Un tour di African Explorer nel cuore dell’Africa Orientale che si sviluppa tra vulcani, specchi d’acqua e un’esplosione di colori a fare da contorno alla vista della selvaggia fauna locale. È una Tanzania potente quella che vi presentiamo, quella dei grandi parchi del nord, quella di culture ricche e antichissime, di una natura indomita e impenetrabile, da sfiorare appena. |
Iniziamo dal rosso. Quello del lago Natron, situato nel nord della Tanzania, dove le alte concentrazioni di sodio conferiscono alle acque le loro accese tonalità vermiglie. Un habitat ideale, per il rosa dei fenicotteri, che hanno qui il più importante insediamento di tutta l’Africa Orientale. Sullo sfondo, il cono bruno del vulcano Ol Doinyo Lengai, la “Montagna di Dio” sacra per il popolo Masai. Già soltanto al primo sguardo, alla Tanzania di African Explorer, è un tuffo in un mondo dai colori inaspettati. Una sensorialità d’impatto, strato esteriore di una realtà profonda, accessibile solo a chi dispone della sensibilità adatta a comprendere che certi paradisi, per restare tali, vanno ammirati dalla giusta distanza, con rispetto e delicatezza. Quasi sfiorati. Ci sono molti modi, per intraprendere un safari in Tanzania, ma quelli proposti da African Explorer, con un’esperienza di oltre cinquant’anni di viaggi nel continente africano, sanno sempre come garantire un tocco di colore in più, quell’ultima pennellata che rende un dipinto un capolavoro. Per raccontare il viaggio Tanzania – Safari Natron di African Explorer non basta l’immagine di un veicolo 4x4 e una guida locale al volante. C’è anche quello, chiaramente, altrimenti non sarebbe un safari. Ma oltre allo sbalorditivo brulicare della natura che si mostra ai nostri occhi, tra i volatili e i grandi mammiferi del Serengeti, padroni di casa generosi e allo stesso tempo non curanti del nostro passaggio nella loro savana, l’elemento che contraddistingue il Safari Natron di African Explorer è proprio quello dell’immersività: trascorrere meno tempo in macchina e più ore all’aria aperta, guardare da vicino alle piccole cose e arrivare lentamente, con lo spirito della più pura meraviglia umana, a quelle grandi. Mille motivi, mille altri colori, mille altre avventure da fotografare e ricordare. Goccia per goccia, contemplare le acque scarlatte del lago Natron; fare una passeggiata e un bagno alle cascate Engare Sero; seguire a ritroso le orme primordiali della storia umana nel sito archeologico della gola di Odulvai, tra i più importanti di tutto il Continente; venire a contatto con gli usi dei Masai e attraversare la maestosa caldera spenta del vulcano Ngorongoro dopo averla ammirata dall’alto, solo per citarne alcune. E poi il cratere Empakai, che nei suoi 8 km di diametro racchiude un variegato microcosmo flori-faunistico che prolifera anche grazie all’omonimo lago. Un ultimo regalo, ciliegina su una torta, è il safari in mongolfiera (escursione facoltativa, non inclusa nel pacchetto): si parte all’alba, per un volo sulla savana del Serengeti appena appena accarezzata dai primi raggi dorati del sole, tra gli occhi degli animali rivolti verso l’alto. Il programma, accompagnato da una guida locale parlante inglese e interprete in italiano, prevede sistemazione in confortevoli lodge e i trasporti durante i safari sono effettuati su veicoli 4x4 a uso esclusivo, con tettuccio apribile per poter ammirare la natura circostante al meglio e in totale sicurezza. |
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