAFFERANO

ovvero “Il rito della sopravvivenza non si celebra da soli”
cena-spettacolo a base di paella | di e con Maria Pilar Pérez Aspa| produzione ATIR Teatro Ringhiera

 

«Mangiamo e parliamo con lo stesso organo. Cibo e parole convivono nella nostra bocca e si nutrono a vicenda. Per questo l'atto di mangiare rappresenta uno degli aspetti più evidentemente culturali nell'uomo.

Ho raccolto pagine memorabili di Cervantes, Proust, Vicent, Montanari, Scarpellini, Montalbàn, Fernando de Rojas: pagine che parlano di cibo, di fame, di nutrimento, di ritualità… le ho messe assieme a tante ricette e le ho sparpagliate sulla tavola da pranzo.

Così è nata questa letteratura ai fornelli, una sorta di fumetto a parole sulla storia dell’alimentazione: due pentole, un tavolo lungo, dei commensali, testi e riflessioni sull'atto di mangiare. Si cucina, si racconta, si mangia. Perché col cibo non si gioca, ma ci si può divertire.»

Maria Pilar Pérez Aspa

 

TEATRO MANZONI MILANO via Alessandro Manzoni 42 Milano
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Da giovedì 9 a domenica 12 gennaio 2020 - Teatro della Cooperativa

THE DEI AFTER

di Domenico Ferrari
| con Mila Boeri, Cristina Castigliola, Matilde Facheris| scene e costumi Ilaria Ariemme | luci e suoni Luca De Marinis | regia di Rita Pelusio| produzione ATIR Teatro Ringhiera
- PRIMA NAZIONALE -

 

L’uomo, il maschio, si è inceppato, non funziona più.
Crisi di valori, perdita di ruolo, paura della vita: l’uomo, il maschio, smarrisce la sua posizione nel mondo, il suo senso di esistere.
Come aggiustarlo? E’ ancora possibile, e soprattutto, ne vale ancora la pena?
Dov’è l’errore, cosa è andato storto?

A questo problema sono chiamati a dare una soluzione tre improbabili dèi: un decrepito Zeus, un Efesto tracagnotto e un ingenuo Ermes.
Sono ciò che rimane delle potenti divinità che furono un tempo.

Sono tre figure grottesche della crisi dell’uomo nel nostro quotidiano: insufficienti, inadeguati, perennemente alla ricerca di un riscatto che non arriva.

Posti davanti a un problema che sembra impossibile da risolvere daranno vita a un confronto-scontro comico e profondo allo stesso tempo, in cui le singole istanze si riveleranno sempre troppo limitate, le proposte troppo sgangherate e fallimentari, facendo così procedere la storia in un susseguirsi serrato di dialoghi, giochi linguistici, gags e incastri di ragionamento che smonterà miti e certezza del maschile per approdare infine a una domanda decisiva: se il maschio è un tale fallimento perché continuiamo a metterlo al centro di ogni progetto sociale?

Uno spettacolo che prende spunto da varie ispirazioni quali gli studi di Joan Bolen e dal sottile umorismo di “Che cos’è l’uomo” di Mark Twain.
Una commedia di ruoli che nasconde in sé un’ulteriore sorpresa: i nostri dèi infatti sono impersonati da tre attrici che, dopo anni di lavoro all’interno del Kollettivo King del Teatro Ringhiera, hanno deciso di portare in scena, in chiave comica, il maschile che le abita.

Un irriverente gioco nel gioco che non vuole risparmiare niente e nessuno e che promette di farci ridere e pensare.

TEATRO DELLA COOPERATIVA via privata Hermada 8 Milano
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Martedì 28 e mercoledì 29 gennaio 2020 - Teatro Manzoni

ROBA MINIMA, S’INTEND!

concerto malincomico

di e con Stefano Orlandi | canzoni di Enzo Jannacci | contaminazioni letterarie di BeppeViola, Franco Loi, Giovanni Testori, Walter Valdi| alla chitarra Massimo Betti | al contrabbasso Stefano Fascioli| alla fisarmonica Giulia Bertasi| scene Maria Spazzi | costumi Federica Ponissi| luci Alessandro Verazzi| immagini Pietro Paroletti| produzione ATIR Teatro Ringhiera

 

Lo spettacolo-concerto è un percorso di musica, parole e immagini intorno alla figura del cantautore milanese e della Milano che egli ha raccontato nelle canzoni fin dagli anni ’60. I sogni e le miserie di chi sta ai margini di una società che corre troppo veloce, incurante degli ultimi.

Jannacci è stato sempre dalla parte degli ultimi, dei balordi, li ha cantati con il cuore in gola, nei suoi versi c’è la speranza che non si arrende.

Jannacci racconta l’avventura umana attraverso piccole storie di personaggi affamati di fantasia, ma con i piedi ben piantati nel delirio quotidiano della realtà. Nelle sue canzoni c’è il mondo visto con gli occhi di un clown: un clown moderno, “allampanato, fulmineo e folle”, dove il riso e il sorriso si mescolano con la malinconia dei ricordi, con la tristezza e anche con la rabbia per un mondo che non è certo il migliore dei mondi possibili, ma l’abbiamo fatto noi, e in questo mondo ora ci tocca vivere. Proprio come un clown, Jannacci ha la capacità di stupire, di creare atmosfere poetiche, di inventare incantesimi, di far ridere e piangere allo stesso tempo.

