MILANO, DAL 7 AL 12 DICEMBRE ALL'ELFO PUCCINI, SALA BAUSCH, "SETTANTA VOLTE SETTE"

drammaturgia originale Controcanto Collettivo

ideazione e regia Clara Sancricca

con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella,

Emanuele Pilonero, Clara Sancricca

voce fuori campo Giorgio Stefanori

scenografia Controcanto Collettivo con Antonia D’Orsi

costumi Francesca Di Giuliano, disegno luci Cristiano Di Nicola

uno spettacolo di Controcanto Collettivo

produzione di Progetto Goldstein

con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo, VerdecoprenteRe.Te. 2017

 

Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera.

Racconta il rimorso che consuma, la rabbia che divora, il dolore che lascia fermi, il tempo che sembra scorrere invano. Eppure, racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.

 

«Con Settanta volte sette il nostro collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane.Nella sua gloriosa storia questo concetto ci sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lovede soccombere alla logica – attualmente vincente –  della vendetta. Un tempo ritenuto il puntodi arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell'opinione comune, comeil rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accordaalla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. Chi perdona sembra sminuire iltorto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole.Eppure, il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protestacontro l’assunto che al male vada restituito il male. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro lamemoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E chequesta possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana».

Clara Sancricca

 

«Per scene taglienti, di apparente quotidianità familiare, lo spettacolo racconta la tragedia, quasi casuale, di una notte nei locali romani: un giovane uccide un altro giovane. Il racconto va veloce, tra la costernazione e la rabbia dei parenti, la brusca educazione del carcere per il colpevole, il vaniloquio legale delle indagini. Ma è dal profondo delle coscienze (quelle femminili, non casualmente) se il riavvicinamento e addirittura il perdono può almeno balenare all’orizzonte. Nessun moralismo e nessun compiacimento, ma un racconto che stringe la gola e il cuore. E se produce una lacrima non furtiva, sarà da annotare tra i rari primati della scena di oggi. Non quella religiosa né laica. Quella che non rinuncia ancora al senso dell’emozione».

 

Gianfranco Capitta, il manifesto

 

TEATRO ELFO PUCCINI, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano–Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 - Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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