libero adattamento daLa Tragica Storia di Amleto Principe di Danimarcadi William Shakespeare
a cura di Susanna Baccari e Antonio Syxty
con i neo diplomati MTM Grock Scuola di teatro anno 2022-2023
Sara Bozzetti, Jonathan Bufano, Nasareth Cerea, Lorenzo Falchi, Riccardo Giordano, Francesco Guadagno, Giovanni Palazzo, Vincenzo Politano, Alessio Rocco, Gabriele Vollaro
scene e costumi Francesca Biffi
disegno luci Fulvio Melli
staff tecnico AhmadShalabi e Stefano Lattanzio
direzione di produzione Elisa Mondadori
produzione Manifatture Teatrali Milanesi
Siamo tutti “zimbelli della natura”?
Parte non è tutto, ma può essere sezione, lato, porzione, ma anche ruolo, carattere, personaggio, parte appunto.
In questo caso “le parti” sono attivate da un dispositivo e da un codice di comportamento che accomuna un gruppo di giovani attori. Il dispositivo fa riaffiorare parti di un racconto tragico appartenuto a un passato lontano e legato alle vicende di Amleto, Principe di Danimarca, in un mondo “fuori asse” (così come allora, anche oggi).
La memoria della tragedia è volutamente frammentata e viene attivata dalla “pantomima”, che si compone in una serie di gesti rituali, simbolici, che sono azioni, inventate dagli stessi giovani attori.
La pantomima (così come definito dalla Treccani) è “rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione del volto, ai movimenti del corpo, alla danza, talora anche con accompagnamento musicale”.
Nel caso di questoAmleto / in parts,la successione di gesti vivaci (in alcuni casi concitati), atteggiamenti edanze a carattere farsesco, con una malinconica nostalgia per un’infanzia attorale, è popolata di “spiriti e presenze”, maschere di carta e teschi di plastica. E in questo modo la pantomima genera gli ambientiemotivi della vicenda conosciuta da sempre: quella di un Principe ingannato nel suo intimo (e nel suo doppio padre-figlio), ma incapace anche di un azione risolutiva.
Questa serie di gesti e comportamenti concitati, ripetuti come in un loop, fanno riaffiorare le parti scritte e tradotte di un Primo Amleto, (un in folio precedente a quelli abitualmente frequentati dal teatro) a loro volta “specchio” della vita, ma anche “verità fittizia e aleatoria” del teatro.
Se la pantomima degli attori, voluta dal Principe (nella tragedia) - ingannato ma a sua volta ingannatore di sé e del proprio stato - continua a ripetersi, ecco che viene a realizzarsi il destino di essere “zimbelli della natura”, incapaci di dare risposte, e con la sola funzione di essere un” richiamo della natura”.
Il flusso temporale degli eventi raccontati in questo Amleto / in parts, non segue la linea cronologica della tragedia tramandata, ma fluttua e si disperde in una sorta di continua afasia che può trasformarsi a volte in déja-vu inquietanti e visionari, generando gli scompensi emotivi di un’epoca fuori controllo, come è quella che ingabbia il Principe Amleto.
I giovani attori fin qui condotti hanno frequentato una scuola (quella di Grock) con gli insegnamenti di “maestri” come Claudio Orlandini, ma anche Debora Virello, Pietro De Pascalis e altri, in un percorso verso una scoperta che il teatro è solo uno specchio, che non inganna la vita, ma la riflette.
Teatro Litta
martedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30
intero € 18,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 9,00 – tagliando Esselunga di colore VERDE
durata dello spettacolo: 90 minuti
Info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 02.86.45.45.45
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Abbonamenti: MTM Serendipity, MTM Serendipity Over 65, MTM Serendipity Under 30 x2, MTM Serendipity Under 30 x4, MTM Il piacere di sorridere
Biglietti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.