MILANO, TEATRO FRANCO PARENTI: SE QUESTO È UN UOMO

Sala Grande
8 - 20 Ottobre 2019

 

SE QUESTO È UN UOMO

dall’opera di Primo Levi (Giulio Einaudi editore)

Condensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti

 

Uno spettacolo di Valter Malosti

 

Scene Margherita Palli

Luci Cesare Accetta

Costumi Gianluca Sbicca

Progetto sonoro G.U.P. Alcaro

Tre madrigali (dall’opera poetica di Primo Levi) Carlo Boccadoro

Video Luca Brinchi, Daniele Spanò

 

In scena Valter Malosti

e Antonio Bertusi, Camilla Sandri

 

Scelte musicali Valter Malosti / Musiche di Joren Ambarchi, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Cracow Kletzmer Band, Morton Feldman, Alexander Knaifel, Witold Lutoslawski, Oy Division, Arvo Pärt, Franz Schubert, John Zorn / madrigali eseguiti e registrati dai solisti dell’Erato Choir: soprani Karin Selva e Caterina Iora, contralto Giulia Beatini, tenori Massimo Lombardi e Stefano Gambarino, bassi Cristian Chiggiato e Renato Cadel - direzione musicale Massimo Lombardi e Dario Ribechi

 

Produzione: TPE - Teatro Piemonte Europa / Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale / Teatro di Roma - Teatro Nazionale.

 

Progetto realizzato in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, Polo del ‘900 e Giulio Einaudi editore in occasione del 100° anniversario dalla nascita di Primo Levi (1919 – 1987).

 

Durata: 1 ora e 50 minuti

 

La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato».

Nel centenario della nascita di Levi, il direttore di TPE - Teatro Piemonte Europa Valter Malosti firma la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo portando per la prima volta in scena direttamentela voce di questa irripetibile opera prima, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo: quella voce senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.

La condensazione scenica del testo è stata curata da Domenico Scarpa e dallo stesso Malosti. La voce è quella del testimone- protagonista, ma i suoi registri sono molti. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi fotogrammi del pensiero nel suo divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi. «Volevo creare un’opera - dice Malosti - che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati».

La scena è di Margherita Palli, che ha immaginato un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case». Le luci sono di Cesare Accetta, i costumi di Gianluca Sbicca, i video di Luca Brinchi e Daniele Spanò. In scena con Malosti i performer Antonio Bertusi e Camilla Sandri.

Il progetto sonoro curato da Gup Alcaro è fondamentale in questa riscrittura scenica: Se questo è un uomo è infatti un’opera acustica. A fare da contrappunto di pura e perfetta forma i tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive nel 1945-46, immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento.

Se questo è un uomoè uno dei pannelli del progetto Me, mi conoscete. Primo Levi a teatro, ideato da Valter Malosti per TPE – Teatro Piemonte Europa con la collaborazione del Centro Internazionale di Studi Primo Levi e Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi e il Polo del ‘900, che a Torino ha visto fra aprile e maggio 2019 la messa in scena anche de I sommersi e i salvati (con Fabrizio Gifuni, Teatro Regio, per Biennale Democrazia), Il sistema periodico(con Luigi Lo Cascio, Teatro Astra) e i due «racconti minerali» Piombo con Nino D’Introna e Mercurio con Richi Ferrero (Teatro Astra).

L’immagine guida è opera del disegnatore e fumettista Pietro Scarnera, che ha rielaborato appositamente per la messa in scena di Sequesto è un uomo una tavola del suo graphic novel Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi (Bologna, Comma 22, 2013), premio Cosmonauti per il miglior libro e Prix Révélation al Festival di Angoulême 2016.

 

Valter Malosti

Regista, attore e artista visivo, Valter Malosti dal 2018 dirige la Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino. In precedenza è stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso e ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2017. Nel 2017 ha ricevuto il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi altri premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio Ubu 2009 per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino e quello dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro sempre per Quattro Atti Profani e per Shakespeare / Venere e Adone. Nel 2004 Inverno di Jon Fosse ha ricevuto il premio Ubu per il miglior testo straniero messo in scena in Italia. Del 2004 è il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini. Maestro d’attori, sotto la sua guida i suoi interpreti hanno meritato importanti riconoscimenti fra cui gli Ubu ad Alice Spisa e Michela Cescon, il Premio della Critica Teatrale a Cescon e Laura Marinoni, il Flaiano a Sabrina Impacciatore per Venere in pelliccia e il Virginia Reiter a Roberta Caronia per l’interpretazione di Ifigenia in Cardiff di Gary Owen. Fra le sue regie più recenti da quando è direttore del TPE: Shakespeare / Sonetti e Molière / Il Misantropo (2018), e La Monaca di Monza di Giovanni Testori che ha debuttato al Teatro Franco Parenti di Milano (2019).

