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Baccanti
di Euripide
traduzione e adattamento Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
regia Laura Sicignano
con Aldo Ottobrino, Manuela Ventura, Egle Doria, Lydia Giordano, Silvia Napoletano, Alessandra Fazzino, Franco Mirabella, Silvio Laviano
scene e costumi Guido Fiorato
musica originale eseguita dal vivo Edmondo Romano
movimenti di scena Ilenia Romano
luci Gaetano La Mela, video e suono Luca Serra
produzione Teatro Stabile di Catania
Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica. Friedrich Nietzsche
«Baccanti parla di un rito arcaico. Questa tragedia ci appare oggi misteriosa e rivoluzionaria in quanto l’autore sembra rinunciare definitivamente all’idea che vi sia una forza ordinatrice alla base del Cosmo. Bacco nel nostro spettacolo è un’entità androgina ed eversiva: è il regista che tiene segretamente le fila di tutti gli eventi. Gioca a dadi le vite degli uomini e si diverte. La divinità dai molti nomi e dalle molte storie che più di tutte tra i greci rappresenta il Caos è al tempo stesso il legame con la Zoè, la forza vitale che tutto attraversa. Dio e disordine finiscono per identificarsi, così come Penteo e Dioniso si contrappongono e si rispecchiano come due opposti che si attirano e si respingono.
Baccanti è un mondo rovesciato dove il razionale, virile, Penteo, il re dalle certezze assolute, viene sedotto dall’ambiguo straniero, che lo irretisce in un gioco al massacro, dove sarà proprio la madre Agave a smembrarlo gioiosamente, mentre i vecchi Cadmo e Tiresia sono follemente sapienti e amorali, le donne non rispettano le regole e si inebriano danzando e fondendosi con la natura.
Baccanti sembra citare a priori e contenere in sé gran parte del teatro futuro. È attraversata da un rito arcaico di smembramento e rigenerazione, misterioso e profondamente radicato nella nostra cultura.
Siamo nella stanza di un museo infestato da presenze malefiche, che forse è la traduzione spaziale della mente di Penteo, uno spazio geometrico e razionale, ma minacciato da muffe e infiltrazioni, inquietudini e desideri violentemente repressi. Qui si manifestano apparizioni e scomparse di sogni e di inconfessabili desideri. Siamo in un circo demoniaco, dove regnano metamorfosi e travestimento.
Su musica elettronica, le donne corrono con i lupi: streghe e femmine folli di Dioniso, le Baccanti sono un piccolo esercito impeccabile di principesse inservienti pronte a danzare e a sbranare, sfuggono allo stereotipo dello sguardo maschile e sono libere.
Baccanti è la celebrazione del mistero prepotente fino all’assurdo di Dioniso, della Zoé che non ha morale, la cui sacerdotessa è la potenza dell’imprevedibile forza eversiva femminile. Baccanti è una distruzione e una rinascita. In quest’opera Euripide sembra esprimere l’intuizione che nella cultura occidentale stia avvenendo una fine e un nuovo inizio».
Laura Sicignano
TEATRO ELFO PUCCINI, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano
Durata:1 0ra e 20 minuti – Mart/sab. ore 20.30; domenica ore 16.00 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 - Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.