Riapre il 27 giugno il magnifico e superbo sito archeologico in grotta della
Caverna delle Arene Candide, tra i più significativi
in Europa e a livello mondiale, per i celebri ritrovamenti effettuati al suo interno.
Seguiteci, vi condurremo in un viaggio indietro nel tempo, che,
dalle spiagge del finalese vi porterà a conoscere
il “Giovane Principe delle Arene Candide”, qui sepolto 28 mila anni fa.
È vero. Se pensiamo a Finale Ligure il primo colore che ci salta agli occhi è quello turchese del suo mare, su cui sventolano ben 6 Bandiere Blu, a sugello della gestione sostenibile delle sue acque e delle sue spiagge. Ce ne sono di belle e ampie, facili da raggiungere per chi trascorre le vacanze in famiglia, come quella del centro o diCastelletto e Finalpia, ma anche baie appartate, per chi cerca il silenzio e il relax, come quelle di Punta Crena, di Castelletto San Donatoo della Baia dei Saraceni, verso Varigotti. Un mare che, in questo 2020, così diverso e complesso, nel segno del Covid-19, sarà fonte rigenerante ma che, per le norme di distanziamento sociale imposte e dovute nel rispetto della sicurezza propria e altrui, forse anche da alternare ad altro. E il territorio del finalese ha un patrimonio storico, culturale e naturalistico così ricco che può diventare davvero una rivelazione senza fine, sorprendente e ricca. Perché questa vacanza 2020 abbia, sì, il profumo del mare ma la consistenza dei borghi, dei sentieri, delle falesie e delle grotte.
Finale Ligure è una striscia di bellissime spiagge che si susseguono in armonia con alle spalle un vasto entroterra, attraversato da una rete di sentieri che si dipanano tra altopiani, scoscese montagne dalle pareti di roccia, dolci vallate e luoghi con un’intensità e un’energia particolari, con una storia da raccontare e segreti da svelare.
Quindi scegliete la vostra spiaggia preferita, tuffatevi in quel mare che, quando è giornata di Maestrale, vi avvolge con mille sfumature di turchese e, poi, inforcate un’e.bike oppure dedicatevi una bella passeggiata, per percorrere lentamente un viaggio nella storia affascinante di questi luoghi.
Iniziamo dalla Preistoria.
LA CAVERNA DELLE ARENE CANDIDE RIAPRE IL 27 GIUGNO
La Caverna delle Arene Candide accessibile solo con visite guidate su prenotazione (informazioni tel. 019 690020), torna ad accogliere i suoi visitatori da sabato 27 giugno!
L’appuntamento, per iniziare la scoperta di quello che è riconosciuto quale sito preistorico in grotta tra i più noti a livello europeo ed internazionale, è a Borgio Verezzi. Da qui, seguendo l’evocativa Strada Napoleonica, si raggiunge ilPromontorio della Caprazoppa dove è stato scoperto il sito.
La caverna deve il suo nome ad una duna costiera di sabbia (arena) bianca (candida) che era presente ai piedi delle falesie che compongono il versante occidentale del promontorio della Caprazoppa, in cui si apre la grotta, almeno fino al 1920.
La Caverna delle Arene Candide è sito preistorico di riferimento per la Preistoria del Mediterraneo Occidentale, visitabile finalmente dal luglio 2019 con la possibilità di accedervi accompagnati da archeologi professionisti per scoprirne storia, curiosità e segreti, vedendo gli scavi archeologici e toccando con manole riproduzioni di antichi reperti.
Si tratta di una delle grotte più importanti in Europa per i celebri ritrovamenti effettuati al suo interno, a seguito dei fortunatissimi scavi che Luigi BernabòBrea (primo Soprintendente alle antichità della Liguria) e Luigi Cardini (membro dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana) condussero negli anni 1940-42 e 1948-50 nella porzione sud-orientale della caverna.
Gli scavi evidenziarono l'esistenza di un'articolata sequenza stratigrafica che conserva testimonianze a partire dal Paleolitico superiore fino all'epoca bizantina, in un contesto ambientale di giacitura estremamente favorevole alla buona conservazione dei reperti, soprattutto dei resti ossei e del materiale combusto.
Attraverso un percorso, che permette di effettuare un viaggio indietro nel tempo, dai giorni nostri fino a circa 30mila anni fa, è possibile ripercorrere la storia delle avvincenti ricerche condotte in oltre 150 anni, che hanno portato al ritrovamento dei resti di ben 19 sepolture paleolitiche, uno dei più consistenti complessi funerari paleolitici al mondo. Tra queste, la sepoltura più nota è quella del “Giovane Principe” per la ricchezza di ornamenti e oggetti deposti insieme al corpo di questo giovane cacciatore vissuto 28mila anni fa: un vero e proprio unicum conosciuto in tutto il mondo. Numerose sono anche i segni di frequentazione della grottanella successiva età Neolitica: risalgono a8mila anni fa circa le tracce qui ritrovate, lepiù antiche, per altro, di tutta l’Italia centrale e settentrionale, della Cultura della Ceramica Impressa, ovvero della prima fase di diffusione della nuova economia basata su agricoltura e allevamento.
