MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA: LINE

prima nazionale

di Israel Horovitz

traduzione Susanna Corradi

regia Renato Sarti

con

Valerio Bongiorno- Arnallo

Francesco Meola- Stefano

Rossana Mola- Moira

Mico Pugliares - Flaminio

Fabio Zulli– Dolan

 

luci Jacopo Gussoni

costumi Carlo Sala

produzione Teatro della Cooperativa

 

Durata 75 minuti

 

Dal 17 al 29 maggio e poi dal 7 al 12 giugno andrà in scena in prima nazionale al Teatro della Cooperativa il surreale atto unico di Israel Horovitz dai fortissimi echi beckettiani, Line, diretto da Renato Sarti. Un testo sulla competitività, cifra e piaga della civiltà occidentale più di cinquant’anni fa, quando il testo è stato scritto, come oggi. Lo spettacolo vuole anche essere un omaggio al grande drammaturgo americano recentemente scomparso.

 

Una scena nuda, una linea. Cinque personaggi in fila per non si sa bene quale evento, non è specificato e in realtà non è nemmeno importante. L’importante è essere i primi della fila a tutti i costi. Non per merito, non per efficienza, non per qualifiche: semplicemente precedere gli altri.

 

Quando la scena si apre, in fila c’è soltanto Flaminio, grezzo, non particolarmente intelligente, amante dello sport, ha passato la notte davanti alla linea bianca per accaparrarsi il primo posto. Le cose cambiano quando entra in scena Stefano, giovane volubile e prepotente, appassionato di Mozart e ossessionato dalla morte, che con la sua parlantina cerca subito di circuire Flaminio e sovvertire l’ordine.Si uniscono poi l’ambiziosa Moira, la quale tenterà di imporsi sul gruppo di uomini usando la sua sensualità; il cinicoDolan,che cade sempre in piedi, e Arnallo, l’inetto e remissivo marito di Moira.

 

Con il procedere dell’azione drammatica, grottescamente comica, i personaggi otterranno, anche se solo temporaneamente, il tanto agognato primato, in un crescendo di violenza, sotterfugi e meschinità.

 

Un classico del teatro dell’assurdo, rappresentato ininterrottamente dal suo debutto, nel 1967, ad oggi (è la più longeva produzione off Brodway), che riesce a mettere in luce e alla berlina le nevrosi della società moderna.

 

 

NOTE DI REGIA

Line è uno dei testi americani più interessanti del secolo scorso e, incredibilmente, ancora oggi uno dei più attuali, perché cattura perfettamente lo spirito della società in cui viviamo: un sistema che ci spinge crudelmente e irrimediabilmente alla competizione più sfrenata, fine a sé stessa. Come i personaggi di Line ambiscono ad essere i primi della fila per il gusto del predominio allo stesso modo noi, occidentali del XXI secolo, figli del capitalismo, siamo spinti ogni giorno a primeggiare, a discapito degli altri. La forma del teatro dell’assurdo risulta perfettamente calzante al messaggio che l’autore veicola: se in Beckett si aspettava Godot, un fantomatico essere umano che non arriverà mai, nel testo di Horovitz l’attesa è ancora più surreale, straniante, alienante. I cinque personaggi sono in attesa di un evento non specificato e, a dirla tutta, nemmeno importa quale sia: ciò che li spinge è, tristemente, banalmente, grottescamente, solo e soltanto il desiderio di prevaricazione.

Partendo da questi presupposti la regia non potrà che concentrarsi inevitabilmente e unicamente sui rapporti che si intrecciano intorno a quella immaginaria linea, unico elemento scenografico presente sul palco. E per questo più che mai alla parola è dato il compito di veicolare e tradurre l’aspetto grottesco di quei conflitti. Ma è un’illusione. Come per Beckett, anche per Horovitz lo sguardo sulla realtà e sugli uomini è spietato, nonostante la visione ironica da cui parte, con momenti comici esilaranti, dia la sensazione di cogliere queste tensioni in modo apparentemente più benevolo, apparentemente meno disumano. È forse questa la chiave del successo popolare dello spettacolo, che è rimasto in scena per più di quarant’anni a New York e che necessita di una compagnia di attori che abbiano alle loro spalle una frequentazione con la tradizione del teatro comico.

 

Renato Sarti

 

STAGIONE 2021|2022

CONTROVENTI

TEATRO DELLA COOPERATIVA

via privata Hermada 8 – Milano

info e prenotazioni- Tel. 02 6420761

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.-www.teatrodellacooperativa.it

 

BIGLIETTERIA

da martedì a venerdì 15.00 – 19.00

sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)

domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)

Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo

I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket

 

ORARI SPETTACOLI

(salvo diverse indicazioni)

martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00

giovedì ore 19:30

domenica ore 17:00

lunedì riposo

 

BIGLIETTI

intero 18€ - riduzioniconvenzionati 15€ - under27 10€ - over65 9€

giovedìbiglietto unico 10€

diritto di prenotazione 1€ (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)

 

ALTRE RIDUZIONI

gruppi (10 o più) 12€

Vieni a Teatro/Agis 12€ (martedì-mercoledì-domenica) 15€ (venerdì-sabato)

A Teatro in bicicletta 8€ mostrando in cassa un dispositivo di protezione (caschetto o luce segnaletica led)

scuole di teatro 10€ con tessera della scuola

precari, disoccupati e cassintegrati 9€

disabili 9€ + accompagnatore (se obbligatorio) omaggio

Abitare e UniAbita 9€

 

COME RAGGIUNGERCI

MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro)

MM5 Cà Granda + autobus 42, 52

autobus 42, 51, 52, 83, 166, 172

BikeMi 313 (V.le F. Testi), 315 (Cà Granda), 322 (M5 Cà Granda)

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