Canzoni comiche e malinconiche, ovvero malin-comiche.


Le canzoni sono introdotte, seguite, contaminate dalle parole di alcuni autori milanesi che, per assonanze logiche e illogiche, danno vita a una carrellata di personaggi eccentrici, surreali, timidi o inquieti, ma sempre densi di quella umanità semplice e schietta di cui erano ricche le periferie popolari e le case di ringhiera della Milano negli anni ‘50-‘60.

 

TEATRO MANZONI MILANO via Alessandro Manzoni 42 Milano
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Da martedì 11 a domenica 16 febbraio 2020 – MTM Teatro Litta

UTØYA

un testo di Edoardo Erba | con la consulenza di Luca Mariani, autore de Il silenzio sugli innocenti | con Arianna Scommegnae Mattia Fabris| scene Maria Spazzi | luci Roberto Innocenti | regia Serena Sinigaglia | co-produzione ATIR Teatro Ringhiera e Teatro Metastasio di Prato | con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia

 

«Tutto è cominciato con un libro, Il silenzio sugli innocenti di Luca Mariani, un giornalista che non si arrende alle prime risposte, che insiste. È il 22 luglio 2011, in Norvegia. AndersBehringBreivik, "il mostro", scatena l’inferno. Otto morti con un’autobomba a Oslo, un diversivo e poi il vero obbiettivo: 69 ragazzi laburisti uccisi uno a uno nell’isola di Utøya, il ‘paradiso nordico’, sede storica dei campeggi estivi dei giovani socialisti di tutto il mondo.

Avevo rimosso quei fatti. Come avevo potuto dimenticare una strage tanto grave e recente avvenuta nel cuore di un'Europa in pace e unita? Perché avevo dimenticato? La risposta non ha tardato ad arrivare.La narrazione restituita dai media era distorta, faziosa e arbitraria: una delle tante tragedie causate da "pazzi" armati, come quelle che succedono spesso in America. Insomma quel genere di fatti per cui scuoti la testa e passi oltre fino a dimenticartene.

Niente di più sbagliato. Scoprivo che la strage era stata pianificata per anni, con lucidità e coscienziosità al limite del maniacale, e che non era contro un obbiettivo a caso ma contro il cuore delle giovani "promesse" del socialismo europeo. Era una strage politica.

Quando ho finito il libro, ho sentito forte il desiderio che probabilmente ha animato l'autore stesso: bisogna parlare di queste cose, rifletterci, farle risuonare nelle nostre vite che non scrivono la Storia ma la vivono.

“Utoya” è il tentativo di fare memoria e denuncia senza fare “teatro civile”, è a pieno titolo una tragedia contemporanea. Guardare ad essa è come guardare a Medea, a Edipo, a Baccanti, con la sola differenza che quanto qui viene narrato è accaduto davvero.

E, forse, potrebbe ancora accadere se non facciamo attenzione a chi siamo, a quale società stiamo contribuendo a costruire, al mondo che vogliamo lasciare in mano ai nostri figli. »

Serena Sinigaglia

 

Spettacolo inserito in INVITO A TEATRO - tagliando ATIR

 

TEATRO LITTA MTM MANIFATTURE TEATRALI MILANESI Corso Magenta 24 Milano

Tel. 02 86454545 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domenica 22 marzo 2020 –foyer del Teatro Manzoni

(S)legati

di e con Jacopo Maria Bicocchi e Mattia Fabris | luci Alessandro Verazzi| musiche Sandra Zoccolan| produzione ATIR Teatro Ringhiera

 

L’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates èla storia di un sogno ambizioso: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande.

Ma è anche la storia di un’amicizia e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.

La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna.

C’è dunque una cima da raggiungere. C’è l’estenuante conquista della vetta.

C’è la gioia dell’impresa riuscita.

E infine, quando il peggio è passato e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota.

Da quel momento in poi, tutto cambia. L’impresa diventa riuscire a tornare vivi: a 5.800 metri, la minima frattura si può trasformare in una condanna a morte, i due ragazzi ne sono consapevoli, ma nonostante le condizioni disperate tentano un’operazione di soccorso.

Tutto sembra funzionare finché, proprio quando le difficoltà sembrano superate ecco che c’è un altro imprevisto, questa volta fatale. E c’è allora il gesto, quel gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno.

Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso, salverà la vita a entrambi: tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base. E a ritrovarsi insperatamente lì dopo 4 giorni.

E’ la storia di un miracolo e al contempo una metafora delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambi.

