MILANO, TEATRO ELFO PUCCINI: LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE

 

 

di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon

traduzione di Emanuele Aldrovandi

regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

scene Andrea Taddei, costumi e disegni Ferdinando Bruni

maschere Saverio Assumma, video Francesco Frongia

musiche originali Teho Teardo

movimenti scenici Riccardo Olivier e Chiara Ameglio di Fattoria Vittadini

luci Nando Frigerio, suono Giuseppe Marzoli

con Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Ginestra Paladino, Debora Zuin, Nicola Stravalaci, Daniele Fedeli, Davide Lorino, Marco Bonadei, Alessandro Mor

coproduzione Teatro dell'Elfo e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Uno spettacolo, un romanzo, una storia che continua a incantare, commuovere e conquistare lettori e spettatori: è stato così da quando Mark Haddon ha pubblicato nel 2003 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, tradotto in oltre venti paesi e poi approdato nel 2013 sul palco del National Theatre di Londra, nell’adattamento di Simon Stephens. E il successo si è ripetuto anche con l’allestimento dell’Elfo che torna in scena a Milano dal 19 aprile per poi concludere il tour.

Christopher è un ragazzo quindicenne che decide di indagare sulla morte di Wellington, il cane della vicina. Adora Sherlock Holmes e da subito capisce di trovarsi davanti a uno di quei misteri che il suo eroe saprebbe risolvere. Incomincia quindi a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher ha un disturbo dello spettro autistico che rende complicato il suo rapporto con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso degli altri.

Il ragazzo scoprirà chi ha ucciso il cane e molto altro ancora, mettendo a nudo gli egoismi e l'indifferenza degli adulti. E tutto questo avrà il sapore di un grande successo.

 

In una scena circondata dai disegni animati, che sembrano uscire dalla fantasia del protagonista, la storia si dipana a pieno ritmo, sostenuta dalla «bellissima prova del giovane Daniele Fedeli» e di un grande cast trasformista di  attori, ben noti al pubblico dell'Elfo, «in uno spettacolo lieve e profondo, altamente empatico».

 

«Sembra un emblema di ciò che è stato l’Elfo in questi anni, un luogo di consumo intelligente, capace di rivolgersi a un vasto pubblico sostanzialmente popolare, non in quanto a composizione sociale, ma per la mescolanza di età, culture, aspettative teatrali diverse. Lo spettacolo, ispirato a un best-seller di Mark Haddon, abilmente ridotto per la scena da un altro autore inglese, Simon Stephens, e tradotto da Emanuele Aldrovandi, vive soprattutto attorno alla figura del protagonista, un quindicenne affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo che rende difficile il rapporto con gli altri e il contatto con la realtà, ma sviluppa invece singolari talenti logici e scientifici. (…)A rendere credibile e appassionante la proposta è in special modo il magnifico exploit attorale del giovane Daniele Fedeli, al centro di un’interpretazione corale».

Renato Palazzi, Il sole 24 ore

 

Dal 19 aprile al 6 maggio

 

TEATRO ELFO PUCCINI, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 20.30; dom. ore 16.00 – Prezzi: intero € 33 / rid. €17,50 / online da € 16,50 - Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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