Liberamente tratto dalla scena dei comici del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare
adattamento e regia Renato Sarti
con Federica Fabiani, Milvys Lopez Homen, Marta Marangoni, Rossana Mola, Elena Novoselova e
Rufin Doh Zéyénouin
scene Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
canzoni originali Cochi Ponzoni e Flavio Pirini
produzione Teatro della Cooperativa
Durata 80 minuti
Prosegue, dal 12 al 20 marzo, la rassegna Controventi per festeggiare i 20 anni del Teatro della Cooperativa con La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore, liberamente tratto dalla scena dei comici di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, adattato e diretto da Renato Sarti, con la collaborazione musicale di Carlo Boccadoro e le canzoni originali di Cochi Ponzoni e Flavio Pirini.
Quando si parla di comicità, spesso ci si dimentica del contributo fondamentale − per intelligenza e ironia − apportato da attrici del calibro di Franca Valeri, Franca Rame, Ave Ninchi e Tina Pica.
Le tre scene degli artigiani che rappresentano la Tragedia di Piramo e Tisbe durante le nozze dei signori nel Sogno di una notte di mezza estate sono un appuntamento costante del teatro comico, e tanto più i maldestri interpreti della sgangherata compagnia amatoriale cercano di essere tragici e di commuovere il pubblico, quanto più esilarante è il risultato ottenuto.
Alcuni anni fa misi in scena una personale versione del capolavoro di Shakespeare, in cui anche le scene dei comici furono reinventate. La sgangherata compagnia amatoriale non era composta da artigiani che facevano i mestieri tipici del tempo, come nel testo originale, ma dalle dipendenti di una moderna impresa di pulizie, tre delle quali straniere.
Il desiderio di rivedere sul palco quello straordinario gruppo di attrici, affiancate dall’ivoriano Rufin Doh Zéyénouin nei panni del loro datore di lavoro, e il successo a dir poco travolgente di quelle scene, mi hanno convinto a presentarle, ampliate e rivedute, in uno spettacolo a sé stante.
Nel momento in cui ho deciso di adattare questo testo, ero conscio del rischio in cui potevo incorrere, ossia quello di attirarmi le più feroci critiche da parte degli addetti ai lavori e di quegli spettatori legati al testo originale da una sorta di rispetto reverenziale, e direi quasi devozionale. A sostenermi, però, c’era la convinzione che Shakespeare riusciva a coinvolgere il pubblico, perché nelle sue opere non affrontava solo i grandi temi universali della vita e dell’uomo, ma anche perché parlava, in modo diretto e vivo, dei problemi legati al quotidiano. Quando questo non avviene, nel migliore dei casi si rischia di fare un teatro museale.
Renato Sarti
A monte resta Shakespeare, in scena esplode un gioco comico che si fa beffe della filologia teatrale.
Divertissement alle spalle del Bardo che spinge sul pedale della comicità aggiornandolo allo spirito del tempo.
Sara Chiappori, La Repubblica
Lo spettacolo prende velocità e trascina progressivamente il pubblico, conquistato anche dall’energico ed evidente divertirsi sul palco delle attrici. Renato Sarti cerca un teatro comico che sia allo stesso tempo gioco mai volgare sui luoghi comuni, leggero divertissement, ritmo incalzante, liberatorio rovesciamento.
Maddalena Giovannelli, Stratagemmi e Milano X
Uno spettacolo intelligente, che esalta una comicità declinata specialmente al femminile, solo apparentemente leggero e disimpegnato, col quale Renato Sarti non solo riesce a farci ridere di cuore, senza andare sopra le righe, senza mai cedere alla volgarità, ma ripropone quel suo engagement, qui praticato in punta di penna, che caratterizza da sempre, con coerenza, le sue scelte professionali ed artistiche.
Claudio Facchinelli, Sipario
Un testo arguto e molto divertente, che salta da un genere all’altro con disinvoltura, […] un po’ aguzza satira politica, un po’ costume e società alla Woody Allen, un po’ colta reinterpretazione degli stilemi comici del Bardo in chiave ribaltata, moderna. Ma il segreto è tutto qui, come ogni piatto di alta cucina parte da ingredienti in sé di poca cosa, ma è il compendio che determina il successo. Così anche per questo spettacolo, il risultato è azzeccato, si ride molto, si pensa, si esce soddisfatti alla sensazione di aver fatto parte di qualcosa. Qualcosa che non è solo uno spettacolo di qualità che piacerebbe tanto vedere circuitare […]. È qualcosa che riesce nella rarissima impresa di tenere insieme le pensionate del quartiere con i ragazzi del centro sociale, la coppia elegantona alla prima uscita (lui le ha regalato i fiori e le tiene la mano) con il giornalista che ha guidato un’ora per arrivare fin lì. Non era nato per questo scopo il teatro?
Daniele Stefanoni, Dramma.it
TEATRO DELLA COOPERATIVA
via privata Hermada 8 – Milano
info e prenotazioni – Tel. 02 6420761
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.teatrodellacooperativa.it
BIGLIETTERIA
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/la-molto-tragica-storia-di-piramo-e-tisbe-che-muoiono-per-amore/165826
ORARI SPETTACOLI
(salvo diverse indicazioni)
martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00
giovedì ore 19:30
domenica ore 17:00
lunedì riposo
BIGLIETTI
intero 18€ – riduzioni convenzionati 15€ – under 27 10€ – over 65 9€
giovedì biglietto unico 10€
diritto di prenotazione 1€ (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)
ALTRE RIDUZIONI
gruppi (10 o più) 12€
Vieni a Teatro/Agis 12€ (martedì-mercoledì-domenica) 15€ (venerdì-sabato)
A Teatro in bicicletta 8€ mostrando in cassa un dispositivo di protezione (caschetto o luce segnaletica led)
scuole di teatro 10€ con tessera della scuola
precari, disoccupati e cassintegrati 9€
disabili 9€ + accompagnatore (se obbligatorio) omaggio
Abitare e UniAbita 9€
COME RAGGIUNGERCI
MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro)
MM5 Cà Granda + autobus 42, 52
autobus 42, 51, 52, 83, 166, 172
BikeMi 313 (V.le F. Testi), 315 (Cà Granda), 322 (M5 Cà Granda)