MILANO, TEATRO FRANCO PARENTI: TRILOGIA DEGLI SCARROZZANTI LECTIO DI ANDRÉE RUTH SHAMMAH E PROIEZIONI DEGLI SPETTACOLI STORICI

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Dal 14 al 17 settembre 2023 | Sala A

Trilogia degli scarrozzanti

introduzione di Andrée Ruth Shammah e proiezioni degli spettacoli storici

A conclusione delle celebrazioni del 50esimo del Parenti,nell’anno del centenario della nascita di Giovanni Testori, dal 14 al 17 settembre nella Sala A del Teatro Franco Parenti saranno proiettati i film RAI della Trilogia degli Scarrozzanti(L’Ambleto, Macbetto, Edipus).
Ad introdurre le proiezioni la direttrice del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah, che il 16 gennaio del 1973,con la sua regia de L’Ambleto, inaugurò il Salone Pier Lombardo, fondato solo l’anno prima con Franco Parenti, Giovanni Testori, Dante Isella e GianmaurizioFercioni

L’Ambletoè il primo testo della Trilogia è dedicato alla celebre figura shakespeariana, ambientata però in una Lombardia arcaicamente barbarica e iper-contemporanea, nella quale il regno di Lomazzo – usurpato da Arlungo, lo zio di Ambleto – è minacciato da anarchici e sediziosi extraparlamentari. Il protagonista è presentato come un eroe ‘contro’, che dopo aver vendicato l’assassinio del padre si suicida vagheggiando la fine della proprietà privata e il crollo della piramida dell’ordeno e del potere.

Nel secondo testo,Macbetto Testori racconta di una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono e, ostinandosi a recitare le grandi opere del passato, s’inventano una lingua che tutti possono comprendere.   

Nella terza e ultima opera, Edipus, della compagnia degli ultimi e dei reietti, è rimasto solo il Capocomico ad interpretare tutti i personaggi della tragedia di Edipo.
Il testo rappresenta la crisi della cultura e della coscienza contemporanea. Un’opera che da letteraria si fa politica, nella misura in cui è politica la letteratura che dà un giudizio globale sull’uomo e sul mondo.  
Nella Trilogia Testori inventa una nuova lingua, "gloriosamente e oscenamente viva, allestita con i resti di tutte le lingue morte o agonizzanti del mondo" - secondo la definizione che ne diede Giovanni Raboni. È l'idioma degli scarrozzanti, appunto, compagnia itinerante di guitti, stracciona e sublime nella sua degradazione, che, insieme alle tragedie di Shakespeare e Sofocle, mette in scena sé stessa e il proprio presente.

 

A Milano abbiamo un nuovo teatro; e a differenza di quanto è avvenuto negli ultimi anni, questa volta è un cinematografo che è stato trasformato in teatro.  Aprire un nuovo teatro con una novità assoluta italiana, una novità poi non facilmente commestibile quale è l’Ambleto di Giovanni Testori, è un significativo biglietto da visita. L’intelligente Andrée Ruth Shammah, teorizzando la regia come rinuncia, si è mossa nella direzione di allestire un non-spettacolo completamente fruibile, a patto di acquistare piena consapevolezza che tutto ciò è voluto. Operazione tesa, credo, a portare in primo piano la “parola”, il particolare linguaggio adottato da Testori.   Carlo Fontana - Avanti, 18 gennaio 1973


IL PROGRAMMA

Giovedì 14 settembre
h: 18.00 Introduzione di Andrée Ruth Shammah
h 19.00 > L’Ambleto ; h 22.00 > Edipus

Venerdì 15 settembre
h 19.00 > Macbetto; h 21.30 > Edipus

Sabato 16 settembre MARATONA
h 17.00 > L’Ambleto; h 20.00 > Macbetto; h 22.15 > Edipus

Domenica 17 settembre MARATONA
h 17.00 > L’Ambleto; h 20.00 > Macbetto; h 22.15 > Edipus

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