MILANO, PROSSIMAMENTE AL TEATRO ELFO PUCCINI

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30 gennaio > 4 febbraio | sala Bausch

Personale Maniaci d’Amore

I Maniaci d'Amore (Premio ANCT 2018) tornano all’Elfo Puccini con una personale dei loro spettacoli più amati: Il nostro amore schifo, il piccolo cult che ha segnato il loro esordio e che è in tournée da 13 anni, Petronia (Il desiderio segreto dei fossili), Premio I teatri del Sacro 2017 e il loro ultimo lavoroLa fabbrica degli stronzi, in collaborazione con la compagnia Kronoteatro.

 

Martedì 30 e mercoledì 31 gennaio (ore 19.30)

Il nostro amore schifo

drammaturgia Francesco d'Amore e Luciana Maniaci

regia e luci Roberto Tarasco

con Francesco d'Amore e Luciana Maniaci

produzione Maniaci d’Amore

Spettacolo rivelazione della compagnia, giunto a più di 140 repliche, è un'indagine dissacrante sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, tanto ingenui quanto spietati. Una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un'ora, tra picchi di sublimi e cadute umilianti, che compongono una guida illustrata della prima esperienza sentimentale, lascia come rito di passaggio obbligato prima di consacrarsi alla tiepidezza e alla stabilità dell'età adulta.

Maniaci d'Amore sono una coppia di talenti anomali, un duo che fin dal nome sembra baciato dal destino. È raro vedere due personalità così complementari. Ne Il nostro amore schifo una ragazza riceve un fidanzato come dono di compleanno, e restano insieme senza piacersi, tra poesie dissennate e stragi famigliari. Ma al di là della trama, è folgorante la loro scrittura feroce, surreale, piena di guizzi macabri, tutta al servizio di un travolgente estro interpretativo.                                                                                            

Renato Palazzi, Il Sole24Ore

Giovedì 1 febbraio (ore 19.30) e venerdì 2 febbraio (ore 21.00)

Petronia

Il desiderio segreto dei fossili

drammaturgia e regia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci

con Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e David Meden

scene e costumi Stefano Zullo

produzione Maniaci d’Amore, Teatro Stabile di Torino

 

Benvenuti a Petronia, il paese di pietra, dove nulla accade. Qui vivono due sorelle, Pania e Amita, che consumano i loro vuoti e infelici giorni seguendo una eterna serie tv, che dura da secoli. Questa è l'unica occupazione concessa loro. La trama avvincente che osservano sul piccolo schermo è dunque l’unico esempio di una vita diversa, avventurosa. Sarà un cortocircuito tra la realtà desolata della loro esistenza e l’eccesso di azione della finzione televisiva a sconvolgere gli equilibri del paese.Il silenzio e il tumulto, la pietra e l’acqua, il pieno e il vuoto, il maschile e il femminile: attorno a questi estremi si muove uno spettacolo dalla drammaturgia spiazzante, divertente e amara che gioca sui concetti di finzione e realtà, interrogandosi sull’immaginazione e il desiderio come uniche forze capaci di rivoluzionare le nostre vite.

 

Sabato 3 febbraio (ore 19.30) e domenica 4 febbraio (ore 15.30)

La fabbrica degli stronzi

drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci

regia Maniaci d'Amore e Kronoteatro

con Tommaso Bianco, Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e Maurizio Sguotti

scene e costumi Francesca Marsella

produzione Maniaci d’Amore, Kronoteatro

Chiude la personale di Maniaci d’Amore lo spettacolo creato con Kronoteatro e già presentato

lo scorso anno all’Elfo Puccini.

L’incontro sorprendente tra le due compagnie ci porta in un mondo isterico, meschino, abitato solo da vittime. Siamo attorno alla salma di una donna. I tre figli devono lavarla, truccarla e vestirla prima del funerale. Intanto ripercorrono piccoli episodi della vita famigliare. Si tratta di eventi insignificanti raccontati però come terribili abusi, angherie insostenibili. Per Fra, Lucy e Tom la colpa di ogni sofferenza, frustrazione e sventura è sempre attribuire all'esterno: la crudeltà dell’altro sesso, la ferocia dei bulli, il duro mondo del lavoro. Ma soprattutto, lei: la madre.

A partire da alcune letture fondamentali, tra cui Critica della vittima di Daniele Giglioli e La società senza dolore di Byung-chul Han, lo spettacolo esplora, con livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza, il paradigma vittimario così radicato oggi nel nostro modo di abitare il mondo.

Lo stile sospeso, surreale, dei Maniaci d'Amore si sposa così, con quello abrasivo, amaro, di Kronoteatro, in un lavoro originale che esplora il gusto tutto contemporaneo di riconoscersi non in chi agisce ma in chi subisce, la gara popolare a chi sente di bruciare di più nell’inferno che sono gli altri.

Lo spettacolo, molto divertente ma non privo di tinte livide, funziona non soltanto perché il lato grottesco è sempre contrappuntato da una sfumatura amara, ma anche perché questa spinta agrodolce è il frutto di un incontro artistico riuscito.

Non era scontato che due compagnie, entrambe con una cifra espressiva molto netta e una pratica di scrittura consolidata che ne delinea l’identità artistica, fossero in grado di trovare un punto di incontro dove parlare una lingua comune. Così è stato, e “La fabbrica degli stronzi” è forse persino un passo avanti interessante nel percorso delle due compagnie, entrambe impegnate sul fronte del grottesco, perché nel confronto con l’altra formazione i quattro artisti hanno saputo far uscire una vena leggermente malinconica, un contrappunto amaro che accende di toni poetici la loro critica del presente, ancora una volta livida ma questa volta più attenta ai contorni emotivi dell’infelicità.

Graziano Graziani, MinimaetMoralia

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Teatro Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano

Orari: mart-merc-giov-sab ore 19.30 / ven ore 21 / dom ore 15.30

Prezzi: intero € 34 / <25 anni € 15 / >65 anni € 18 / online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – whatsapp 333.20.49021

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