Zio Vanja dall’11 gennaio al Teatro Litta di Milano, con tutta la verità, l’onestà e il destino di questa scelta che è anche una prova di vita teatrale. Un progetto anomalo e fuori dalle convenzioni della pratica consueta: da un’idea di Antonio Syxty che ne cura la regia assieme a Claudio Orlandini.
Antonio Syxty ha sempre manifestato un talento artistico poliedrico. Dalle opere su carta negli anni ’70 alla art-performance, nel decennio successivo il suo percorso si orienta verso il teatro, trasformandolo in una piattaforma comportamentale e capace di sfidare i confini dell’identità fra realtà e finzione.
“Un gruppo di attori riuniti nella vita dalla missione di insegnare il teatro alle nuove generazioni attraverso una scuola. Lo fanno tutti i giorni da molti anni, quando un giorno arrivo io – un uomo che nella vita non ha fatto l’attore o il formatore, ma solo il regista – e propongo loro di impersonare quelle scene di vita che ci sono in Zio Vanja di Anton Cechov, uno dei capolavori del teatro contemporaneo – afferma Antonio Syxty.
Così è nata la mia idea. Un’idea semplice: quella che Pietro De Pascalis potesse incaricarsi di essere Zio Vanja, e procedendo in questa via Debora Virello potessero essere Sonja, Fernanda Calati potesse essere Marina (la balia) e Maurizio Salvalalio potesse incaricarsi di essere Astrov.
Questo gruppo di persone sono stati e sono tuttora anche attori, ma soprattutto formatori, testimoni di un mestiere come è quello del teatro. Queste persone sono gli insegnanti di una scuola che esiste da 50 anni a Milano: Grock Scuola di Teatro. Tutto qui.
Mancavano però – nella compagine dei personaggi di Zio Vanja – i due “estranei”, – conclude Syxty – che si rivelano tali anche nella narrazione di Cechov: il professore (in pensione) Serebrjakov e la sua giovanissima moglie Elena Andreevna. E così sono entrati a far parte di questa “riunione di famiglia” Gaetano Callegaro (attore, ma anche presidente della Cooperativa che ha in carico la scuola) e Margherita Caviezel (una allieva diplomata dalla stessa scuola, nel 2022).
MTM Teatro Litta – dall’11 al 28 gennaio – Debutto Nazionale
Milano – corso Magenta 24
Zio Vanja (scene di vita)
di Anton Cechov
traduzione e adattamento Fausto Malcovati
da un’idea di Antonio Syxty
regia di Antonio Syxty e Claudio Orlandini
con Fernanda Calati, Gaetano Callegaro, Margherita Caviezel, Pietro De Pascalis, Maurizio Salvalalio, Debora Virello
scene Guido Buganza
costumi Valentina Volpi
quadri in scena di Aurelio Gravina
Teatro Litta
martedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30
intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO
durata: 90 minuti
Invito a Teatro Manifatture Teatrali Milanesi
Info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 02.86.45.45.45
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