Fare qualcosa per la prima volta sprigiona un'energia unica: eccitazione, attesa e una sana apprensione verso l’ignoto. Con il motto “Ho bisogno di una prima volta” parte la campagna di Svizzera Turismo per la stagione invernale per chi vuole cimentarsi con attività mai provate prima.
Quale luogo migliore per mettersi alla prova se non la Svizzera? Perché la varietà e la qualità delle esperienze e delle infrastrutture offrono una prima volta perfetta per tutti, dal principiante al veterano.
Il terreno di gioco è vasto: le Alpi occupano il 60% della superficie svizzera, con 48 imponenti quattromila e 200 comprensori dove divertirsi con sci e snowboard. L’altitudine media delle piste è maggiore rispetto alle altre destinazioni delle Alpi. Unica in Europa, la Svizzera vanta ben 29 comprensori al di sopra di 2'800 metri. Ciò significa innevamento garantito già a inizio stagione e possibilità di sciare fino a tarda primavera. Al momento è stata annunciata apertura regolare di tutti gli impianti di risalita. Sarà obbligatorio indossare la mascherina su funicolari, funivie e cabinovie ma non su skilift e seggiovie.
Svizzera Turismo ha selezionato 100 esperienze che spaziano dall’adrenalina pura, come lo skydivinga Interlaken, al romanticismo con le notti in iglù aGstaad. L’obiettivo è duplice: attrarre chi non ha mai trascorso una vacanza sugli sci e che potrebbe considerare la montagna una valida alternativa visto che alcune mete sono precluse a causa della pandemia; far conoscere agli affezionati le nuove proposte.
La selezione sottolinea in particolare quelle attività che, in tempo di COVID, sono più rassicuranti per gli ospiti perché favoriscono il distanziamento sociale.È l’occasione per scoprire un inverno slow praticando per la prima volta lo sci di fondo o facendo una full immersion nel paesaggio innevato a piedi o con le racchette da neve. Con oltre 5000 km di piste da fondo ciascuno troverà facilmente il suo percorso dei sogni. Engelberg propone dei corsi per nuclei familiari; nella valle del Goms si può fare fondo seguendo il percorso della Matterhorn Gotthard Bahn; a San Bernardino c’è la pista illuminata anche di sera di Pian Doss. Ci sono poi le distanze da maratoneti come il tracciato della Engadin Ski Marathon o la pista ad anello nelle Franches-Montagnes che attraversa tutto l’altipiano partendo da LesBreuleux (46 km e 780 metri di dislivello).
Con lo stesso spirito “solitario” ma con una preparazione tecnica e atletica più avanzata si può sperimentare uno dei tour di sci alpinismo consigliati da Svizzera Mobile che, in collaborazione con il Club Alpino Svizzero, ha censito ben 178 itinerari. Fra questi un’escursione da Brissago, Lago Maggiore, sulla cresta del Gridone che confina con l’Italia oppure la salita a Le Pralet partendo da LesPaccots, vicino a Friburgo.
Lo slittino in tutte le sue varianti fa parte ormai dell’inverno svizzero. A Champery l’ultima novità si chiama Yooner, un sedile con pattino, che scivola leggero e maneggevole tagliando le curve come sugli sci. Sul Nara si sfreccia a tutta velocitàcon “Skitti”, inventato e ora prodotto dal maestro di sci Pierluigi Paganetti. L’abbinata vincente treno + slittino è uno dei cavalli di battaglia della Ferrovia retica con la pista Preda-Berguen aperta anche di sera in alcune date.
CONSIGLI INVERNALI
Escursione con racchette da neve sul Passo del Sempione.
Il percorso per le racchette da neve conduce attraverso il Passo del Sempione sull’altura di Weng. Durante il tragitto è possibile godersi la meravigliosa vista a 360º sulle montagne circostanti. Se all’inizio del tour è il Fletschhorn a dominare il panorama, dopo circa 30 minuti di cammino gli escursionisti possono ammirare verso nord la zona dell’Aletsch e le Alpi bernesi. Per ristorarsi o una tazza di tèsi può sostare al ristorante Hospiz, all’Hotel Monte Leone e all’Hotel Simplonblick.
Pista di sci di fondo Pian Doss a San Bernardino.
La bellezza del percorso attende i fondisti sin dalla partenza ai margini di San Bernardino Villagio. Dopo una ripida salita, la pista scorre attraverso l’incantevole pineta in direzione dell’Alpe Pian Doss. Sempre a portata di sguardo il Pizzo Uccello, l’emblema di San Bernardino dalla caratteristica forma piramidale.
Proseguendo al di sotto dell’alpe, attraverso morbidi sali e scendi, si raggiunge la riva del Lago Doss. Eccola lì sonnecchiante, la piccola palude postglaciale, immersa nella torbiera e protetta da un boschetto. Dal laghetto, in pochi minuti si raggiunge nuovamente la zona Fornas, a sud del villaggio.
https://www.schweizmobil.ch/it/sci-di-fondo/piste-di-fondo/route-0261.html?nopager
Skijöhring: sciare alla potenza di 1 CV.
L'invenzione dello Skijöhring sembra risalire a più di 4000 anni fa. Già allora, i lapponi usavano le renne e gli sci per muoversi sui terreni innevati. A Château-d'Oex la tradizione viene mantenuta da più di 20 anni con una proposta rivolta a tutti.
https://www.myswitzerland.com/it-ch/scoprire-la-svizzera/sciare-con-1-cv/
Villaggio iglu a Gstaad.
Nascoste sotto spessi strati di neve e ghiaccio si trovano camere iglù completamente attrezzate per oltre 40 persone, compresi i servizi igienici, l’elettricità e persino una vasca idromassaggio. Padrona di casa tuttofare è la canadese Morgan Heidecker che si occupa della manutenzione e suona il piano per i suoi ospiti.
Sci alpinismo sotto il Piz Buin.
Il rifugio Tuoi si trova ai piedi del Piz Buin, circa 50 chilometri a nordest di St. Moritz. Si raggiunge solitamente in circa 2 ore e mezzo con le racchette da neve, gli sci da escursionismo o anche a piedi da Guarda. In linea d’aria ci sono solo 2000 metri di distanza fra il rifugio Tuoi e il Piz Buin. Davvero vicino, si potrebbe pensare – davvero ripido, è ciò che rivela però la cartina. Il dente di roccia supera infatti in altezza il rifugio di oltre mille metri. L’itinerario di sci alpinismo che porta al Piz Buin non è tra i più facili, ma è certamente uno dei più vari oltre ad offrire un panorama veramente suggestivo sulle cime.
Raclette nelle grotte di Holloch.
Con una lunghezza di oltre 200 km, l’Hölloch è il secondo sistema di grotte più lungo in Europa. Accedere a questo mondo misteriosamente bello è possibile anche in inverno, quando una spessa coltre di neve ricopre la valle. Guide esperte e certificate accompagnano i visitatori attraverso questo mondo sotterraneo e raccontano storie emozionanti sull’Hölloch e sulla speleologia in generale. Alla fine e come punto culminante del tour, li attende una deliziosa raclette nella grotta servita con vino dell’Hölloch.
Info:
N. verde 00800 100 200 30 (non eliminare “00” iniziale)
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