Ha messo in scena nel 2006 Le nozze di Figaro di Mozart per il Teatro Regio di Torino e curato prime esecuzioni di opere contemporanee di Michael Nyman, Azio Corghi, Marco Tutino e Philip Glass. Numerose le regie radiofoniche per Radio3 Rai. Come attore ha lavorato in teatro in numerosi spettacoli di Luca Ronconi, e, fra gli altri, con Federico Tiezzi e Giorgio Barberio Corsetti; nel cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato protagonista del Manfred di Schumann/Byron in un progetto che ha visto collaborare il Teatro Regio di Torino con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

 

Domenico Scarpa

È consulente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, per il quale cura la collana bilingue «Lezioni Primo Levi» pubblicata da Einaudi. Ha curato con Fabio Levi la raccolta di Primo Levi Così fu Auschwitz e ha firmato le Notes on the texts nell’edizione dei Complete Works di Levi (Liveright, New York 2015). Con Ann Goldstein ha tenuto nel 2014 la sesta Lezione Primo Levi dal titolo In un’altra lingua. Con Roberta Mori ha curato l’Album Primo Levi, uscito nel novembre 2017 da Einaudi. Scarpa ha insegnato e svolto ricerca in università italiane e straniere (Napoli-L’Orientale, Milano-Bicocca, Scuola Normale Superiore di Pisa, Middlebury College, Italian Academy at Columbia University). Ha pubblicato monografie su Italo Calvino, Natalia Ginzburg e Franco Lucentini, e la raccolta di saggi Storie avventurose di libri necessari (Gaffi, Roma 2010). Per Einaudi ha curato nel 2012 il terzo e ultimo volume dell’Atlante della letteratura italiana. Fa parte del Comitato Nazionale Bassani, istituito per il centenario della nascita di Giorgio Bassani. Ha curato di recente opere di Natalia Ginzburg (Un’assenza. Racconti, memorie, cronache 1933-1988, Einaudi), di Goffredo Parise (Gli americani a Vicenza e altri racconti 1952-1965, Adelphi) e di Cesare Garboli (La gioia della partita. Scritti 1950-1977, Adelphi, in collaborazione con Laura Desideri). Sta preparando i due volumi delle Opere di bottega di Fruttero & Lucentini per «I Meridiani» Mondadori e una biografia intellettuale di Leone e Natalia Ginzburg. Scrive per «Il Sole 24 Ore».

 

GUP Alcaro

È sound designer, musicista e programmatore. Dal 2006 lavora con Valter Malosti con cui ha realizzato molti spettacoli fra cui Nietzsche / Ecce homo, Shakespeare / Poemetti, Quattro atti profani, Amleto, Il giardino dei ciliegi e Quartett di Heiner Müller, Premio Ubu 2014 come migliore progetto sonoro. Ha ideato elaborazioni sonore dal vivo per Andrea De Rosa, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Sergio Rubini e per artisti come Masbedo e Jan Fabre. Nel 2019 cura il progetto sonoro di due spettacoli del progetto Me, mi conoscete. Primo Levi a teatro: Il sistema periodico con Luigi Lo Cascio e Se questo è un uomo con la regia e l’interpretazione di Malosti.

 

ORARI
martedì 8 Ottobre h 20:30, mercoledì 9 Ottobre h 19:00, venerdì 11 Ottobre h 19:00, sabato 12 Ottobre h 19:30, domenica 13 Ottobre h 15:30, martedì 15 Ottobre h 19:00, mercoledì 16 Ottobre h 19:00,  giovedì 17 Ottobre h 10:30, giovedì 17 Ottobre h 19:00, venerdì 18 Ottobre h 19:00, sabato 19 Ottobre h 19:30,domenica 20 Ottobre h 15:30

 

PREZZI
I settore

Intero 38€
II e III settore

intero 30€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
IV settore

intero 21€; under26 13€; over65 15€; convenzioni 21€

 

INFO

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
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