ORTICOLARIO 2018: 28.000 VISITATORI, LES JEUX SONT FAITS

 

L'evento culturale dedicato a chi vive la natura come stile di vita si riconferma un successo. Con tremila presenze in più rispetto allo scorso anno, gli organizzatori si dichiarano soddisfatti. Ma non solo per i numeri, per il senso della meraviglia coltivato e colto durante la tre giorni

Ho fatto una strana scoperta.

Ogni volta che parlo con un sapiente sono sicuro che la felicità non è possibile.

Eppure, quando parlo con il mio giardiniere, sono convinto del contrario.

Bertrand Russell

“Soddisfazione”,  dal vocabolario: “Stato d’animo di chi è soddisfatto, compiacimento; contentezza, piacere; episodio, situazione che suscita appagamento; risultato gratificante”. Non esiste termine più adatto per mettere un punto alla decima edizione di Orticolario, svoltasi a Villa Erba dal 5 al 7 ottobre. Soddisfazione da parte degli organizzatori che, con ben 28.000 presenze, hanno riscontrato un incremento dei visitatori rispetto agli scorsi anni, tra cui un maggior numero di persone provenienti da Paesi esteri (oltre alle ormai consolidate Svizzera e Francia, quest'anno passeggiando per il parco si sentiva parlare molto anche inglese e tedesco). Soddisfazione anche da parte dei visitatori, che hanno notato la qualità degli espositori e degli allestimenti: attenzione meticolosa per i dettagli e offerta di alto livello e mai scontata, con vere e proprie “chicche” vegetali e di artigianato artistico.

«Siamo davvero soddisfatti, è stata un'edizione degna del decimo anniversario, bellezza ed eleganza tra installazioni artistiche e proposte botaniche di grande rilievo – commenta Moritz Mantero, fondatore e presidente di Orticolario – Con 28.000 visitatori abbiamo quasi centrato l'ambizioso obiettivo che ci eravamo prefissati, peccato per le previsioni meteorologiche sfavorevoli che, fino all'ultimo, hanno scoraggiato chi proveniva da lontano. Abbiamo comunque superato le precedenti edizioni e, al di là dei numeri, sentirsi dire da tanti visitatori che è stata la più bella delle dieci edizioni, per lo staff è davvero gratificante, ripaga di un anno intero di lavoro e ricerca».

«Nel 2018, ancora più degli altri anni, abbiamo lavorato tanto affinché l'atmosfera di Orticolario potesse essere differente da tutte le altre manifestazioni, non solo per il luogo, ma per quello che accade, per la struttura stessa dell'evento – aggiunge la curatrice Anna Rapisarda – E vivendo la manifestazione mentre si svolge, osservando le espressioni dei visitatori e degli espositori, leggendo i numerosi commenti sui social, devo ammettere con profonda soddisfazione che quest'anno siamo perfettamente riusciti a creare un'atmosfera unica, palpabile appena si varcava il cancello».

Tra i momenti clou, venerdì 5, il seguitissimo incontro con Roy Lancaster, che ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018”: il vicepresidente dell'RHS, Royal Horticultural Society, volto noto della BBC, vero cacciatore di piante, ha letteralmente conquistato il pubblico durante un avvincente dialogo con Gianfranco Giustina, curatore dei giardini delle Isole Borromee, introdotto da Moritz Mantero ed Emanuela Rosa-Clot, direttore della rivista Gardenia. Lancaster ha raccontato la sua vita, costellata di avventurosi viaggi in giro per il mondo alla ricerca di nuove varietà e ha espresso il suo amore incondizionato per la natura: «È importante dare continui esempi, siamo i custodi del nostro patrimonio naturale. E non è mai troppo tardi per iniziare a esserlo. A casa mia, nel mio giardino, in Inghilterra, ospito giovani che hanno voglia di imparare, ma anche persone che in età avanzata decidono di cambiare la propria vita per diventare giardinieri. Restituisco loro ciò che ho imparato dai miei grandi maestri, non è mai troppo tardi per diventare giardinieri. Lo dico con convinzione, i giardinieri possono cambiare il mondo». E ancora, durante il conferimento del premio, ha espresso ammirazione nei confronti di Orticolario: «Sono molto sorpreso di vedere così tanti bambini e così tanti disabili in un evento dedicato al verde, in Inghilterra non è così frequente, nemmeno al Chelsea Flower Show, il più importante tra i garden show. Per questo motivo penso che Moritz Mantero sia un re, una persona lungimirante in grado di capire quanto sia importante avvicinare le nuove generazioni al rispetto della natura».

Di grande interesse anche le premiazioni delle installazioni realizzate nel parco, selezionate dalla giuria del concorso internazionale “Spazi Creativi”. Ad aggiudicarsi il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como”, lo Spazio Green Passion “La Topitta” di Leonardo Magatti, un giardino intuitivo, in cui le piante sono protagoniste di un piacevole disordine controllato. La “Topitta” è una casetta, un rifugio nel bosco, frutto di pura fantasia: l’atmosfera è fiabesca, lo stile è armonioso fra verbene, salvie, achillee, gaure, Aster, veroniche, anemoni, echinacee, Cleome e sementi di prato fiorito naturale. La giuria ha apprezzato la capacità di creare uno spazio evocativo del mondo della fiaba e dell’infanzia, attraverso l’uso di materiali naturali da sempre utilizzati per la costruzione di giochi nei boschi e nei giardini, materiali di recupero e dal fascino antico.

“La Topitta” ha ricevuto anche il premio “Gardenia” e il premio “Stampa”.

Si ricorda che la finalità di Orticolario è promuovere la cultura del paesaggio e raccogliere fondi per associazioni del territorio impegnate nel sociale, attive nella realizzazione della manifestazione.

Gli organizzatori, a gioco finito, hanno già lo sguardo rivolto al 2019, quando dal 4 al 6 ottobre si svolgerà l'undicesima edizione. Un nuovo capitolo, un nuovo sogno da realizzare.

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