ULTIMO MINUTO: le date dall’ 11 al 17 marzo dello spettacolo FUGA DALL’EGITTO sono state ANNULLATE a causa della positività al Covid di un componente della compagnia. Restano invariate e disponibili le tre date del 18-19 e 20 marzo.
Liberamente tratto dal libro inchiesta Fuga dall’Egitto di Azzurra Meringolo Scarfoglio
PRODUZIONE Tieffe Teatro Menotti, Teatro Piemonte Europa, Festival delle Colline Torinesi_Torino Creazione Contemporanea
Ph Andrea Macchia
IDEAZIONE E REGIA Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno
CON Nicola Di Chio, Yasmine El Baramawy, Miriam Selima Fieno
E CON LA PARTECIPAZIONE DI Bahey eldin Hassan, Taher Mokhtar, Ahmed Said
TESTI E DRAMMATURGIA Miriam Selima Fieno
MUSICHE ORIGINALI E MUSICHE LIVE Yasmine El Baramawy
VIDEOMAKING Julian Soardi
VIDEO DI ARCHIVIO Hazem Alhamwi
DISEGNO LUCI Giacomo Delfanti
TECNICA VIDEO E AUDIO Antonello Ruzzini
TRADUZIONI E CURA DEI SOTTOTITOLI Miriam Selima Fieno, Cecilia Negro
CONSULENZA SULLE TEMATICHE Riccardo Noury, Azzurra Meringolo Scarfoglio
ASSISTENTE DI PRODUZIONE Riccardo Porfido
ORGANIZZAZIONE Cecilia Negro
IN COLLABORAZIONE CON Amnesty International Italia, IAC (Inter Arts Center) Malmö, ICORN, Malmö Stad Kulturförvaltningen
CON IL SOSTEGNO DI Centro di Residenza IntercettAzioni (Circuito Claps, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K
Scappatoia Culturale); MOVIN’UP SPETTACOLO – PERFORMING ARTS 2020/2021 a cura di MIC – Direzione Generale Spettacolo e GAI
insieme con TPP Teatro Pubblico Pugliese – Regione Puglia e Associazione GA/ER
VINCITORE Bando INTERCETTAZIONI promosso dal Centro di Residenza Artistica della Lombardia IntercettAzioni; Bando MOVIN’UP
sostegno alla mobilità internazionale dei giovani artisti italiani
SI RINGRAZIA Hazem Alhamwi, Riccardo Fieno, Abdullah Miniawy, Mohamed Soltan, Teatro del Buratto, Zona K Scappatoia Culturale,
Infinito Edizioni.
Spettacolo in italiano e inglese con sottotitoli in italiano e inglese
Fuga dall’Egitto è una performance che unisce il teatro documentario alla musica dal vivo, in un intreccio tra atto performativo e cinema del reale, sonorità orientali e sperimentazioni elettroniche.
Il progetto, ideato da Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio, trae ispirazione dal libro “Fuga dall’Egitto inchiesta sulla diaspora del dopo-golpe” della giornalista Rai e docente universitaria Azzurra Meringolo Scarfoglio, e getta luce sul fenomeno della diaspora egiziana post-2013, ovvero su quei giornalisti, sindacalisti, artisti, medici, poeti, politici e attivisti per i diritti umani che minacciati di repressione in Egitto, a causa delle loro idee, sono stati costretti a scegliere la via precaria e dolorosa dell’esilio, dopo il golpe che ha riportato i militari al potere.
I nuovi esuli egiziani sono scappati dal loro Paese per sfuggire al carcere, a sommari processi di massa, a tentativi di cooptazione. Per alcuni l'esilio è arrivato dopo lunghi periodi di detenzione, segnati da torture fisiche e psicologiche, una fuga improvvisa che li ha consacrati parte di quella che alcuni storici hanno già definito la più importante ondata migratoria dell’Egitto contemporaneo.
Due anni fa Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio hanno deciso di mettersi in viaggio per l’Europa e gli Stati Uniti passando per la Svizzera, la Francia, la Germania, la Svezia con l’intento di incontrare alcuni di questi giovani fuggitivi e raccogliere le loro storie.
Lo spettacolo è l’intenso racconto di questo viaggio, accompagnato dalla testimonianza e dalle musiche dal vivo della musicista e compositrice egiziana Yasmine El Baramawy.
Sulla scena l’attrice Miriam Selima Fieno guida una narrazione serrata che usufruisce di materiali d’archivio, documenti originali, protocolli giudiziari, reportage, interviste, rapporti di ricerca, e si avvale di dispositivi tecnologici come camere in diretta, cellulari, software di montaggio, video proiezioni per interrogare la realtà sociale e politica di un paese, l’Egitto, il quale preferisce non guardare direttamente la sua storia e le sue contraddizioni, come ben sappiamo noi italiani che pur continuiamo a fare affari, facendo finta di niente.
E’ sulla scena che la ricerca si evolve e il documentario, minuto dopo minuto, prende forma. La performance è una vera e propria esperienza di scoperta che lo spettatore attraversa assieme ai performers, in una dimensione che sovrappone due prospettive: una personale, intima, privata e una all’esatto opposto: vasta, contemporanea, politica, da cui emergono fatti, biografie, memorie.
L’apparato tecnologico e quello audiovisivo rappresentano l’elemento fondamentale per lo sviluppo drammaturgico di questo processo conoscitivo, sono il mezzo per portare i protagonisti sulla scena e la lente di ingrandimento che permette di andare oltre il proprio sguardo.
Il pubblico dunque è invitato a sentirsi parte di tale processo e a prendere posizione all’interno di un panorama incredibilmente reale fatto di relazioni internazionali, fatti personali, interessi economici, traffici, politica e realpolitik, regime e rivoluzione, paranoie e sorveglianze speciali, in cui è necessario scendere lentamente in profondità per superare il concetto di buono e cattivo e comprendere intimamente il significato di umanità.
Il Teatro Menotti aveva già premiato Miriam Selima Fieno per “Libya. Back Home” con il Premio Scintille edizione 2018, per l’attenzione verso le tematiche care al nostro fare e pensare teatro e conferma con questo spettacolo l’interesse nei confronti del lavoro di inchiesta e di ricerca.
8 | 11 marzo e 15 | 20 marzo
BIGLIETTERIA
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0282873611
Teatro Menotti
Via Ciro Menotti 11
Dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
PREZZI
• Intero – 16,50€
Acquisti online
Con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
Menotti Teatro Filippo Perego:
Dal martedì al sabato: ore 20,00 domenica: ore 16,30