Un risveglio che porta con sé i profumi della terra, il sapore genuino della tradizione e la promessa di un futuro ricco di memoria e innovazione. La montagna a La Thuile profuma già di primavera e l’arrivo della bella stagione invita a riscoprire il valore delle usanze, il gusto del cibo semplice e la bellezza di un futuro che si nutre del passato.
Situata ad un’altitudine di 1.441 metri, all’estremità occidente della Valle d’Aosta, l’aria cristallina che si respira qui è permeata dalla potenza delle montagne, su tutte il massiccio del Rutor e il Monte Bianco che – osservandolo da questo versante – si mostra ancora più selvaggio e potente.
La natura incontaminata, gli spazi immensi, il verde dei boschi di conifere, le iconiche vette che sorvegliano la vallata: questa la ricchezza del lato wild del Monte Bianco che coniuga l’immensità paesaggistica al patrimonio storico-culturale, dove la tradizione e il lascito del passato sono più che mai vivi nella variegata proposta turistica, nel rispetto dell’ambiente, della storia e della montagna.
Il lascito del passato: le antiche tradizioni, gli antichi mestieri, le miniere
La Thuile non è solo tradizione, dove la memoria degli avi vive nei gesti quotidiani, nei racconti tramandati di generazione in generazione, nei vecchi mestieri che raccontano di un tempo in cui la vita era scandita da ritmi lenti e precisi.
In questo angolo della Valle d’Aosta, è tangibile la testimonianza di un passato ricco di storia, un passato industriale, dove le miniere – situate in luoghi molto panoramici e legate all’estrazione di piombo argentifero e di antracite per la produzione di carbone – furono per anni fonte di ricchezza per il paese.
Oggi sono un museo a cielo aperto, luogo di memoria e cultura da raggiungere attraverso una serie di sentieri nei boschi che portano a vecchi edifici, sfiati di gallerie, resti di infrastrutture tecniche. Testimonianze del racconto minerario di La Thuile, come l’argano, usato per issare, lungo un piano inclinato, il carbone estratto nei livelli sottostanti e indirizzarlo verso la stazione di partenza dei convogli per Arpy, i binari della ferrovia o i carrellini utilizzati dai minatori per movimentare il minerale. Tanti sono i luoghi che oggi permettono di scoprire e conoscere le origini di La Thuile. Maison Musée Berton è pronto ad accompagnarvi lungo le tracce dei minatori, ricostruendo un passato minerario che raggiunge un fascino speciale, fondendosi con la bellezza della natura, attraverso una passeggiata – L’oro nero di La Thuile – carica di sorprese fra imbocchi di gallerie, laveria, infermeria, lamperia, tratti di binari e ricoveri dei minatori.
La Thuile è anche sinonimo di arte antica, di artigianato, come l’intaglio del legno, con abili artigiani a dare vita a sculture, utensili e oggetti decorativi con maestria e dedizione, opere uniche che raccontano la storia e la cultura del luogo realizzate con il legno di larice, pino e abete, proveniente dalle foreste circostanti. Da non dimenticare la lavorazione della pietra, in particolare quella ollare, estratta dalle cave locali e l’arte tessile, tramandata di generazione in generazione dalle donne del borgo che lavorano la lana e il cotone per creare filati, tessuti e manufatti di pregio, decorati con motivi geometrici e floreali che richiamano la bellezza della natura circostante.
Maison Musée Berton, un grande edificio con mezzo secolo di vita, nato come casa di vacanza di due fratelli (i Fratelli Berton) appassionati collezionisti, oggi è un museo che ospita un patrimonio di circa 200 pezzi, ognuno con una storia da raccontare che si perde nei decenni e nei secoli passati. Diversi gli appuntamenti proposti tra luglio e agosto che accompagnano famiglie e bambini nel cuore pulsante dell’artigianato che custodisce saperi antichi, per un’esperienza immersiva, creativa e artistica.
