Presso il Teatro Carcano di Milano dal 21 al 25 febbraio 2024 Paolo Pierobon diretto da Carmelo Rifici in "De Gasperi: l'Europa brucia", spettacolo scritto dall’autrice trentina Angela Demattè che porta in scena la statura e la complessità, le luci e le ombre dell’uomo/statista Alcide che aderisce totalmente al suo compito politico tanto da non vedere più i confini tra sé e la nazione, caricandosene il peso e diventandone poi, inevitabilmente, artefice e vittima.
«Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me». Queste le parole che Alcide De Gasperi pronuncia alla Conferenza di pace di Parigi il 10 agosto 1946. «Signori ministri, signori delegati: per mesi e mesi ho atteso invano di potervi esprimere in una sintesi generale il pensiero dell’Italia sulle condizioni di pace, ed oggi ancora, comparendo qui nella veste di ex-nemico, veste che non fu mai quella del popolo italiano, dinanzi a voi affaticati da lungo travaglio o anelanti alla conclusione ho fatto uno sforzo per contenere il risentimento e dominare la parola, onde sia palese che siamo lungi dal volere intralciare, ma intendiamo costruttivamente favorire la vostra opera in quanto contribuisca ad un assetto più giusto del mondo. Chi si fa interprete oggi del popolo italiano è combattuto da doveri apertamente contrastanti. Da una parte egli deve esprimere l’ansia, il dolore, l’angosciosa preoccupazione per le conseguenze del trattato, dall’altra riaffermare la fede della nuova democrazia italiana nel superamento della crisi della guerra e nel rinnovamento del mondo operato con validi strumenti di pace.»
L’uomo che era ed è antifascista – imprigionato per due anni a Regina Coeli – si carica di tutto il peso della storia fascista italiana per poterla traghettare verso altre possibilità, per poterla riscattare. Il suo linguaggio appare schietto solido ed emotivo, più che politico o, in ogni modo, pieno di una retorica positiva e umile molto diversa da quella di oggi. “De Gasperi: l’Europa brucia” indaga l’uomo in cerca di soluzioni razionali, concrete, pragmatiche che ha assorbito dalla sua terra, dalla sua lingua materna. “De Gasperi: l’Europa brucia” intende approfondire questo frammento di storia italiana nella stretta e radicata prospettiva della vita dell’uomo/statista in rapporto con i suoi collaboratori e con la sua vita intima.
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