11 >16gennaio | sala Fassbinder
Una bellissima domenica a Creve Coeur
di Tennessee Williams
regia Tommaso Capodanno
supervisione Arturo Cirillo
con Matteo Berardinelli, Giovanni Prosperi, Dario Caccuri, Tommaso Paolucci
scenografia Dario Gessati
luci Luigi Biondi
supervisione suono Hubert Westkemper
coreografie Francesco Manetti
produzione Teatro dell’Elfo, Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico
Uno spettacolo nato in seno all’attività dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, come progetto di studio su testi di Tennessee Williams, sotto la guida di Arturo Cirillo. Tommaso Capodanno, allievo del corso attori, ha portato in scena questa commedia sentimentale che racconta il rapporto con la solitudine di quattro ‘zitelle’ nell’America degli anni Trenta.
Lo spettacolo continua la sua vita al di fuori della scuola, nelle stagioni dei teatri e approda all’Elfo che lo sostiene produttivamente.
Una bellissima domenica a Creve Coeur è stato scritto da Tennessee Williams nel 1979, quattro anni prima della sua morte. È una commedia brillante, quasi barocca, ambientata negli anni Trenta, quando una donna, se non si era sposata e non aveva avuto figli, non aveva assolto il suo ruolo sociale e diventava zitella.
Dorothea, Bodey, Helena e la Signorina Gluck fanno di tutto per uscire dalla loro condizione di zitella. Agiscono per non essere sole, cercando di costruirsi una vita ideale, con un ruolo all’interno della società (Dorothea sogna un amore romantico con Ralph Ellis, Bodey vorrebbe che Dorothea e Buddy le dessero tanti nipotini, Helena sceglie la vita da single di alta classe, la Signorina Gluck non vuole più vivere nella casa che condivideva con sua madre). Inevitabilmente, purtroppo, tutte e quattro finiscono per cadere in uno stereotipo.
In questo testo quasi inedito c’è tutto Williams, con le sue figure di marginali, solitari, desiderosi d’amore e attenzione, personaggi fratelli di quelli di Un tram chiamato desiderio, Lo zoo di vetro. Williams è un autore con un mondo segnato dal rimorso, dal rimpianto, dall’illusione, ma illuminato dalla forza rigenerante e consolatoria del teatro.
«Oggi che le etichette stanno sparendo, che i ruoli (anche di genere) non sono più così distinti – precisa il regista – il senso di solitudine, che accomuna le protagoniste della storia, e le difficoltà nell’aderire a un modello culturale riguardano tutte e tutti. Per questo abbiamo deciso di raccontare la solitudine di queste quattro donne attraverso quattro interpreti maschili».
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TEATRO ELFO PUCCINI, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato ore 21.00, domenica ore 16.30 – Durata: 1h 30 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 Info e prenotazioni: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.