TEATRO MANZONI MILANO via Alessandro Manzoni 42 Milano
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Domenica 29 marzo 2020 –foyer del Teatro Manzoni

UN ALT(R)O EVEREST

di e con Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi| scene Maria Spazzi | luci Alessandro Verazzi| scelte musicali Sandra Zoccolan| assistenti alla scenografia Erika Giuliano e Marta Vianello

produzione ATIR Teatro Ringhiera con il sostegno diNEXT 2016/2017 progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

 

«Jim Davidson e Mike Price sono due amici. Sono una cordata. Nel 1992 decidono di scalare il Monte Rainier. Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista. “The Mountain” come la chiamano a Seattle. Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei 4 giorni impiegati per raggiungere la cima.

“Un alt(r)o Everest” è una storia vera, non è una storia famosama potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo è. Proprio per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti. Crepacci. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo girarci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili.»

Jacopo Maria Bicocchi e Mattia Fabris

 

TEATRO MANZONI MILANO via Alessandro Manzoni 42 Milano
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Giovedì 16 e venerdì 17 aprile 2020 - Teatro Manzoni
ALMENO TU NELL’UNIVERSO
omaggio a Mia Martini
di e conMatilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan | pianoforte e arrangiamenti Mell Morcone | consulenza drammaturgica Giulia Tollis | scene e costumi Maria Paola di Francesco

produzione ATIR Teatro Ringhiera

- PRIMA MILANESE -

 

Domenica Rita Adriana Berté, in arte Mia Martini, è una delle voci femminili più belle ed espressive della musica italiana caratterizzata da una fortissima intensità espressiva: “Una voce con il sangue, con la carne”.

Tre attrici cantanti cercano di restituirne la grandezza e la fragilità con un racconto variegato che spazia dalle sue splendide canzoni (dalle più conosciute ai gioielli più nascosti), fino a ricordi personali, racconti e testimonianze dei suoi tanti amici artisti, fra cui la amata e odiata sorella Loredana Berté e naturalmente Ivano Fossati, autore di molte sue canzoni, compagno fondamentale di bellissimi progetti artistici e di una travagliata e profonda storia d'amore.

Mia Martini era un'anima mediterranea, calda, solare ma sembra averla sempre accompagnata uno strano senso di solitudine.

Momenti bui e periodi luminosi.

Il rapporto con il padre, l'esperienza del carcere, la terribile nomea di “iettatrice” diffusasi nel mondo dello spettacolo data dall'invidia per quella voce così potente, nuova e commovente; ma anche la capacità di riproporsi, di ricominciare da capo, ogni volta, il successo e le collaborazioni con tanti artisti e compagni di viaggio.

Un racconto in musica e parole.

Un omaggio.

Un ritratto.

Un dono.

TEATRO MANZONI MILANO via Alessandro Manzoni 42 Milano
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Da venerdì 8 a domenica 10 maggio 2020 - Teatro Gerolamo

DI A DA IN CON SU PER TRA FRA… SHAKESPEARE

di Serena Sinigaglia| con Mattia Fabris, Arianna Scommegna e Serena Sinigaglia

scene Maria Paola di Francesco | assistente alle scene Marina Conti | scelte musicali Sandra Zoccolan| regia Serena Sinigaglia | produzione ATIR Teatro Ringhiera

 

Di a da in con su per tra fra… Shakespeare è la storia di un amore. Dell’amore di Serena Sinigaglia, autrice e interprete di questa conferenza–spettacolo, per William Shakespeare. E’ la storia di una consapevolezza maturata negli anni, quella per cui «[…] i maestri, se sono veri maestri, devono aiutarci a illuminare la via per ritrovare noi stessi dentro all’opera che si sta studiando. Dovrebbero suggerirci le domande più appropriate per arrivare a quel senso di appartenenza di cui non si può fare a meno, se davvero si vuole fare esperienza di cultura […]».

Per questo Shakespeare - e come lui tutti i ‘classici’ - ci riguardano e in qualche modo parlano a noi: «perché la cultura non c’è, se non c’è il soggetto vivente che la vive. La cultura è relazione, sempre. Relazione tra le persone, tra i ricordi, tra le emozioni, tra i pensieri». Questo il punto di partenza di Di a da in con su per tra fra Shakespeare, «la storia di come io e Shakespeare ci siamo prima odiati e poi amati pazzamente», spiega la regista. «La storia della mia giovinezza e del mio mestiere. La storia di come sono arrivata a mettere in scena, appena ventenne, Romeo e Giulietta e Lear. La storia di una prima volta, la prima volta che scoprivo quanto vicina e toccante può essere la parola di un poeta, quanta concreta semplicità, quanta vita dentro le sue storie, quanta parte di me dentro i suoi versi».

Una storia molto personale e proprio per questo ‘raccontata da lei medesima’, dalla stessa Sinigaglia, con la collaborazione di alcuni attori della sua compagnia, Arianna Scommegna e Mattia Fabris.

