MILANO, TEATRO MENOTTI: FROM SYRIA: IS THIS A CHILD?

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uno spettacolo documentario di NICOLA DI CHIO e MIRIAM SELIMA FIENO

concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno 

in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel 

drammaturgia Miriam Selima Fieno
scenografia virtuale e light design Maria Elena Fusacchia  
videomaking Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno, Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel 
video di archivio Hazem Alhamwy  
realizzazione miniature Ilenia Lella Fieno  
spazio sonoro Antonello Ruzzini  
produzione Tieffe Teatro Milano, Bottega degli Apocrifi

con il sostegno di 

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, 

Qui e Ora Residenza Teatrale, Teatro Giovani Teatro Pirata / AMAT, 

L’ Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, 

Zona k 

in collaborazione con Mishwar Ong

durata spettacolo 70′

FROM SYRIA: IS THIS A CHILD? in scena al Teatro Menotti dal 5 al 10 dicembre, è nato dal desiderio di Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno di trovare un linguaggio per parlare ai ragazzi ed è diventato uno spettacolo di teatro documentario che cerca di parlare a tutte le generazioni, attraverso un dialogo multimediale tra teatro, documento e cinema; dove la narrazione dal vivo, che parte da una ricerca nelle storie vere dei testimoni-protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva. 

In scena c’è Giorgia, una ragazzina italiana di 15 anni, che racconta la sua vita quotidiana di europea in un florido tempo di pace, nella quale giace tuttavia il dolore di una guerra familiare; e c’è Abdo un giovane rifugiato siriano che, attraverso un’amicizia inaspettata, avvicina Giorgia alla conoscenza di un’altra guerra: quella fatta di bombe, missili ed esplosioni sotto cui vivono dal 2011 migliaia di suoi coetanei in Siria.  

Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata per Abdo che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto, tranne i ricordi.  

Carri armati, sangue, macerie e morti hanno segnato da protagonisti la sua infanzia, costringendolo a soli dieci anni a lavorare per aiutare famiglia, fino alla fuga dalla Siria verso il Libano e poi dal Libano in Italia nel 2016.  

 Quando Giorgia entra in contatto con questa realtà comincia a cambiare il suo sguardo sul mondo, inizia una personale ricerca sulla guerra, accende la telecamera e documenta ogni sua scoperta, per non correre nell’errore che l’essere umano ripete di continuo: dimenticare.  

Con l’aiuto di Abdo ricostruisce quello che è accaduto in Siria e avvia una comunicazione via internet con un gruppo di bambini siriani che vivono in un campo profughi al confine tra il Libano e la Siria, perché è decisa a voler costruire un mondo migliore assieme a loro.  

Sulla scena Abdo e Giorgia raccontano le loro storie, dialogano e interagiscono con la scenografia virtuale, manovrando diversi dispositivi attraverso cui condividono materiali personali, videochiamate, fotografie, video, cartine e miniature. 

Gli spettatori sono invitati a entrare delicatamente in un mondo privato e lacerante insieme ai due giovani testimoni-protagonisti che accettando di esporre una elaborazione dal vivo della loro biografia e degli aspetti privilegiati e dolorosi che hanno segnato le loro storie fino ad oggi. 

Passo dopo passo il pubblico si immerge in un'esperienza di indagine e scoperta e assiste a un documentario in tempo reale, grazie ai dispositivi che lavorano in live e a una regia video in diretta dove le macchine da presa e i contributi cinematografici agiscono come parte integrante della drammaturgia e del gioco scenico.  

Lo spettacolo è un’incursione nel dolore e nelle sue diverse sfaccettature e va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra e ne narra gli effetti, lasciando in sospeso, per tutti, una domanda: che adulto vuoi diventare? 

Siamo ancora tutti in tempo per rispondere.  

I PREMI. 

  • PREMIO YOUNG&KIDS 2022 miglior spettacolo FIT Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea di Lugano 

motivazione: 

“Esempio di teatro documentario che, oltre a temi di assoluta attualità, troppo spesso dimenticati, tenta anche un audace confronto tra dolore privato e tragedia di popoli. Il mio dolore che apre a quello dell’altro, che consola e ci fa crescere e sperare insieme. La diversità che arricchisce. Questo spettacolo ha trasmesso un forte messaggio di generosità, autenticità e coraggio, nel presente verso l’avvenire”. 

  • BANDO DI RESIDENZA TEATRALE “ALTE MARCHE CREATIVE - CUORE ACCOGLIENTE DELL’APPENNINO” 2021 promosso da ATGTP Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali 
  • MENZIONEPREMIO SCENARIO INFANZIA 2020

motivazione: 

« Per aver affrontato il tema contemporaneo della guerra in un progetto multimediale di teatro documentario, destinato a bambini e ragazzi, che mette a confronto le vite parallele di infanzie italiane e siriane e le coinvolge nella ricostruzione delle loro verità, in un difficile dialogo, vicino e lontano, possibile e impossibile, alla ricerca della gioia, nonostante tutto »

 

STAGIONE 2023 | 2024

 

BIGLIETTERIA

PREZZI

  • Intero - 32.00 € + 2.00 € prevendita
  • Ridotto over 65/under 14 - 16.00 € + 1.50 € prevendita

TEATRO MENOTTI

Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 0282873611 -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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