Le tradizioni agricole: un duro lavoro in armonia con la natura
Le tradizioni agricole di La Thuile sono il frutto di un duro lavoro e di un profondo rispetto per la natura. In questo contesto montano, caratterizzato da altitudini elevate, l’agricoltura ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita delle persone portandole a sfide impegnative, plasmando la cultura e le usanze locali. La montagna custodisce gelosamente i segreti di questo ambiente, fatto di piccoli appezzamenti, coltivazioni e allevamenti, dove i contadini hanno dovuto sviluppare tecniche specifiche per adattarsi alle condizioni e sfruttare al meglio le risorse disponibili.
Un bellissimo itinerario in e-bike organizzato da Maison Musée Berton, là dove si percepisce la potenza della montagna, tra verdi prati punteggiati da fiori multicolori, sentieri che si snodano attraverso fitti boschi e impetuosi torrenti, vi porta a scoprire un angolo di La Thuile dove la natura si esprime in tutta la sua maestosità. Giunti all’alpeggio Verney si trova la stalla e la casera dove Davide e la sua famiglia producono formaggi; grazie alla loro passione, conoscerete la realtà e la pratica dell’alpeggio e incontrerete le grandi protagoniste di questo habitat, le mucche, che con il loro brucare l’erba migliore mista a fiori profumati producono un latte dalle qualità eccelse che si traduce in formaggi senza eguali (e pensate che, per fare una forma di Fontina Dop della Valle d’Aosta, servono 100 litri di latte!). E se volete entrare nel vivo della lavorazione e della maturazione di questo straordinario formaggio Dop, dall’alta concentrazione di valori nutrizionali, non vi resta che prendere parte all’iniziativa ‘Mattinata D.O.P. Sapori di montagna’, promossa dal Ristorante Les Granges, a La Thuile, che prevede diversi appuntamenti tra maggio e settembre 2024, durante i quali avrete anche modo di visitare la Grotta delle Fontine, in zona Buic, dove sono stivate per la stagionatura più di 6.000 forme.
Il buon cibo di una volta, ricco di sapori genuini e autentici
Il lato wild del Monte Bianco offre un’esperienza culinaria unica nel suo genere, basata su sapori autentici e genuini che rimandano al “buon cibo di una volta”, per immergersi in una cultura gastronomica ricca di storia e tradizione, di ricette che si tramandano da secoli, patrimonio prezioso da custodire, dove ogni ingrediente e ogni prodotto utilizzato ha il suo valore ed è frutto di un’agricoltura eroica che si contraddistingue per la sua alta qualità e per il rispetto della natura. Protagoniste indiscusse della tavola alcune pietanze tipiche come il Boudin, salume con patate bollite, cubetti di lardo, barbabietole rosse, spezie, aromi naturali e vino; la Motzetta, carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale; la Soca, la tradizionale zuppa di La Thuile, e la particolare Zuppa di ortiche. E, naturalmente, il cioccolato che, nel 2009, le ha permesso di essere insignita con il titolo di Città del Cioccolato da parte di Chococlub, l’Associazione Italiana Amatori Cioccolato.
Questi sono solo alcuni esempi di piatti della tradizione, da gustare e assaporare nei rifugi e nei ristoranti di La Thuile che propongono menù preparati con ingredienti freschi e di stagione, in atmosfere rustiche e accoglienti per una vera e propria esperienza dei sensi.
Infine, perché non concedersi una giornata all’insegna dello sport, tra trekking ed emozionanti escursioni lungo i sentieri di La Thuile Bike Word in mtb o in e-bike? O della gastronomia, raggiungendo con gli impianti di risalita baite, ristoranti e rifugi in quota, come il Ristorante Il Punto Gi, le baite Lo Ratrak e Lo Riondet o il rifugio Alberto Deffeyes – situato ai piedi della vetta Testa del Rutor e del ghiacciaio del Rutor.
Per aggiornamenti e calendari eventi, consultare il sito di La Thuile www.lathuile.it
o di Maison Musée Berton www.maisonberton.it.
Per informazioni:
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