prima nazionale
testo di
Marco Paolini
Mario Paolini, Michela Signori, Giovanni De Martis
regia, scenografia e costumi
Renato Sarti
con
Barbara Apuzzo
Renato Sarti
produzione
Teatro della Cooperativa
INSERITO IN INVITO A TEATRO
Chiude il filo rosso della Memoria dal 20 febbraio al 3 marzo, in prima nazionale, la nuova produzione del Teatro della CooperativaAusmerzen-Vite indegne di essere vissute, testo di Marco Paolini (firmato insieme a Mario Paolini, Michela Signori e Giovanni De Martis), diretto da Renato Sarti, in scena con Barbara Apuzzo. È il racconto di Aktion T4, nome del progetto di eliminazione di “vite indegne di essere vissute”, deimalati mentali,dei disabili e dei bambini affetti da malformazioni, messo in campo dai nazisti tra il ’39 e il ’41.
Molti anni fa, a metà degli anni Novanta, mentre stavo preparando uno spettacolo sul lager della Risiera di San Sabba a Trieste, venni a conoscenza dell’Aktion Te Vier, l’Azione Ti Quattro, il primo sterminio di massa nazista: l’eliminazione di 70mila tedeschi,i cosiddetti fardelli inutili, i gusci vuoti.
Perché ne venni a conoscenza? Perché la stessa manovalanza, gli stessi squadroni di macellai della T4, che per la prima volta sperimentavano e facevano uso di tecniche che poi si sarebbero rivelate fondamentali per la Soluzione Finale, come le camere a gas, dopo aver sterminato circa duemilioni di ebrei polacchi a Belzec, a Sobibor e a Treblinka, furono mandati a Trieste per gestire la Risiera di San Sabba.
Quando vidi Ausmerzendi Marco Paolini, che parlava di tutto quello che aveva determinato, preceduto e seguito la T4, rimasi colpito profondamente. Un autentico pugno allo stomaco.
Paolini, con profonda sapienza teatrale, fa comprendere in maniera limpida e cristallina come una nuova pseudoscienza, chiamata allora eugenetica, che perseguiva l’igiene razziale, con la sterilizzazione prima e l’eliminazione fisica dopo, fu uno degli elementi che favorirono la nascita del nazismo e non il contrario.
Il razzismo esisteva da sempre, ma alla fine dell’Ottocento trovava una conferma razionale per tutelare la “parte buona e sana” della popolazione. E i medici tedeschi, che vi aderirono in modo rilevante, non dovevano più curare, ma “difendere i geni sani” ed espellere i “deboli” e i “contaminatori della razza”.
Ma sarebbe troppo semplicistico limitarsi a dividere il mondo fra le povere vittime (Ballasexistenzen, esistenze zavorra) e i carnefici cattivi (i nazisti). La genesi del delirio della pura razza ariana e le conseguenze che ne derivarono sono più complesse e inquietanti. Conseguenze pesanti, perché con quelle idee, che hanno attecchito in profondità, che si sono incarnate e che non sono così facili da estirpare, ci ritroviamo a fare i conti ancora oggi molto, ma molto più di quanto si pensi o si possa immaginare.
L’11 marzo cadrà il centenario della nascita di Franco Basaglia, che non è stato soltanto colui che rivoluzionò la storia della psichiatria, ma da giovanissimo era anche stato imprigionato per sei mesi, perché distribuiva volantini antifascisti. Per questa stagione, come direttore artistico, avevo pensato a qualche iniziativa dedicata al grande psichiatra veneziano e mi è venuto in mente Ausmerzendi Marco Paolini. Un testo straordinario con tutta una serie di rimandi strettamente legati alle problematiche riguardanti i temi della salute mentale. Quando l’ho chiamato per chiedergli se poteva portarlo da noi, dopo avermi comunicato che i suoi impegni glielo impedivano, mi ha proposto: «Perché nonte lo fa ti? Me fido».Un’occasione che ho subito accettato al volo, perché mi è sembrata davvero un’ottima opportunità per cimentarmi con uno dei suoi lavori più interessanti e profondi e per aggiungere un ulteriore tassello al mio percorso teatrale di ricerca, di studio e di approfondimento sui temi legati alla grande Storia del secolo passato e soprattutto alla Seconda Guerra Mondiale.
Al mio fianco sul palco ci sarà Barbara Apuzzo, attrice disabile, una caraamica, che ha frequentato il nostro teatro fin dagli inizi e che con la sua voce, il suo corpo e la sua presenza fisica renderà ancor più chiaro il messaggio diAusmerzen.
Renato Sarti
20 febbraio | 3 marzo
STAGIONE SU LA TESTA!2023|2024
TEATRO DELLA COOPERATIVA
via privata Hermada 8 – Milano – info e prenotazioni- Tel. 02 6420761 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.-www.teatrodellacooperativa.it
BIGLIETTERIA
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket.
ORARI SPETTACOLI
martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00
giovedì ore 19:30
domenica ore 17:00 (a giugno ore 20:00)
lunedì riposo
BIGLIETTI
intero 18 € - riduzioniconvenzionati 15 € - under27 10 € - over65 9 €
giovedìbiglietto unico 10 €
diritto di prenotazione 1 € (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)
ALTRE RIDUZIONI
gruppi (10 o più) 12 €
Vieni a Teatro/Agis 12 € (martedì-mercoledì-domenica) 15€ (venerdì-sabato)
A Teatro in bicicletta 8 € mostrando in cassa un dispositivo di protezione (caschetto o luce segnaletica led)
scuole di teatro 10 € con tessera della scuola
precari, disoccupati e cassintegrati 9 €
disabili 9 € + accompagnatore (se obbligatorio) omaggio
Abitare e UniAbita 9 €
COME RAGGIUNGERCI
MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro)
MM5 Ca’ Granda + autobus 42, 52
autobus 42, 51, 52, 83, 166, 172, BikeMi 313 (V.le F. Testi), 315 (Ca’ Granda), 322 (M5 Ca’ Granda)