 

TEATRO GEROLAMO Piazza Cesare Beccaria 8 Milano

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Venerdì 15 e sabato 16 maggio 2020 - Teatro Gerolamo

G (semplicemente)

Canzoni e monologhi rubati a Giorgio Gaber e Sandro Luporini

di e con Stefano Orlandi | alla chitarra Massimo Betti | al contrabbasso Stefano Fascioli | Produzione ATIR Teatro Ringhiera

 

Un percorso attraverso oltre trent’anni di canzoni e monologhi proposti da Gaber secondo la formula originale del “teatro-canzone”.Tre decenni di parole e musica che hanno raccontato, senza sconti o compromessi, l’Italia e gli italiani, le trasformazioni della società e dei sentimenti collettivi, le preoccupazioni e i sogni; esaminando e stigmatizzando i vizi, i vezzi, gli umori e i tic di tutta la società. Gaber è stato capace di raccontare storie con graffiante ironia, disegnare personaggi su personaggi esilaranti e disperati, tragicamente comici; ha fatto il ritratto di come siamo con i nostri atteggiamenti, le nostre manie, portandoci alla scoperta del mondo in cui viviamo, parlando del sociale, ironizzando e, allo stesso tempo, sgomentando. Monologhi e ballate che raccontano il compromesso, la miseria, ma anche la guittezza e il ridicolo nel quale anche oggi galleggiamo beatamente.Lo spettacolo, ideato e proposto da Stefano Orlandi, ripercorre tutte le tappe principali della produzione gaberiana da Il signor G del 1970 sino all’album postumo Io non mi sento italiano del 2003 e vuole essere un omaggio al grande artista milanese.

In scena solo pochi elementi, un tavolo, una sedia, una lampada, e la presenza di due musicisti che oltre ad accompagnare le canzoni diventano parte integrante del racconto teatrale creando una relazione costante tra parole e musica.

 

TEATRO GEROLAMO Piazza Cesare Beccaria 8 Milano

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Sabato 6 e domenica 7 giugno 2020 - Alta Luce Teatro

…E BASTAVA UN’INUTILE CAREZZA A CAPOVOLGERE IL MONDO

RACCONTO ANARCHICO E POETICO DI PIERO CIAMPI

con Arianna Scommegna | drammaturgia musicale e arrangiamenti di Giulia Bertasi| alla fisarmonica Giulia Bertasi| un progetto di Arianna Scommegna e Massimo Luconi | regia a cura di Massimo Luconi  

- ANTEPRIMA MILANESE -

 

«Nella storia della musica leggera italiana ci sono cantautori che potremmo definire poeti.

Uno di questi è Piero Ciampi. Scomparso nel gennaio del 1980, un artista incompreso, figlio “maledetto” della Livorno degli anni ‘60/’70. Per molti era solo un alcolizzato disperato con un carattere violento, per alcuni dei suoi amici più cari era “Il migliore di tutti noi”.

Il nostro spettacolo vuole essere un viaggio dentro il suo universo.

Per farlo abbiamo utilizzato solo ed esclusivamente le parole delle sue canzoni e di un paio di sue poesie realizzando così un recital che indaga il percorso esistenziale e poetico della sua anima.

Le canzoni, il vino, le fughe, gli amori nella grande poesia di Piero Ciampi, un personaggio d’eccezione che reinventerà la nostra musica d’autore. In quanto poeta, disadattato al sistema e fuori dalle regole, nella sua opera la sua vita è una porta che si spalanca sui mondi più oscuri e (im)possibili della canzone e della cultura italiana del dopoguerra: una vita a precipizio, fuori dalle logiche e dagli schemi, il percorso di un diverso che aveva tutte le carte in regola per essere un artista.»

Arianna Scommegna e Massimo Luconi

 

ALTA LUCE TEATRO Alzaia Naviglio Grande, 192/B Milano

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Da martedì 16 a venerdì 19 giugno 2020 - Teatro Elfo Puccini

ITALIA ANNI DIECI

di Edoardo Erba

con Mattia Fabris, Stefano Orlandi, Maria Pilar Pérez Aspa, Debora Zuin, Chiara Stoppa, Sandra Zoccolan | regia di Serena Sinigaglia | musiche GipoGurrado| scene Maria Spazzi | luci Alessandro Verazzi| costumi Federica Ponissi| attrezzeria Maria Paola Di Francesco

produzione ATIR Teatro Ringhiera con il sostegno di NEXT 2013/2014 progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

 

Italia anni dieci racconta la storia di sette personaggi: di un industriale sull'orlo del suicidio e della sua signora, di una madre protettiva, di una figlia eterna disoccupata, di un insegnante di salsa e di una badante albanese.

In una società dove tutti i riferimenti stanno per saltare, dove le sicurezze del passato non esistono più e sul futuro si addensano nubi che nessuno ha il coraggio di scandagliare, le persone si muovono alla cieca, aggrappandosi a qualsiasi cosa che sembri una certezza per non affondare. Come in un film che gira al contrario, i segni s’invertono: non si lavora più per essere pagati, ma si paga per lavorare. E si balla sulle macerie invece di raccoglierle e provare a ricostruire.

Cinico, nevrotico, spietato, ma anche tenero e comico, Italia anni dieci porta lo spettatore nell'occhio del ciclone. E facendolo vorticare nel dramma, restituisce un'immagine caleidoscopica e indelebile della crisi che stiamo attraversando.