Dal prossimo 27 giungo 2020 sarà quindi possibile tornare ad accedere nuovamente a questo maestoso e magnifico sito archeologico, a seguito degli opportuni interventi di pulizia e sanificazione previsti dalle norme vigenti per potere effettuare in totale sicurezza la visita, accompagnati da archeologi professionisti per scoprirne storia, curiosità, segreti.
Il “Giovane Principe delle Arene Candide”, sepoltura preistorica dal ricco corredo risalente a circa 28mila anni fa
È una delle più importanti sepolture preistoriche del Paleolitico superiore conosciute.
La rarità, la ricchezza e il pregio degli oggetti rinvenuti accanto allo scheletro fanno pensare che il ragazzo potesse rivestire un ruolo di rilievo all’interno del gruppo di appartenenza.
Questa eccezionale sepoltura è stata ritrovata durante le campagne di ricerca condottea partire dal 1940 da Luigi BernabòBrea, archeologo di fama internazionale, e seguite sul campo da Luigi Cardini e Virginia Chiappella.
Le ricerche si svolsero per due anni e, il primo maggio del 1942, arrivati ad una quota di 7 metri di profondità, portarono alla luce una sepoltura paleolitica di un ragazzo di 15-16 anni, che ben presto venne battezzato “Giovane Principe delle Arene Candide”. Il ragazzo, morto a causa di un violento trauma al volto circa 28 mila anni fa, era stato seppellito con un corredo di oggetti insolitamente prezioso per l’epoca. Presso il Museo Archeologico del Finale a Finalborgo (Chiostri di Santa Caterina) è possibile ammirare la ricostruzione della sepoltura e scoprire diversi approfondimenti sulla vita del Giovane Principe.
Per maggiori approfondimenti: https://www.mudifinale.com/preistoria/il-giovane-principe/
Accessibilità e visite guidate
Il percorso di accesso è una piacevole passeggiata, di circa 30 minuti, che dal passaggio a livello di Borgio Verezzi, sale all’ingresso della Caverna, sul Promontorio della Caprazoppa. Si segue la segnaletica stradale e sentieristica, con le indicazioni che portano a imboccare Via Verezzi - Via della Cornice e l’antico percorso della Strada napoleonica (lunghezza 2km, 90m di dislivello. Si raccomandano: abbigliamento e calzature adeguate, acqua da bere).
La Caverna delle Arene Candide è accessibile con visite guidate (durata di 1 ora circa) su prenotazione dal 27 giugno al 26 settembretutti i giovedì (ore 10.00 e 11.30) e al sabato (ore 16.00 - 17.30): appuntamento al cancello d’ingresso dell’area archeologica agli orari indicati (15 persone al massimo per ogni turno;prenotazione al n. 019690020). In caso di pioggia le visite sono sospese.
La Caverna delle Arene Candide è visitabile grazie ad un accordo e alla collaborazione tra il “Comune di Finale Ligure” e la “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e leprovince di Imperia, La SpeziaeSavona”. L’Amministrazione Comunale ha assegnato al Museo Archeologico del Finale e al suo ente gestore, la Sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, il progetto di gestione e valorizzazione della Caverna.
Biglietto intero 10 € a persona. Biglietto ridotto 5,00 € a persona (per bambini sotto i 10 anni, over65, soci IISL, soci ICOM, soci Touring Club Italiano, studenti universitari muniti di tessera di riconoscimento). I visitatori del Museo Archeologico del Finale muniti di regolare biglietto a tariffa intera usufruiranno di tariffa ridotta (5 €) presso la Caverna. Viceversa i visitatori della Caverna muniti di biglietto a tariffa intera potranno visitare a tariffa ridotta (3€) il Museo Archeologico del Finale.
Apericena in uno dei borghi più belli di Italia
Dopo l’incontro con il “Giovane Principe” fermatevi a Finalborgo, appartenente ai Borghi più Belli di Italia. Lì troverete il Tia Pepa (www.tiapepa.it) in via Nicotera 25. All’interno delle mura del borgo questo bellissimo locale offre ottimi bicchieri accompagnati da salumi e formaggi di pregio. Cinque birre alla spina spillate con cura: Pietra, Colombia, Leffe Blonde, BraufactumProgusta e ManchshofOriginalPils. Ampia la gamma di gin, grappe, vini, vini da meditazione e oltre 100 tipi di rum. Imperdibili le degustazioni di rum con frutta fresca e cioccolato, i mojito allo zenzero, alla liquirizia, al mirto e alla frutta di stagione. Sorseggiare uno dei loro magnifici cocktail sul vicolo centrale del borgo al tramonto è uno dei ricordi che vi porterete sicuramente a casa.https://www.youtube.com/watch?v=NxyCHFIDY_0&feature=youtu.be
Bandiere blu 2020
Sono state di recente assegnate le Bandiere Blu 2020, un riconoscimento internazionaleconferito alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Vennero istituite nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale.
Le spiagge di Finale Ligure che hanno ottenuto nel 2020 questo prestigioso riconoscimento sono: spiaggia di Malpasso/Baia dei Saraceni, Finalmarina, Finalpia, spiaggia del Porto, Varigotti, Castelletto San Donato.