 

«Volevo portare sulla scena uno spettacolo che fosse come il film America oggi, uno straordinario spaccato dell’America anni ’90, firmato Robert Altman su testi di Carver. Un film che resta per me una pietra miliare del cinema americano.

Volevo un testo corale che parlasse della crisi, anzi no, del baratro sociale e culturale nel quale siamo caduti e dal quale sembra non riusciamo a rialzarci.

Edoardo Erba ha raccolto la sfida e per ben due anni abbiamo lavorato alacremente a questo testo

Così è nato Italia anni dieci.»                                                         

Serena Sinigaglia

 

TEATRO ELFO PUCCINI Corso Buenos Aires 33 Milano

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LE RAGAZZE RACCONTANO: VIAGGIO ATTRAVERSO I ROMANZI DEL ‘900

MTM / La cavallerizza

 

Domenica 20 ottobre 2019

Walden - Into the wild

di Henry David Thoureu

Lettura con Mila Boeri | musiche a cura di David Remondini

 

Concord, Massachusetts. E’ la fine di marzo del 1845, Henry David Thoreau prende in prestito un’ascia e si dirige nei boschi presso il Lago di Walden, dove intende costruirsi una casa e «vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, vivere in modo così risoluto e spartano da sbaragliare tutto quanto non fosse vita».

Ne nasce Walden, opera che racconta due anni di esplorazione allo stesso tempo delle profondità intime del proprio io - come individuo e come esponente della mentalità collettiva nazionale - e del mondo esterno naturale.

Walden diverrà il testo a cui, oltre un secolo dopo, si ispireranno tanto i movimenti ecologisti che Gandhi e le controculture contemporanee, divenendo la bibbia dell’anticonformismo, del rifiuto delle leggi ingiuste e di una vita sobria e immersa nella Natura.

 

Domenica 17 novembre 2019

LA MIA STORIA CON MOZART

di Eric-Emmanuel Schimitt

Lettura con Chiara Stoppa

 

La storia di un ragazzo che non riesce a trovare la propria anima - e che infine si salva e impara ad amare la vita grazie alla musica di Mozart - diventa un’occasione per ascoltare alcuni dei migliori brani del compositore austriaco. Scopriamo così, tra le note di Mozart, risposte ai grandi quesiti dell’esistenza: Dio, l’amore, la morte, perché viviamo, cos’è il dolore…

Scopriamo come l’infanzia diventi spirito dell’infanzia in età avanzata. Scopriamo come la profondità e la leggerezza non siano una il contrario dell’altra. Scopriamo come sofferenza e allegria non si escludano a vicenda. Scopriamo che l’arte è semplicità, che non c’è bisogno del rumore e delle tinte forti per affermare la bellezza, né per incantare il pubblico. Questo racconto, profondo come un’opera filosofica e avvincente come un romanzo, non è solo una guida all’ascolto di Mozart, sarebbe forse più esatto definirlo una guida all’ascolto di noi stessi tramite Mozart.

 

domenica 12 gennaio 2020
LA PIAZZA DEL DIAMANTE
di MercèRodoreda
Lettura con Maria Pilar Pérez Aspa

Con la fine della guerra civile e la vittoria del franchismo in Spagna MercèRodoreda lascia famiglia e figlio a Barcellona e parte per un lungo esilio: Bordeaux, Limoges, Ginevra. Da questo esilio scriverà uno dei romanzi più belli mai scritti sulla guerra civile spagnola. Trent’anni della vita di una donna semplice, Natalia, che soffre miserie, fame, lutti, un matrimonio fallito e la guerra, la guerra… La guerra come sfondo di tutto.

La sensazione leggendo questo libro è che la Rodoreda si sieda al tuo fianco e te lo racconti a voce bassa, concatenando una serie di eventi piccoli, insignificanti, quotidiani, apparentemente irrilevanti, attraverso i quali apre delle finestre su un mondo che malgrado loro si trasforma.

Una figura di donna che contempla il mondo che la circonda.

 

Domenica 2 febbraio 2020

UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSA

di BohumilHrabal

lettura con Matilde Facheris | alla chitarra Massimo Betti

 

A Praga, un uomo chiamato Hanta lavora, da trentacinque anni, a una pressa nella quale trovano la loro fine tutti i libri della città, che lui trasforma in pacchi sigillati e armoniosi, in “opere d'arte”. E'una persona semplice che, a furia di salvare dal macero libri di grandi autori e di portarli a casa per leggerli, s’istruisce contro la propria volontà. Colui che dovrebbe distruggere i libri li salva; colui che ne dovrebbe cancellare ogni traccia, li fa risorgere sotto altre forme. Il libro di Hrabal è un atto d’amore nei confronti dei libri, ma anche di chi li legge e li fa entrare, non tanto nella propria libreria, quanto nella propria vita, nel proprio cuore, nel proprio spirito. Hanta e la sua pressa sono una cosa sola, così come la pressa è una cosa sola con i libri che inghiotte. Così come il lettore con i libri che legge.

 

Domenica 16 febbraio 2020

IL BUIO OLTRE LA SIEPE

di Harper Lee

Lettura con Arianna Scommegna

 

Harper Lee, premio Pulitzer 1960, scomparsa lo scorso febbraio all'età di 89 anni, ha scritto un solo libro nella sua vita: Il buio oltre la siepe

Oltre la siepe c'è l'ignoto, un ignoto che fa paura proprio perché non lo si conosce. E la paura di ciò che è oscuro ma anche solamente diverso genera pregiudizio. Ambientato in una piccola cittadina dell’Alabama nella prima metà del '900, è una storia più che mai attuale raccontata in prima persona da Scout, una bambina che con la sua purezza e innocenza accende una piccola fiamma nel buio di una comunità spaventata, chiusa e razzista.

Domenica 15 marzo 2020

FURORE

di John Steinbeck

Lettura con Sandra Zoccolan

 

Steinbeck raccontò di aver voluto «mettere un’etichetta vergognosa su quei bastardi avidi che sono responsabili» della Grande Depressione e delle sue conseguenze, e di aver «fatto del mio meglio per far saltare i nervi al lettore» a ogni pagina: Furore divenne il romanzo di denuncia della Grande Depressione degli anni Trenta, raccontando il viaggio della speranza dei contadini affamati del Midwest verso la più prospera California, dove Steinbeck stesso era nato.

La sua scrittura è così realistica che sembra di vedere il giallo dei campi, di sentire il calore del sole rovente sulla pelle, la polvere rossa della terra che ti va nel naso, l'odore del poco, pochissimo cibo che - quando c'è - sfrigola in padella o bolle nei pentoloni.

Ci narra di gente disperata, che deve lasciare la propria casa per cercarsi un altro posto in cui vivere, tra gente estranea che non ti sopporta e non vuole darti un lavoro, ma sfruttarti, trattandoti come una bestia da soma, levandoti il rispetto per te stesso.

Ci narra di razzismo, di diseguaglianze sociali, di tentativi di sciopero e d‘insurrezioni da parte di chi avverte di possedere una coscienza sociale, civica.

Un popolo di famiglie in fuga che, come i Joad, perdono pezzi lungo la strada e imparano quanto la giustizia sociale nasca dalla solidarietà umana e non abbia quasi niente in comune con la legge costituita. Famiglie, scrive Steinbeck, che nella condivisione del bisogno imparano a trasformarsi da “io” a “noi”.

«Io ci sarò sempre, nascosto e dappertutto…dove c’è qualcuno che lotta per dare da mangiare a chi ha fame… dove c’è uno sbirro che picchia qualcuno…sarò negli urli di quelli che si ribellano

 

LA CAVALLERIZZA MTM MANIFATTURE TEATRALI MILANESI Corso Magenta 24 Milano

Tel. 02 86454545 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

PROPOSTE PER FAMIGLIE E SCUOLE

 

Domenica 17 novembre 2019 pomeridiana - Teatro Munari

Lunedì 18 novembre 2019 ore 11 e martedì 19 novembre ore 10- Teatro Munari

AMICI PER LA PELLE

di Emanuele Adrovandi e Jessica Montanari | con Mila Boeri e David Remondini|regia Renata Coluccini|movimenti scenici Micaela Sapienza | luci Marco Zennaro | coproduzione ATIR Teatro Ringhiera eTeatro del Buratto

età consigliata: dai 6 anni

 

Un racconto di amicizia e tradimento, di scoperta di sestessi e dell’altro che mette al centro il rispetto reciproco e dell’ambiente. Una fiaba moderna in cui vengo narrate le avventure di Zeno, un ragazzo che si sente solo e per esigenze di lavoro si traveste da asino, e di Molly un’asina vera, un’asina intelligentissima. Un giorno, entrambi in fuga, si incontrano. Lui se ne va da un luogo che l’ha deluso, lei scappa da una prigionia. Il loro incontro cambierà la vita ad entrambi.

Il viaggio di Molly e Zeno li porterà, attraversando un bosco, a raggiungere il Posto Segreto sognato da Molly: un luogo dove gli animali convivono pacificamente, rispettando l’ambiente e la natura, naturalmente un luogo dove l’uomo non è ammesso.

Quando Zeno tradirà l’amicizia di Molly scoprirà quanto è importante e necessario il loro legame e sarà finalmente disposto a rischiare se stesso per salvare l’amica.
Insieme affronteranno diverse situazioni in cui le loro differenze emergeranno e creeranno complicità ma anche conflitti. Ma è di tutto questo che si nutre un’amicizia vera.

Le incomprensioni e la diversità generano situazioni comiche e drammatiche e il loro incontrarsi e scegliersi porta con sé la poesia del sentimento. Attraverso la metafora, il racconto fantastico, possiamo meglio comprendere che curare e rispettare il nostro mondo parte dal conoscere e rispettare se stessi e gli altri nella loro diversità e bellezza.

 

TEATRO BRUNO MUNARI via Giovanni Bovio 5 Milano
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 02 27002476

 

 

1 e 2 aprile 2020 ore 11.00 – Pacta dei Teatri/Salone di via Dini

VALORE D’USO
regia e scene di Antonio Viganò|collaborazione alla drammaturgia e alle visioni Gigi Gherzi| con Matteo Ambrosini, Edoardo Busnati, Cristina Ciminaghi, Luana De Lucia,
Massimiliano Pensa e Chiara Tacconi | disegno luci Giancarlo Salvatori | costumi e attrezzeria Marina Conti e Marianna Cavallotti | assistente alla regia Lucia Nicolai | produzione ATIR Teatro Ringhiera

in collaborazione con Comunità Progettoall’interno del progetto di teatro integrato Gli spazi del teatroe con Teatro La Ribalta – Accademia Arte della diversità


età consigliata: dai 13 anni

 

Lo spettacolo s’interroga sui concetti di diversità e omologazione sociale, rispetto delle differenze, comprensione/attenzione alle fragilità (e non stigmatizzazione delle stesse) e può anche far emergere eventuali disagi sociali ed emotivi che i ragazzi in prima persona vivono. In scena gli attori abili e diversamente abili del progetto "Gli spazi del teatro", il vero protagonista però è il pubblico chiamato ad interrogarsi sulla natura del suo sguardo quando intercetta il diverso, l'altro, il non conforme. Chi ha bisogno di chi? E chi ne fa uso?
Abili alcuni, diversamente abili gli altri; alla fine è proprio questo, il punto, per gli uni come per gli altri, per loro come per noi, pare che la fatica sia la stessa: piacere, essere accettati, conformati, “abbastanza”. In controluce l’eco di un mondo che ci vorrebbe sempre performativi e all’altezza.

«Fatti cadere dentro un’arena, sei attori cercano, ognuno a modo suo e con strumenti e linguaggi diversi, un modo, una forma, un’azione, un gesto, per compiacere, per affascinare, stupire o sorprendere il pubblico. Sembra che chiedano continuamente: “vado bene così?”.»

Antonio Viganò

 

PACTA DEI TEATRI – Salone di via Dini
Via Ulisse Dini 7 Milano

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LABORATORI PER LA CITTADINANZA

con il patrocinio del Municipio 5

Tutti i lunedì dal 21 ottobre 2019 a maggio 2020 / dalle 20.00 alle 22.00

LABORATORIO DI TEATRO ADULTI

L’esperienza del laboratorio teatrale permetterà ai partecipanti di sviluppare, attraverso linguaggi differenti, propri della pratica teatrale, competenze relazionali e comunicative. Inoltre, dopo una prima fase propedeutica, i partecipanti saranno guidati dai conduttori nella creazione di uno spettacolo finale al fine di sperimentare in prima persona il processo creativo che caratterizza il lavoro dell’attore

 

Tutti i lunedì dal 21 ottobre 2019 a maggio 2020 / dalle 10.30 alle 12.30
oppure tutti i martedì dal 22 ottobre a maggio 2020 / dalle 10.30 alle 12.30

LABORATORIO DI TEATRO OVER 60

Un laboratorio teatrale settimanale rivolto agli anziani o adulti interessati. Il percorso confluisce nella messa in scena di uno spettacolo finale.La conduzione è affidata a registi e attori differenti, con l’obiettivo di offrire ai partecipanti un’esperienza formativa e umana di qualità e di restituire loro il piacere dell’apprendimento e della crescita, che l’età e ruolo sociale troppo spesso negano.

 

Tutti i lunedì dal 28 ottobre 2019 a maggio 2020 / Due ore a incontro

I tre gruppi di lavoro che si alterneranno nella seguente fascia oraria 15.00/19.30

GLI SPAZI DEL TEATRO

Progetto di teatro integrato nato nel 2000 dalla collaborazione tra ATIR e Cooperativa Sociale Comunità Progetto, rivolto a tutti i cittadini, senza distinzioni di età, storia personale, abilità, cultura, provenienza, condizioni di salute...La conduzione è affidata ad un attore di ATIR, affiancato da un educ-attore, ovvero un educatore professionale con competenze specifiche nelle pratiche di teatro integrato.

Tutte le attività del progetto sono volte a promuovere l’inclusione sociale dei soggetti più fragili attraverso il lavoro diretto su di essi, la formazione di coloro che lavorano quotidianamente a contatto con il disagio e la sensibilizzazione della comunità.

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Tutti i lunedì dal 13 gennaio a maggio 2020 / dalle 20.00 alle 22.00
LABORATORIO DEL KOLLETTIVO DRAG KING

Il Kollettivo Drag King è nato nel 2011 al Teatro Ringhieracon l’obiettivo di indagare, esprimere e mettere in scena il proprio “lato maschile”. Dopo aver organizzato e condotto dal 2015 brevi workshop per condividere l'esperienza acquisita negli anni e la continua ricerca, quest'anno il Kolletivoha deciso di intraprendere un percorso annuale rivolto alla cittadinanza.

Sono invitati tutti: donne e uomini, di ogni età, genere, tendenza, forma, chiunque abbia voglia di scoprire e giocare con il proprio lato maschile.

Partiremo da noi stessi, dalle nostre visioni, dalla nostra fisicità e vocalità. Attraverso improvvisazioni, il lavoro sulla presenza, sulla composizione di un coro, il travestimento ed il trucco, in poche parole, attraverso il teatro, cercheremo il maschio, il KING, che è in noi, per divertirci a riconoscere e smascherare pregiudizi e stereotipi culturali e sociali del nostro essere femminile e maschile.

Tutti i laboratori sopra indicati:

  • sono condotti da attori della Compagnia ATIR
  • prevedono la prima lezione di prova gratuita
  • si svolgono sul territorio del Municipio 5 di Milano
  • si concluderanno con un saggio che si svolgerà presso Pacta dei teatri – Salone di via Dini in via Dini 7 dal 25 al 28 maggio 2020 all’interno della rassegna ATIR “Contenuti Speciali”.

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CAMPUS DI TEATRO 2019/2020

Weekend di teatro per bambini dai 4 ai 12 anni.

Due giorni per conoscersi, confrontarsi e crescere con il teatro e le sue magie. Un invito ai bambini ad esprimere la loro fantasia attraverso un racconto diverso per ogni campus;un modo per imparare, giocando, a collaborare e a costruire assieme una storia.

CALENDARIO 19-20 ottobre| 23-24 novembre | 18-19 gennaio | 14-15 marzo | 9-10 maggio

ORARIO sabato dalle ore 10.00 alle 16.00 | domenica dalle ore 10.00 alle 13.00

DOVEnegli spazi dei frati Minori Cappuccini c/o parco Chiesa Rossa, ingresso via Domenico Savio 3 –Milano.

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CAMPUS ESTIVI 2020

Laboratorio di teatroper bambini dai 6 ai 13 anni.

CALENDARIO da mar 8 a ven 12 giugno | da lun 15 a ven 19 giugno | da lun 22 a ven 26 giugno

ORARI apertura porte 8.30| inizio campus 9.00 | fine campus 16.00 | chiusura porte 16.30

DOVE giardino e palestra dell’Istituto Comprensivo “C. Perone” – Via San Giacomo 1 (ingresso dal retro in Via Santa Teresa)

 

INFO E ISCRIZIONI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 02 87390039

 

E INOLTRE….

ATIR offre laboratori teatrali progettati ad hoc per scuole, RSA e RSD e strutture territoriali che si occupano di stabilità.

Per richieste e informazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

LABORATORI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

 

Da novembre 2019 a luglio 2020

LABORATORIO DI FORMAZIONE PERMANENTE PER ATTORI E DRAMMATURGHI – V EDIZIONE

Il laboratorio permanente è un percorso di formazione di teatro, che si svolge nell’arco di 9 mesi, con la cadenza di un weekend al mese.

Drammaturghi e attori vivono un viaggio di formazione fino alla messa in scena finale di un testo, scritto dai primi e interpretato dai secondi. Il coordinatore del laboratorio permanente per attori è Serena Sinigaglia. Il coordinatore e docente del laboratorio permanente per drammaturghi èLetizia Russo. Ispirazione drammaturgica e motore filosofico del laboratorio permanente dell’edizione 2019/2020 sarà l’Odissea di Omero.

ISCRIZIONI: inviare cv e lettera motivazionale entro e non oltre il 20 ottobre 2019. I candidati selezionati riceveranno conferma entro il 10 novembre 2019. Per maggiori informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 02 87390039

 

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GLI SPAZI DEL TEATRO IN-FORMAZIONE

Percorso di partecipazione consapevole alle pratiche di teatro integrato

Rivolto a operatori sociali, operatori teatrali, insegnanti, studenti e curiosi!

Due le azioni previste:

>Azione 1: partecipazione al Laboratorio di teatro integrato “Gli Spazi del Teatro”

Il laboratorio è promosso in partnership con la Coop. Soc. Comunità Progetto e realizzato in collaborazione con altre cooperative sociali del territorio milanese.Consiste in incontri di due ore che si svolgono una volta a settimana, dal 28 ottobre 2019 a fine maggio 2020.È diretto da un attore professionista di ATIR, affiancato da un educ-attore (educatore professionale con competenze specifiche nelle pratiche di teatro integrato).

Si rivolge a tutti i cittadini, senza distinzioni di abilità, cultura, provenienza, condizioni di salute, età e storia personale.A conclusione del percorso è prevista una dimostrazione di lavoro aperta al pubblico presso Pacta dei Teatri- Sala Ulisse Dini.

>Azione 2: incontri di approfondimento sul laboratorio di teatro integrato Gli Spazi del Teatro

Gli incontri sono condotti da Massimiliano Pensa e Chiara Tacconi.

Attraverso giochi e attivazioni si vuole favorire la rielaborazione del percorso di ciascun partecipante all’interno del laboratorio integrato, la condivisione dei diversi vissuti rispetto all’esperienza e la lettura consapevole dei processi
che permettono a partecipanti così diversi di entrare in dialogo e costituire un gruppo.

 

INFO E ISCRIZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 02 87390039

 

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